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General: 11 maggio 2011: domani la grande paura di Roma
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Resposta  Mensagem 1 de 7 no assunto 
De: Nando1  (Mensagem original) Enviado: 10/05/2011 07:05

Il terremoto "previsto" da Bendandi allarma. Psicologi e psichiatri spiegano perché.

Barbara Cataldi
è come il gioco del telefono. Qualcuno ha cominciato a scrivere su un newsgroup che secondo alcune Quartine di Nostradamus “l’11 maggio 2011 ci sarà un terremoto devastante a Roma”, qualcun altro ha rilanciato l’informazione aggiungendo che il sisma è stato previsto anche dal sismologo, autodidatta, Raffaele Bendandi. La notizia ha cominciato a circolare su blog e quotidiani on line. è stata ripresa da giornali e tv, ma - soprattutto - è circolata nei bar e nei salotti.
La "giornata della paura" ormai è arrivata, visto che l'11 maggio è domani.

 

Come nasce una psicosi collettiva

Tra una smentita e l’altra (l'ultima è di Alessandro Amato dell'Ingv, che ha detto che Bendandi non ha mai previsto questo terremoto) in molti hanno cominciato a sostenere che anche Giampaolo Giuliani, il sismologo abruzzese che, inascoltato, aveva messo in guardia dal terremoto dell’Aquila, avrebbe confermato il cataclisma nella Capitale. Così si è creata l’ultima leggenda metropolitana da psicosi collettiva.

In migliaia a Roma pronti a partire

In migliaia a Roma sono pronti a partire per un paio di giorni, a piantare la tenda nei parchi pubblici o semplicemente ad andare a dormire da parenti e amici per farsi coraggio.
E poco importa se Giampaolo Giuliani ha smentito la veridicità di questa previsione
in un'intervista postata sul web.


Anche la figlia di Bendandi smentisce

Paola Lagorio, figlia di Bendandi e presidente dell’associazione a lui intitolata, La Bendandiana, ha dichiarato più volte che la notizia sulla previsione del sisma dell’11 maggio 20011 “è destituita di ogni fondamento”.


La psicologa: la ripetizione contagia le persone suggestionabili

“Nell’epoca dei new media, l’informazione è svincolata da qualunque vaglio scientifico. Il criterio con cui si selezionano le notizie non è la loro veridicità, ma quanto siano state condivise”: a parlare è la psicologa e psicoteraupeta Maria Beatrice Toro, direttore didattico della Scuola di specializzazione in psicoterapia cognitivo interpersonale (Scint). Così una notizia che evoca un disastro, più volte ripetuta, contagia le persone più suggestionabili, l’ossessione si diffonde e, alla fine, un evento seppur incredibile diventa plausibile.

L’ansia dell’uomo “tecnoliquido”

Ma perché nell’ultimo decennio le notizie di disastri e finimondi hanno così tanto successo? “Cifra emotiva della post-modernità sono ansia e perplessità. Entrambe sono le caratteristiche fondamentali dell’uomo ‘tecnoliquido’”, spiega Tonino Cantelmi, psichiatra e presidente dell’Istituto di Terapia cognitivo-interpersonale.
“Immersi grazie ai mezzi tecnologici in un mondo fatto di un flusso continuo di informazione non possiamo ricordare tutto. Per questo ricordiamo solo ciò che ci emoziona e ci provoca paura”. Il risultato è che qualunque previsione catastrofica affascina tantissime persone, salvo poi essere dimenticata velocemente quando non ci spaventa più.

“Siamo tutti più fragili”

Secondo la psicologa romana alla base dell’ansia del XXI secolo c’è il senso di precarietà che permea le nostre esistenze e ci rende tutti più patologici e fragili. “Vivere nella precarietà significa non aver più nessun riferimento, significa sapere di non poter contare su famiglia, lavoro, Stato, significa sentirsi soli e in balia degli eventi”.
Di fronte a una notizia che ci spaventa, allora, non siamo più capaci di rispondere con la ragione: restiamo attoniti, anzi perplessi.

Non sappiamo più gestire le notizie


“La perplessità è la risposta cognitiva che indica il fallimento della capacità di dare significato. Di fronte a ciò che ci capita avremmo bisogno di ragionare per decodificare gli eventi. Ma di fronte alla cosidetta “information overload”, cioè di fronte al bombardamento di informazioni che subiamo, non siamo più in grado di gestire le notizie, siamo costretti a restare in superficie  e ci sentiamo perplessi”.

