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Respuesta  Mensaje 1 de 7 en el tema 
De: Elisetta  (Mensaje original) Enviado: 15/10/2011 19:10
Roma, 15 ott.  - "Oggi abbiamo assistito ad atti di barbarie. La guerriglia urbana scatenata a Roma da alcune frange di violenti e' un segno profondo di incivilta' che deve essere condannato duramente". Lo afferma il presidente del Senato, Renato Schifani, in una nota. "Manifestare e' un diritto fondamentale ma questo -aggiunge il presidente del Senato- non significa poter compiere atti di violenza, saccheggi, teppismo, aggressioni, iconoclastia o devastazioni di luoghi istituzionali. Tutto cio' e' gravissimo e inaccettabile". "Oggi e' stata scritta una bruttissima pagina di intolleranza. Desidero esprimere il mio plauso e il mio ringraziamento alle Forze dell'ordine per il grande lavoro fatto al fine di tutelare la legalita' nella Capitale. Esprimo inoltre solidarieta' e vicinanza ai tutori dell'ordine rimasti feriti negli scontri inviando loro i piu' sinceri auguri di pronta e completa guarigione", conclude.


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Respuesta  Mensaje 2 de 7 en el tema 
De: Elisetta Enviado: 15/10/2011 19:15

Indignati, guerriglia a Roma. Crolla un tetto di un edificio, decine di feriti tra agenti e manifestanti, blindato in fiamme

Per Roma doveva essere una giornata di indignazione pacifica, ispirata al movimento Occupy Wall Street di New York. E invece lo scenario si è trasformato in qualcosa che forse non si vedeva da almeno dieci anni, dall'epoca del G8 di Genova. E che a Roma non si vedeva forse da molto più tempo. L'area compresa fra Piazza della Repubblica, da dove è partito il corteo degli indignati, e Piazza San Giovanni, punto di arrivo, è stata devastata da circa 500 teppisti, sorta di black bloc, che hanno incendiato auto e cassonetti, distrutto vetrine, assaltato sedi di lavoro interinale e alcuni locali di un Centro Rifornimento di Commissariato di via Labicana, il cui tetto è crollato.
Il corteo era partito alle 14, come stabilito, con migliaia di persone. Ma quasi da subito dei gruppi di manifestanti incappucciati e armati di spranghe, bombe carta e mazze ha iniziato a devastare banche, negozi, auto. Secondo i dati del 118, i feriti sarebbero almeno 70, di cui 45 condotti in ospedale, fortunamente nessuno in modo grave. Le manifestazioni degli indignati si sono svolte in molte altre città europee, da Parigi a Londra a Madrid. Ma in nessun caso si è assistito a un simile scoppio di rabbia e violenza.

Scontri violenti a Piazza San Giovanni, centinaia di persone in fuga
Per ore Piazza San Giovani è stata il teatro della guerriglia più violenta. Tradizionalmente sede di manifestazioni pacifiche, dal concerto del Primo Maggio ai raduni del Popolo Viola, la piazza è stata letteralmente devastata, sanpietrini e pali sono stati divelti, cabine telefoniche distrutte. Fumogeni e petardi lanciati ovunque. Le forze dell'ordine hanno cercato di arginare i 500 violenti, con cariche e interventi dei blindati. Ma con molte difficoltà, visto che i teppisti sono organizzati e armati fino ai denti. Un blindato dei carabineri è stato dato alle fiamme, i due agenti che si trovavano al suo interno sono riusciti a salvarsi uscendo pochi secondi prima dell'incendio.

Decine di persone sono state praticamente schiacciate sulle scale della Basilica di San Giovanni per trovare rifugio, impossibilitate ad uscire dalla piazza, che si è trasformata in una specie di imbuto. Il vicariato, che si affaccia sulla piazza, ha aperto i cancelli per permettere ai manifestanti pacifici di andarsene. Altri si sono rifugiati nei portoni dei palazzi della piazza. Il Comune ha deciso di chiudere tutti i musei del centro storico per precauzione, dodici linee dei trasporti pubblici sono state deviate. «I veri indignati oggi sono i cittadini romani», ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che alle 21 si recherà a Piazza San Giovanni per un sopralluogo.


