Per quasi tutti l’esperienza della bellezza,
della rivelazione della bellezza avviene
solo eccezionalmente o in certi periodi della vita.
È quello che provano la madre o il padre
quando hanno i bambini piccoli.
Allora ogni giorno, ogni volta che li guardano
restano stupiti e commossi dalla straordinaria
grazia dei loro corpi, dei loro gesti, dei loro
sguardi. È una continua sorpresa
una continua scoperta della bellezza
che diventa bisogno di abbracciarli
di baciarli per trattenere qualcosa
di loro in te. Ma lo stesso capita quando
sei innamorato e osservi incantato il volto
il corpo, il modo di parlare, di camminare
della persona amata e sei grato che ti sia stato concesso un tale dono
un tale incredibile privilegio.
Ma l’amore ci rende capaci di vedere
anche la bellezza del mondo che ci circonda.
Qualcuno dice che è una illusione
che quando siamo innamorati proiettiamo
sul mondo le nostre fantasie, ma io credo
invece si potenzino le nostre capacità
di vedere e di sentire. La mamma che gioca
felice con il suo bambino percepisce con maggior intensità il colore dei suoi giocattoli,
sente più distintamente il cinguettio
degli uccelli. E quando fai un viaggio
con la persona di cui sei innamorato scopri,
come una rivelazione, la stupefacente
bellezza delle case della città che visiti,
l’incanto delle scogliere che precipitano
sul mare, l’incendio di un tramonto o la
sublime poesia di una cattedrale, di un chiostro
che non avresti mai guardato.
E tutto si moltiplica se ne parli,
se condividi questi pensieri e
queste emozioni col tuo amato.
E, quando cogliamo la bellezza di un
paesaggio o di un’opera d’arte da soli,
abbiamo una esperienza che è in
qualche modo affine al rapimento amoroso.
In quell’istante è come se cadessero le
barriere che ci isolano dal mondo e
l’essenza dell’oggetto irrompe, si
impossessa di noi. Come nell’amore
quando entriamo in contatto diretto
con la natura profonda dell’altro,
ne cogliamo l’incredibile, stupefacente unicità.
Non c’è da meravigliarci perciò se l’amore
ci conduce a vedere la bellezza. Perché ci apre
gli occhi, ci spalanca il cuore, ci pone in
rapporto diretto con la realtà.
Avviene l’opposto se invece siamo
chiusi in noi stessi,
tristi, rancorosi, diffidenti, perché quando
il nostro cuore è chiuso, sono chiusi
anche i nostri occhi. E possiamo passare
davanti alle più stupefacenti meraviglie naturali,
alle più sublimi opere d’arte senza vedere,
senza sentire.