Ci sono persone in preda al panico

Ma chi sono le persone che più rischiano di essere terrorizzate dalle notizie catastrofiche, come quella del sisma a Roma? “Tutte le persone con carattere fobico, tendenzialmente ansiose, che amano avere tutto sotto controllo e non gradiscono gli imprevisti. Ma quelle che più rischiano di essere travolte da una notizia del genere sono le persone con fragilità psicologiche. Ho pazienti con psicopatologie fondate su disturbi d’ansia e di fobia che sono state letteralmente prese dal panico”, conclude la psicologa.
 

 

E mercoledì 11 porte aperte all'Ingv

 
di Michela Rossetti
Non solo la Protezione civile. Anche l’Ingv, l’Istituto di geofisica e vulcanologia che in Italia si occupa dei terremoti, pubblica on line una pagina per fornire informazioni scientifiche (e di fatto smentire) la previsione di Raffaele Bendandi, che avrebbe predetto un devastante simsa a Roma l’11 maggio 2011.
Domande e risposte, proprio come per il dossier pubblicato sul sito della protezione civile. Ma anche video (qui, sul canale YouTube dell’istituto, gli esperti mostrano le carte del simsologo, spiegandone la teoria dell’allineamento dei pianeti).

L’Open day all’Ingv: l’11 maggio una giornata dedicata ai terremoti

Non solo. Proprio in occasione dell’11 maggio (sì, la data è stata scelta appositamente), l’Ingv organizza un “Open day”. Una  giornata di informazione scientifica sui terremoti in cui le porte dell’istituto saranno aperte al pubblico per incontri con i ricercatori, visite alla sala di monitoraggio, e visite guidate all’esposizione interattiva sui terremoti e sul campo magnetico terrestre.
“La comunità scientifica - si legge nella presentazione dell’evento - è oggi più che mai convinta che ci si può difendere dai terremoti solo con le tre parole chiave: conoscenza, previsione ed educazione”.
“Approfittiamo dell’elevata attenzione dovuta a questa presunta previsione del Bendandi per illustrare la dimensione del problema terremoti in Italia e nel mondo e il contributo della ricerca sismologica nella mitigazione del rischio sismico in Italia”.

Informazioni e contatti

L’“Open day” dell’Ingv si terrà a Roma mercoledì 11 maggio a Roma dalle 10 alle 20, nella sede dell’ente, in via di Vigna Murata 605.
Per ulteriori informazioni, contattare i numeri di telefono: 06-51860477 / 519 o al cellulare 335-5231445.
 

Il dossier della protezione civile sulla previsione di Bendandi: 400 utenti al giorno

Circa 400 utenti al giorno hanno consultato il dossier pubblicato sul sito della Protezione civile sul terremoto previsto a Roma per l’11 maggio da Raffaele Bendandi, on line dal 21 aprile. E quasi 2000 (per la precisione, 1.685), hanno messo alla prova le loro conoscenze sul rischio sismico nel test allegato.
Dati che confermano quanto il “fenomeno” sia sentito e diffuso in rete, nonostante gli esperti ripetano da giorni come la previsione (peraltro assente nelle carte dello studioso) non abbia alcun fondamento scientifico.
Senza mai usare la parola "bufala" o "sciocchezza", la Protezione civile smonta di fatto punto per punto la previsione del sismologo autodidatta.
Iniziando dalla specificare che è impossibile scientificamente prevedere terremoti, si prosegue col dire che Paola Lagorio, Presidente dell'istituzione culturale “La Bendandiana” e custode di tutti i documenti del sismologo, ha puntualizzato in numerose interviste e dichiarazioni (come potrete leggere anche di seguito) che nei documenti di Bendandi relativi al 2011 non si trova alcun riferimento a luoghi o date precise, come quelli riportati in rete.
In risposta alla domanda "Roma è una città ad alto rischio sismico"? si legge poi che "il territorio della città di Roma è caratterizzato da una modesta sismicità, determinata soprattutto dai risentimenti dei terremoti con epicentro nell'area dei Castelli romani e di quelli più violenti con epicentro nell’Appennino abruzzese e umbro, caratterizzato da una sismicità alta o medio-alta".