Respuesta  Mensaje 3 de 7 en el tema 
De: Acquario Enviado: 15/10/2011 19:33


Respuesta  Mensaje 4 de 7 en el tema 
De: Acquario Enviado: 15/10/2011 19:42
Roma, guerriglia tra black bloc e polizia
Blindato in fiamme a San Giovanni
Una Capitale blindata ha accolto il corteo dei "draghi ribelli". Un gruppo di 200 persone con il volto coperto ha preso di mira vetrine e auto, ma i manifestanti hanno cercato invano di fermarli. Il bilancio della giornata è di almeno 70 feriti
Il corteo degli indignati era partito poco prima delle 14, ma le intenzioni pacifiche degli organizzatori sono state stravolte ben presto da gruppi organizzati di persone incappucciate e vestite di nero. Hanno devastato negozi, auto e assaltato un blindato dei carabinieri. I manifestanti pacifici, dopo gli stop imposti dagli scontri tra balck bloc e forze dell’ordine, sono arrivati a piazza San Giovanni dopo circa sei ore: la piazza simbolo delle manifestazioni, questa volta non ha ospitato alcun comizio. I violenti scontri lo hanno impedito: le cariche della polizia sono riuscite a disperdere i violenti solo dopo numerose cariche. Trenta feriti solo tra le forze dell’ordine, mentre un ragazzo ha perso un dito dopo l’esplosione di un petardo. I violenti si sono dispersi tra le vie della città, che risulta presidiata in diversi punti.
La manifestazione ora per ora
21:18 – Situazione tornata alla calma, tensione solo a Termini
Dopo ore di scontro la situazione sembra essere tornata alla normalità. Solo nella zona della stazione si registrano ancora tensioni per possibili scontri con i black bloc che si muovono in piccoli gruppi per la città
20.34 – Alemanno annuncia che andrà in piazza San Giovanni per sopralluogo
Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, si recherà alle ore 21 in piazza San Giovanni, di fronte la Basilica, per effettuare un sopralluogo dopo gli scontri avvenuti nel pomeriggio.
20.28 – Almeno 70 i feriti, 3 gravi

