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◄ ATTUALITA´: GOOGLE RICORDA YURI GAGARIN
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Respuesta  Mensaje 1 de 4 en el tema 
De: Serenella  (Mensaje original) Enviado: 12/04/2011 02:00

Google celebra Yuri Gagarin primo uomo nello spazio 50 anni fa

 

 Oggi 12 aprile 2011 ricorrono i 50 anni del primo viaggio nello spazio, frontiera raggiunta dall'allora Unione Sovietica con il mitico Yuri Gagarin, diventato per questa impresa eroe nazionale. Poteva il famoso motore di ricerca Google restare indifferente a tale evento? Assolutamente no. E infatti per chi si collega al motore di ricerca, Google riserva un logo tutto speciale dove le lettere O che compongono la parola google ritraggono proprio Gagarin in tuta spaziale e la terra da cui è lanciata la nave Vostok 1 per la mitica orbita che ha fatto di Yuri Gagarin il simbolo di molti cosmonauti e ispirato le fantasie di tanta letteratura spaziale. Yuri Gagarin aveva solo 27 anni in quel 12 aprile 1961 e al suo ritorno fu accolto dall'URSS come vero e proprio eroe, protagonista del primato spaziale che la Russia poteva vantare al mondo.
Ma il povero Yuri morì giovane e non potè godersi a lungo quella notorietà : morì il 27 marzo 1968, sette anni dopo la sua grande impresa, a bordo di un piccolo caccia MiG-15UTI, schiantatosi al suolo nelle vicinanze della città di Kirå lasciando moglie e due figlie. Le sue ceneri riposano al Cremlino e la sua memoria è scritta nel libro della storia di questo piccolo pianeta e che rieccheggia nella nostra galassia tutta



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Respuesta  Mensaje 2 de 4 en el tema 
De: Serenella Enviado: 12/04/2011 02:03
 
Yuri Gagarin

Respuesta  Mensaje 3 de 4 en el tema 
De: Nando1 Enviado: 12/04/2011 05:25
yuri_gagarin
 
Yuri Gagarin
 
Il cosmonauta Yuri Gagarin viene spesso indicato come "Il Cristoforo Colombo dello Spazio" !
Il colonnello Yuri A. Gagarin nacque in una fattoria in una regione a Ovest di Mosca, il 9 marzo 1934. Suo padre era un carpentiere. Yuri frequentò per sei anni la scuola locale, poi continuò la propria educazione presso scuole tecniche.
Gagarin entrè nell'Aviazione russa nel 1955 e si diplomò con onore all'Accademia Aeronautica Sovietica nel 1957. Poco dopo, divenne un pilota militare. Nel 1959 fu selezionato per essere addestrato come cosmonauta, insieme al primo gruppo di cosmonauti sovietici.
Yuri Gagarin andò soltanto una volta nello spazio. Il 12 aprile 1961 fu il primo essere umano a orbitare attorno alla Terra. La navicella di Gagarin, la Vostok 1, girò attorno alla Terra alla velocit� di 27.400 chilometri l'ora. Il volo dur� 108 minuti. Nel punto più alto, Gagarin si trovò a circa 327 chilometri sopra la superficie terrestre.
Una volta in orbita, Yuri Gagarin non aveva controllo sulla navicella. Il rientro della Vostok era controllato da un computer a terra, che inviava comandi radio alla capsula. Anche se i controlli erano bloccati, era stata messa una chiave dentro un contenitore sigillato, in modo che in caso di emergenza Gagarin avrebbe potuto prendere il controllo manuale della navicella. Come programmato, Gagarin venne espulso dopo il rientro della capsula nell' atmosfera terrestre e atterrò con un paracadute.
Il colonnello Yuri Gagarin morì il 27 marzo 1968, quando il MIG-15 che stava pilotando si schiantò vicino a Mosca.
 All'epoca della sua morte, Yuri Gagarin faceva il pilota collaudatore ed era in fase di addestramento per la sua seconda missione spaziale.
 