11 maggio 2011: il terremoto bufala che spaventa Roma

Nelle carte di Raffaele Bendandi non esiste Roma e tantomeno la data dell’11 maggio. Ma la profezia dell’uomo dei terremoti - così veniva chiamato all’epoca - tiene banco in tutti i bar e i pub della Capitale. E se dici che non ne sai niente (perché magari negli ultimi mesi sei stato fuori città) ti guardano che neanche un extraterrestre. Negli ultimi giorni, poi, ne avrebbero anche ragione. Perché la notizia ha ormai travalicato i confini locali. Oggi in radio ne ha parlato perfino il direttore di Panorama Giorgio Mulè, rispondendo sulla “psicosi” che starebbe spingendo i romani a lasciare la città nella fatidica data (che per disgrazia cade pure di mercoledì). In tv se n’è occupato Voyager. Sulla stampa neanche a parlarne. Da l’Espresso a Repubblica, passando per Il Giornale, la categoria si è scatenata. D’altronde, una notizia è una notizia. E se è una bufala anche meglio: spazio agli esperti che smentiscono.
 

Chi è l’uomo che ha allarmato Roma

Facendo un passo indietro, ecco di che stiamo parlando. L’uomo che ha allarmato Roma si chiama Raffaele Bendandi (1893-1979, in foto accanto).
Originario di Faenza (Emilia Romagna), ha acquistato fama e notorietà con le sue profezie sui terremoti (all’epoca apparve perfino sulla prima pagina del Corriere della Sera).
La sua teoria si basa sull’idea che ci sia un diretto collegamento tra i terremoti e l'attività dei pianeti. In modo simile a quanto fa la Luna con le maree, l'allineamento planetario influenzerebbe quindi i fenomeni sismici.
è definito un autodidatta (titolo di studio quinta elementare), ed è arrivato alle cronache nostrane grazie alla profezia di un terribile terremoto che raserebbe al suolo la Capitale l’11 maggio 2011.


Nelle carte non ci sono date né luoghi

E qui è la grande bufala. Nelle carte dell’uomo non risulta niente di simile.
Parola di Paola Lagorio, fisica e direttrice dell'Osservatorio geofisico “Raffaele Bendandi”, località Faenza, che studia gli scritti lasciati da "l'uomo dei terremoti".
“Nelle carte ci sono giorni con riferimenti ad alcune possibili tempeste magnetiche, ma comunque non sono riportati nomi di luoghi. E, soprattutto, l'11 maggio non compare in alcun modo nelle date indicate”: chiarisce all’Espresso. Venerdì di Repubblica (oggi in edicola) manda la giornalista Brunella Schisa a controllare di persona: “Cerco la data… ci sono il 3, il 13, il 14… dell’11 maggio non c’è traccia”.

L’Ingv: “Una bufala”

Sempre su Venerdì, Enzo Boschi, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), viene descritto “furioso” per lo spazio che la bufala si è conquistato sui media.
“Roma non è una zona sismica”: chiarisce l’esperto. E sulle previsioni azzeccate da Bendandi è netto: “Ogni anno ci sono nel mondo 150.000 scosse di magnitudo superiore a 3 gradi della scala Richter e ogni giorno un paio superiore a 6. Indicando una vasta area - e molte date - scelte tra le più sismiche, non è così difficile”.
 

Le previsioni “azzeccate”

A Bendandi si rimprovera in effetti di non individuare mai un epicentro, ma solo una vasta area.
Azzeccò il sisma del 21 dicembre 1923 in centro America; quello del 2 gennaio 1924 nella penisola Balcanica. E infine avrebbe anche predetto il terremoto del Friuli nel 1976.
Tra i suoi appunti legati al 2011 c’è anche l’11 marzo. Sì, la data della terribile catastrofe in Giappone. Ma senza luogo.

Le superstizioni "collaterali"

Perché dunque “tanta fortuna” per la previsione di Roma (che non esiste neanche tra le sue carte)? C’è chi dice che in realtà quegli appunti furono bruciati (in effetti alcuni scritti andarono persi tra le fiamme).
E chi lega la data dell’11 maggio ad altre previsioni non meno “affascinanti”. Vedi la fine del mondo dei Maya (20 dicembre 2012); o l'interpretazione biblica secondo cui il 21 maggio sarebbe il Giorno del Giudizio.