Sono almeno 70 i feriti in questa lunga giornata di scontri a Roma. Nel dettaglio, 45 persone sono state trasportati negli ospedali Umberto I, San Giovanni e Fatebenefratelli, mentre circa 25 persone sono state soccorse e medicate sul posto nell’area di San Giovanni. Sono tre i feriti gravi ricoverati con codice rosso: uno è il manifestante di Sel che ha perso due dita in seguito all’eplosione di un petardo.
20.21 – Scritte “Acab” e “Per Stefano Cucchi”
Sui muri di via Merulana e via Ruggero Bonghi sono apparse scritte nere come “Per Stefano Cucchi” e “Roma brucia. 15 ottobre”. Devastate anche alcune vetrini e portoni della zona, tra cui quella di un convento, su cui poi è stato scritto Acab (che significa All cops are bastard).
20.03 – Ultima parte del corteo a piazza S.Giovanni
Sono arrivati adesso dopo quasi 6 ore di corteo le decine di migliaia di manifestanti che adesso stano sfilando lungo piazzale Appio. Alcuni di loro hanno raccontato che dopo gli scontri il percorso della coda è stato deviato fino a Circo Massimo per poi raggiungere la Piramide.
20.00 – Le forze dell’ordine cercano i black bloc nei tunnel della metropolitana
Una cinquantina di poliziotti sono entrati nei giardini Calipari e li stanno perlustrando, mentre altri cinquanta restano a presidiare piazza Vittorio. Le forze dell’ordine stanno cercando i black bloc anche nei tunnel della metropolitana sottostante.
19.54 – Venti blindati circondano la zona di piazza Vittorio
Una ventina di mezzi delle forze dell’ordine stanno presidiando la zona di piazza Vittorio alla ricerca dei black bloc: circa quaranta finanzieri in assetto antisommossa si sono disposti tra la piazza e via Carlo Alberto. Carabinieri e polizia si trovano invece in piazza di Santa Maria Maggiore, e altri presidi di forze dell’ordine soono presenti in via Merulana. A quanto si apprende la situazione è tranquilla anche alla stazione Termini.
19.47 – I carabinieri cercano i black bloc nei giardini Calipari, in piazza Vittorio
I blindati dei carabinieri hanno circondato i giardini Calipari in piazza Vittorio: due mezzi sono entrari nel parco pubblico alla ricerca del Black bloc. Le cancellate sono state chiuse, impedendo quindi l’uscita a chi eventualmente si trovava all’interno.
19.31 – Piazza Vittorio: nuovi incendi e scontri
Un gruppo di manifestanti si è spostato a piazza Vittorio e ha allestito barricate improvvisate con cassonetti a cui è stato dato fuoco. Dopo l’azione, i manifestanti si sono dileguati nei vicoli del quartiere Esquilino. A presidiare la piazza due mezzi dei carabinieri con i militari schierati in assetto antisommossa. Sempre all’Esquilino incendi di cassonetti in via Machiavelli e in via Buonarroti.Alcuni ristoratori della zona stanno chiudendo i locali per paura di devastazioni
Intanto una parte dei manifestanti sta raggiungendo la stazione Termini per tornare verso casa.
19.17 – Manifestanti pacifici verso quartiere Ostiense
Si stanno dirigendo verso la Piramide Cestia le migliaia di ingignati sfuggite agli scontri di piazza S.Giovanni. Il tam tam è cominciato sul web, soprattuto via Twitter. “Molta gente è stata dispersa dalle cariche indiscriminate, che non hanno distinto tra violenti e le centinaia di migliaia di dimostranti pacifici – dicono al Comitato 15 ottobre -, abbiamo deciso di continuare la nostra manifestazione all’Ostiense”.
19.13- Senatore del Pdl denuncia devastazioni a sede del partito
“La sede del Pdl di piazza Tuscolo è stata devastata. Quella che era la sezione dell’Msi, di Alleanza Nazionale e poi del Popolo della Libertà è stata presa d’assalto da centinaia di teppisti – manifestanti”. Lo denuncia il senatore Pdl Domenico Gramazio.
19.02 – Ponteggi in fiamme e violenti scontri in via Merulana
Via Merulana in fiamme con un ponteggio a fuoco. I teppisti che si sono ritirati da Piazza San Giovanni stanno ora devastando le vie limitrofe dando alle fiamme cassonetti, usati per barricate e il ponteggio di un palazzo. I teppisti sono circondati dalle forze dell’ordine, che li stanno caricando. Dopo aver divelto le barricate le forze dell’ordine hanno inseguito i manifestanti che stanno scappando verso piazza Santa Maria Maggiore.
18.54 – Scontri a Colle Oppio
La zona in cui continuano gli scontri tra manifestanti e polizia è una sorta di avvallamento tra piazza San Giovanni e Collo Oppio. I fumogeni lanciati dalla polizia rendono l’aria irrespirabile e questo sta spingendo i manifestanti indietro, verso Santa Maria Maggiore e il quartiere Esquilino.
18.50 – I teppisti lasciano Piazza S.Giovanni
Con l’arrivo dei contingenti i teppisti stanno lasciando Piazza San Giovanni e stanno arretrando verso via Merulana. La loro violenza non finisce: ora stanno costruendo barricate al centro di via Merulana all’incrocio con viale Manzoni. I lacrimogeni che le forze dell’ordine lanciano vengono restituiti con fionde e mani.
18.43 – Auto in fiamme, i residenti cercano di spegnere l’incendio. Gli scontri si spostano in via Labicana

