Calimero appare per la prima volta in TV il 14 luglio 1963. Gli autori di questo personaggio sono: Nino, Toni Pagot e Ignazio Colnaghi, e la grafica è di Nino e Toni Pagot che ne detengono i diritti. È comparso originariamente nelle animazioni pubblicitarie create per la società di detersivi Mira Lanza in Carosello. La notorietà di Calimero è molto elevata per tutti gli anni sessanta e almeno fino alla metà. L'ambientazione rurale delle storie è coerente con l'origine veneta di Nino Pagot, tra l'altro sposatosi nella chiesa milanese di San Calimero, da cui prende il nome il pulcino. Nel primo Carosello è presentato come il quinto di una covata della gallina veneta Cesira (che però lo disconosce perché è nero) e del burbero (ma solo in apparenza) Gallettoni; completamente nero, non abbandona mai del tutto l'uovo da cui si è schiuso. Calimero affronta una serie di avventure in cui - nonostante il suo stato iniziale di "brutto anatroccolo" abbandonato dalla famiglia ed esposto alle cattive compagnie - non sempre il bene e la verità trionfano, nonostante la sua buona fede ed onestà. A riscattarlo alla fine è la bontà dell'olandesina della Mira Lanza, dimostrando che Calimero non è nero, è solo sporco!. Il link si esplica con il celeberrimo slogan Ava, come lava.. alcune frasi celebri come "Tutti ce l'hanno con me perché sono piccolo e nero... è un'ingiustizia però". Oltre alle storie originali di Carosello, con questo personaggio sono stati realizzati 290 episodi a colori, doppiati in diverse lingue. Ancora oggi Calimero è un personaggio molto noto in Giappone come in Italia. Il nome Calimero è di origine greca: deriva infatti dal greco Kallimeros, formato da Kalòs, "bello, nobile" e da mèros, "coscia, gamba". Calimero vuol dire dunque "dalle belle gambe forti, belle".