Ultimo aggiornamento: 10/05/11



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Resposta  Mensagem 2 de 7 no assunto 
De: Nando1 Enviado: 10/05/2011 07:16

Ecco come nasce la leggenda metropolitana

Paolo Toselli racconta l’origine della storia che ha portato alla previsione di un sisma nella Capitale

30 settembre 2009: ha una data precisa l’origine della terrificante leggenda metropolitana secondo la quale l’11 maggio la citta’ di Roma sara’ colpita da un terremoto. Una diceria che sta dividendo il mondo del web tra gli scettici convinti che si tratti di una ‘bufala’ e gli apocalittici disposti a dare credito alle voci incontrollate. A fare luce sulla nascita della controversa vicenda e’ Paolo Toselli, fondatore del Ceravolc, Centro per la Raccolta delle Voci e Leggende Contemporanee, che ha portato a termine una ricerca sul caso. ‘E’ una diceria senza alcun fondamento scientifico, ma come sempre avviene in questi casi -dice all’Adn Kronos Toselli- le smentite hanno come unico effetto quello di diffondere e quindi ingigantire certe vicende. Non c’e’ via d’uscita, non resta che aspettare che arrivi il 12 maggio!’.

LA PRIMA VOLTA – La prima volta che sul web si fa cenno alla possibilita’ di un terribile sisma nella Citta’ Eterna, spiega Toselli, risale al 30 settembre di due anni fa, quando un utente del newsgroup ‘it.discussioni.misteri’, nome in codice ’2012′, ‘pubblica un messaggio in cui dichiara che secondo una sua personale interpretazione delle Quartine di Nostradamus ‘l’11 maggio 2011 ci sara’ un terremoto devastante a Roma’ e altri terribili terremoti ‘il 5, 6 e 7 aprile 2012 in varie parti della Terra”.  ‘In risposta a tale ‘profezia’ -aggiunge lo studioso- un frequentatore del newsgroup faceva notare che lo stesso utente nel 1998, interpretando sempre la Quartina 82 Centuria IX aveva previsto un terremoto nel Sud Italia l’11 maggio 1999, senza azzeccarci’.

LA PROFEZIA DI BENDANDI – Sul tema del terremoto a Roma viene spesso chiamato in causa l’artigiano e scienziato autodidatta Raffaele Bendandi, morto a Faenza nel novembre 1979, che avrebbe predetto una terribile scossa per il mese di maggio di quest’anno. Bendandi, ‘attratto dai misteri dell’astronomia e dai terremoti, inizio’ a sviluppare da autodidatta intorno al 1910 una teoria secondo la quale i sismi erano prevedibili sulla base degli allineamenti dei pianeti e altri eventi celesti’, ricorda Toselli. ‘Recentemente -prosegue- Cristiano Fidani dell’Infn di Perugia ha avuto accesso all’archivio dello studioso e ha stilato un catalogo completo delle previsioni di Bendandi per verificarle. Non esistono previsioni compiutamente da lui formulate che riguardano periodi superiori al 1977′.

LA PREVISIONE – Nonostante questo, ‘gira sul web e di bocca in bocca, sempre piu’ incessantemente, tra ragionamenti ironici ma in fondo anche un po’ preoccupati, la ‘previsione’ secondo la quale l’11 maggio prossimo un terribile terremoto colpira’ la Citta’ Eterna. Quella che viene anche liquidata come una ‘bufala’ finisce per tenere comunque banco nelle discussioni dei romani e non solo’. ‘Abbiamo a che fare -spiega lo studioso- con situazioni che ritornano anche nelle leggende metropolitane: situazione di incertezza sociale, paura di quanto sfugge al nostro controllo, atteggiamento dell’autorita’ costituita non condiviso, non compreso o contradditorio, bisogno di certezze’.

L’ESORCISMO – L’adesione alla ‘profezia’ e’ quindi ‘una sorta di esorcismo nei confronti delle nostre paure. Situare il potenziale pericolo nel tempo e nello spazio -osserva Toselli- e’ come governarlo e ci fa sentire piu’ sicuri. Sembra un paradosso, ma e’ un meccanismo comunemente adottato da tutti i gruppi sociali’.  Ad alimentare le voci, anche quello che Toselli denuncia come ‘un vero e proprio corto circuito informativo tra Tv e internet’, con dicerie che ‘rimbalzano’ tra i diversi media contribuendo ad ingigantire la vicenda. ‘Insomma -conclude lo studioso di leggende metropolitane- da quella che poteva essere una semplice battuta scritta su un newsgroup si e’ giunti a una mobilitazione generale’. E in attesa della data ‘fatidica’, la psicosi serpeggia sul web e nelle chiacchiere della gente sugli autobus e nei bar di Roma. (adnkronos)


Resposta  Mensagem 3 de 7 no assunto 
De: Nando1 Enviado: 10/05/2011 07:20
 
Raffaele Bendandi nato il 17 ottobre 1893 era astronomo, sismologo, scienziato fai da te, nessuna laurea in questo campo,nessuna esposizione scientifica è morto nel 1979.