Un’auto sta bruciando in via Boiardo, con cassonetti dati alla fiamme che impediscono l’attraversamento della strada. La gente sta lanciando acqua dalle finestre per paura che si possano bruciare i portoni circostanti. Intanto gli scontri proseguono anche in via Labicana. Barricate con cassonetti ribaltati anche in via Merulana.
18.27 – Un altro ragazzo ferito
Un ragazzo di Benevento è rimasto ferito mentre un blindato delle forze dell’ordine faceva retromarcia e perde sangue dal volto. Sarebbe stato urtato dagli specchietti retrovisori del mezzo. Si trova ancora a terra, in via Tasso davanti al museo della Liberazione: l’ambulanza è riuscita ad arrivare per soccorrerlo. Per ora il numero delle persone ferite si aggira intorno a 20.
18.18 – Almeno 30 feriti tra le forze dell’ordine
Secondo un funzionario della polizia, sarebbero almeno 30 i feriti tra le forze dell’ordine. Intanto continua la violenza nella piazza romana con lancio di bottiglie e sampietrini.
18.12 – Blindato dei carabinieri assaltato e dato alle fiamme

La camionetta dei carabinieri in Piazza S.Giovanni è stata presa d’assalto dai black bloc. E’ completamente circondata e sta bruciando. Sul portellone posteriore i manifestanti hanno scritto Acab (All cops are bastard). Poi all’interno si è avvertita un’esplosione e le fiamme sono divampate. I manifestanti continuano a lanciare sassi e bottiglie contro il mezzo. Due carabinieri all’interno hanno abbandonato il mezzo e sono fuggiti di corsa.
17.59 – Investito un ragazzo da un blindato della Polizia
Un manifestante, un ragazzo, è rimasto ferito in piazza San Giovanni a Roma nel corso degli scontri e perde sangue dalla fronte, mentre un altro è stato investito da un blindato della Polizia. Continuano gli scontri in una piazza San Giovanni contesa tra forze dell’ordine e black bloc. Alcuni manifestanti che erano rimasti sulle scale di piazza San Giovanni quando la polizia è avanzata hanno iniziato a gridare ‘Assassini’ alzando le mani. I poliziotti hanno ripiegato nella parte della piazza dove si trova la maggior parte dei violenti.
17.40 – Bottiglia incendiaria contro idranti della polizia
La polizia non riesce ad avanzare. I blindati vengono assaltati: una bottiglia incendiaria è stata lanciata contro un idrante.
17.35 – Black bloc tentano di assaltare camionetta della polizia
Una camionetta della polizia è stata accerchiata dai manifestanti che hanno cercato di assaltarla, colpendo i vetri con mazze e bastoni. Dopo pochi minuti il mezzo è riuscito a lasciare la piazza. Presi di mira anche mezzi dei Carabinieri e Guardia di finanza. I violenti del corteo di Roma stanno attaccando le forze dell’ordine da tre lati: da via Carlo Felice, da piazzale Appio e da viale San Giovanni.
17.29 – Un altro manifestante ferito
Un ragazzo di circa 20 anni, è stato ferito alla testa, a piazza San Giovanni. Il ragazzo giace a terra e perde sangue dalla fronte. Ferito anche un carabiniere, soccorso dai colleghi. Intanto due delle tre ambulanze che erano dirette in via della Scala Santa stanno tornando verso Piazza San giovanni, senza fermarsi perché gli scontri impediscono di avvicinarsi al vicino ospedale. Centinaia di manifestanti che avevano trovato riparo dietro le transenne sotto la Basilica di San Giovanni si stanno spostando ora all’interno dei giardini del vicariato, che sono stati aperti dall’interno per favorire una via di fuga a coloro che si sono trovati di fatto ‘imprigionati’ sul lato della piazza, tra sassaiole, fumogeni e cariche delle forze dell’ordine.
17.26 – La polizia indietreggia
Centinaia di Black bloc caricano la Polizia con sassi e transenne. I mezzi delle forze dell’ordine sono costretti a indietreggiare. Un mezzo delle forze dell’ordine che aveva forzato le barricate è stato assaltato dai teppisti. Il mezzo è stato preso a calci e colpito con mazze, e poi è riuscito ad andare via. Gli idranti sono ancora in azione contro i violenti
17.21 – Crolla il tetto del ministero della Difesa in via Labicana
La sede del ministero della Difesa in via Labicana, preso d’assalto più di un’ora fa, è stata data alle fiamme e il tetto dell’edificio è crollato.