Respuesta  Mensaje 4 de 4 en el tema 
De: Nando1 Enviado: 12/04/2011 05:28
Yuri Gagarin, cinquant'anni fa il primo uomo tra le stelle
L'impresa dell'astronauta russo, che all'epoca aveva 27 anni, è ancora fonte d'ispirazione per le nuove generazioni di cosmonauti. E oggi le tecnologie rendono possibili nuove missioni anche su Marte
 
 
Il 12 aprile di cinquant'anni fa, il russo Yuri Gagarin, 27 anni, fu il primo uomo ad andare nello spazio. Suo padre era un falegname e sua madre una contadina. Quando lo selezionarono tra i venti migliori astronauti dell'Unione Sovietica, di sicuro era il migliore.
"Vedo la Terra circondata da foschia. Mi sento bene. Com'è bello", erano state le sue prime parole dallo spazio.
'Adesso sulla Luna', 'Avanti verso i pianeti', c’era scritto sui cartelli che, qualche giorno più tardi a Mosca, lo accoglievano come un eroe.
Il suo messaggio vige ancora oggi: nonostante sia passato mezzo secolo, nei giovani è più che mai vivo il valore dell’impresa che per la prima volta ha portato l'uomo tra le stelle. E' così, per esempio, per i due nuovi astronauti italiani dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa): Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti, 35 anni, entrambi dell’Aeronautica Militare Italiana.
"Pochi giorni fa, con alcuni colleghi cosmonauti, presenziavo a una cerimonia che commemorava l’anniversario della morte di Gagarin, nel freddo boschetto in cui perse la vita durante un incidente - racconta Parmitano - e a regalarmi l'emozione più forte sono stati alcuni adolescenti che, un garofano rosso in mano, hanno dedicato pensieri e versi all’eroe scomparso". La sua è un' "eredità fatta di valori universali (coraggio, dedizione, amor patrio) che ancora oggi riescono a dare ispirazione e a far sognare".
Sulla stessa linea anche Samantha Cristoforetti: "da quando mi sono addestrata alla Città delle Stelle, mi sembra quasi di conoscerlo di persona: Gagarin vive nei rituali, è onnipresente nell’iconografia dello spazio, ti sorride dai quadri alle pareti, dalle statue, dai monumenti".
Quello di Yuri Gagarin fu un volo pionieristico, reso possibile da una tecnologia appena agli inizi, ma capace di aprire uno scenario che oggi promette di portare l’uomo al di là dell’orbita bassa terrestre, verso future missioni su Luna e Marte: per il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Enrico Saggese, l’avventura dello spazio si sta preparando a un nuovo salto.
"Dare uno sguardo al passato è sempre importante per comprendere che cosa è stato fatto e per progettare il futuro", ha detto Saggese, che il 12 aprile andrà a Mosca rappresenterà l'Italia durante la cerimonia di presentazione.
"Il volo di Gagarin è stato un evento epocale, avvenuto ad appena 4 anni dal lancio del primo satellite artificiale" ed "è importante che il rapporto fra l’uomo e lo spazio sia stato avventuroso fin dall’inizio", ha aggiunto pensando al momento in cui il modulo di servizio della navetta di Gagarin non si staccò dalla capsula di atterraggio.
Oggi le tecnologie che portano l’uomo tra le stelle sono molto diverse: "abbiamo realizzato la Stazione Spaziale Internazionale e abbiamo concordato di tenerla in orbita fino al 2020", ha osservato.
In questa avventura l’Italia ha un ruolo di primo piano: "ha costruito la metà dei moduli abitabili e contribuisce con 330 milioni per mantenere attiva la Stazione Spaziale per i prossimi dieci anni. E' chiaro però che lo spazio è un'avventura costosa e rischiosa che richiede la cooperazione mondiale''.
 
 


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