Quest’uomo era noto come l’uomo che prevedeva i terremoti; una prova di queste affermazioni si ebbe con il terremoto dell’ottobre 1915 che lui aveva già pronosticato mesi prima nel 1914.

Questa è solo uno dei tanti casi dove aveva anticipato scosse di terremoto devastanti.

Prima di morire, Bendandi, ha lasciato i manoscritti ad un notaio; attraverso i suoi metodi avrebbe stabilito che ci sarà l’11 maggio 2011 un forte terremoto che colpirà Roma e le zone vicine e che un altro ancora più devastante ci sarà tra il 5 e 6 aprile che colpirà tutta la terra.

Paola Logorio, presidente dell’associazione Bendandiana smentisce in un’intervista dicendo che queste notizie che circolano su internet sono false. Il panico sembrava passare tra la popolazione ma ecco che da pochi giorni un’altra notizia ha ricreato tensione.

Sembrerebbe che a Ciampino sono stati affissi alcuni volantini dalla protezione civile che invita i cittadini a dormire fuori dalle proprie abitazioni sia qualche giorno prima che qualche giorno dopo all’11 maggio. La protezione civile però smentisce.


Resposta  Mensagem 4 de 7 no assunto 
De: Nando1 Enviado: 10/05/2011 07:24
 
 La profezia del sisma su Roma l’11 maggio 2011 e’ senz’altro una bufala, ma a metterla in giro non fu lo studioso Raffaele Bendandi ma chi trovo’ il modo di speculare sopra una falsa notizia. Infatti nei carteggi dell’astronomo di Faenza deceduto nel 1979 non si parla mai di Roma. Parola di Giampaolo Giuliani, il ricercatore dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare noto alle cronache per aver previsto il terremoto che il 6 aprile 2009 colpi’ l’Abruzzo. “Da mesi lavoro sui carteggi del Bendandi relativi agli anni 2010, 2011 e 2012′, ha raccontato Giuliani all’Agi, “e la Capitale non e’ mai citata. Neanche la data dell’11 maggio corrisponde. Semmai i calcoli dello studioso parlano di un evento sismico di dimensioni ‘catastrofiche’ atteso il prossimo 10 giugno. Ma il luogo resta imprecisato. O meglio, le carte parlano di ‘latitudine 32 gradi + 4′, dunque all’altezza del Mediterraneo meridionale, ma e’ impossibile risalire alla longitudine perche’ sono andati persi i carteggi che riguardano questo calcolo”. Per Giuliani l’efficacia del ‘metodo Bendandi’ e’ comunque fuori discussione: “Dal novembre 2010 su sette eventi previsti ne ha azzeccati cinque. Tra questi il sisma del novembre 2010 in Indonesia e quello piu’ recente che ha sconvolto il Giappone, classificato come ‘catastrofico’. Il suo calcolo vettoriale aveva previsto l’epicentro del sisma nell’Oceano Pacifico a 500 chilometri dalla costa giapponese, mentre sappiamo che e’ avvenuto a meno di 150. Un errore che considererei marginale”. Le teorie del sismologo-astronomo che basava i suoi calcoli sull’attrazione gravitazionale della Luna e di quattro pianeti ‘virtuali’ non classificati nel sistema solare convincono Giuliani fino in fondo: “Sto rielaborando le sue teorie e ho trovato moltissime correlazioni tra allineamenti planetari e randon”. I suo rammarico e’ che parte dei documenti dello studioso sono andati distrutti: “Probabilmente fu lui stesso a bruciarli per la rabbia nei confronti di chi non gli aveva mai creduto”, ha concluso il tecnico dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare, “certo e’ mancano tasselli importanti per ricostruire le sue teorie”.

Resposta  Mensagem 5 de 7 no assunto 
De: daniela71 Enviado: 10/05/2011 11:34
.

Resposta  Mensagem 6 de 7 no assunto 
De: Nando1 Enviado: 11/05/2011 05:31
Ciao a tutti,
in special modo a chi è a Roma.
Mi raccomando tranquillità

 
Nando
 

 


Resposta  Mensagem 7 de 7 no assunto 
De: Brinetta Enviado: 11/05/2011 05:52
Ieri sera, 10 maggio 2011, ho sentito qualcuno che diceva ...
è previsto per le 4 di stanotte, o per le 16,00 di domani.
Sono le 7 e 53 di questo 11 maggio e siamo ancora tutti interi !
Aspettiamo che passi questa giornata !!!!
 
 


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