17.17 – Un fotografo e un agente ferito

Un fotografo dell’Adnkronos è stato colpito violentemente alla testa, nei pressi di piazza San Giovanni da un gruppo di violenti che partecipano alla manifestazione. Tra le forze dell’ordine un carabiniere è stato ferito al volto e un agente è rimasto ferito a Piazza San Giovanni: il poliziotto, con una grave frattura alla gamba, è stato soccorso e trasportato in ospedale dal personale del 118.
17.15 – Polizia tenta di bloccare via Emanuele Filiberto
Circa duecento poliziotti in assetto anti-sommossa con 21 blindati stanno cercando di bloccare i manifestanti in via Emanuele Filiberto all’altezza del cinema Royal. Intanto sono stati chiusi al pubblico i Musei civici del centro storico a causa degli incidenti che stanno avvenendo nel cuore di Roma
17.11 – In arrivo tre ambulanze
Tre ambulanze si stanno dirigendo verso viale della Scala Santa, dove si trova il cordone delle forze dell’ordine più imponente. I blindati schierati sia su via Emanuele Filiberto che sotto Porta San Giovanni, sono avanzati fino alla piazza per cercare di disperdere i violenti.
16.54 – Manifestante ferito in Piazza Venezia
Un manifestante ha perso un dito dopo lo scoppio di un petardo in Piazza S.Giovanni ed è stato portato d’urgenza allospedale Umberto I. Non è chiaro se l’uomo avesse con sé il petardo o se gli sia arrivato addosso. L’incidente è accaduto all’angolo tra via Labicana e via Merulana, dove per ci sono stati violenti scontri sia tra forze di polizia e manifestanti, sia tra gli stessi partecipanti al corteo.
16.50 – Si intensificano gli scontri in Piazza S.Giovanni
Cariche della polizia questa volta con l’ausilio dei blindati a Piazza San Giovanni: alle cariche i teppisti rispondono con il lancio di pezzi di selciato. Alcuni manifestanti urlano ‘no violenzà alzando le mani. La piazza è divisa tra manifestanti e teppisti.
16.46 – Comparsa la scritta “Polizia assassina”
Un gruppo di incappucciati ha scritto sulla sede della guardiola della Polizia, in viale Manzoni, la scritta “Polizia assassina”.
16.45 – Scontri tra Polizia e Black Bloc
Un gruppo di incappucciati si è avvicinato con una transenna verso i blindati della polizia e della Guardia di Finanza schieriti in via Emanuele Filiberto e ha cominciato a tirare oggetti, petardi. La polizia ha risposto con lancio di lacrimogeni e azionando gli idranti. I blindati della polizia, da via Emanuele Filiberto, hanno poi raggiunto Piazza San Giovanni, dove alcuni incappucciati continuano il lancio di oggetti contro gli agenti.
16.42 – Manifestanti consegnano alla Polizia tre black bloc
Un gruppo di manifestanti ha fermato e consegnato alla polizia tre black bloc che si erano resi protagonisti di devastazioni su via Cavour. Intanto la Polizia sta usando gli idranti in via della Scala Santa.
16.40 – Altre due auto in fiamme
Due auto sono state incendiate davanti alla sede di una banca in viale Manzoni. Una delle due macchine è un Suv.
16.30 – Cariche e lacrimogeni in Piazza S.Giovanni
Cariche con blindati di Polizia e Guardia di finanza e idranti in piazza San Giovanni. Decine di giovani black bloc stanno sradicando pali dall’asfalto e li usano come ariete per sfondare le vetrine dei negozi di via Emanuele Filiberto, mentre la polizia da viale Manzoni ha lanciato lacrimogeni.
16.23 – Assalto a Banca popolare del Lazio
Via Labicana continua a bruciare. Mentre volano bottiglie lacrimogeni e oggetti di ogni tipo un gruppo di manifestanti ha preso d’assalto la sede della Banca popolare del Lazio, spaccando le vetrine e causando altri danni, prima di sfogare la rabbia su semafori, cassonetti e danneggiando altre auto.
16.21 – Iniziano le cariche della Polizia
Le forze dell’ordine hanno iniziato a caricare i black bloc autori delle devastazioni di vetrine di banche e negozi, che rispondono lanciando pietre e spostando in strada dei cassonetti dell’immondizia dati alle fiamme e usati come barricate. La polizia ha sparato dei lacrimogeni.
16.19 – Fatta a pezzi la statua della Madonna
Tra auto date alle fiamme e agenzie di istituti di credito assaltate con bastoni e pali della luce, gli incappucciati hanno sfogato la loro rabbia anche contro una statua raffigurante la Madonna di Lourdes, all’ingresso di una chiesa tra Via Labicana e Via Merulana. I resti della statua, di cui si e’ salvato solo il volto, giacciono sul selciato.
16.16 – La parte pacifica del corteo urla contro i violenti
“Via via via”: queste le parole che urlano a gran voce i manifestanti, inveendo contro gli autori delle devastazioni in città. Proseguono gli scontri tra incappucciati e corteo.
16.14 – Mario Draghi: “E’ un peccato”
E’ un gran peccato”. Così il governatore di Bankitalia, Mario Draghi ha commentato gli incidenti e gli scontri in corso a Roma durante la protesta degli indignati.
16.10 – Incappucciati entrano nella sede del ministero della Difesa
Devastata la facciata di un edificio all’incrocio tra via Merulana e via Labicana che ospita una sede del ministero della Difesa. La facciata della sede è stata devastata. I teppisti hanno forzato un portone e dentro gli uffici hanno gettato bombe carta e fumogeni. Poi hanno incendiato due auto parcheggiate in strada.
16.00 – Blocco precario rivendica azioni violente
Il blocco precario in coda al corteo rivendica le devastazioni in via Cavour.
15.57 – Bomba carta in via Labicana, cacciato dal corteo il ragazzo che l’ha lanciata

L’esplosione di una bomba carta e il lancio di alcuni oggetti tra i manifestanti sta creando momenti di tensione e paura in via Labicana, subito dopo il Colosseo. Alcuni black bloc hanno lanciato una bomba carta contro la sede dell’agenzia di lavoro interinale Manpower. Tra il cordone degli incappucciati e la folla di manifestanti piu’ arretrata si è creato un ampio spazio vuoto. Il ragazzo che l’ha lanciata è stato cacciato dal corteo, dopo essere stato insultato da un’anziana signora.
15.46 – In mattinata quattro arresti a Castel di Leva

Nella tarda mattinata, in via Parisi in località Castel di Leva a Roma, una pattuglia dei carabinieri ha fermato, dopo un breve inseguimento, un’auto con a bordo 4 persone, tutte appartenenti all’area anarco-insurrezionalista. I quattro sono stati arrestati. All’interno dell’auto sulla quale viaggiavano, i carabinieri hanno trovato zaini contenenti caschi da motociclista, maschere antigas, mefisti, parastinchi, mazzette da muratore, piede di porco, 500 biglie di vetro e una fionda professionale di grosse dimensioni e bottiglie di vetro.
15.43 – Arrivo in Piazza S.Giovanni
E’ arrivato in piazza S.Giovanni il corteo degli Indignati, partito quasi due ore fa da piazza della Repubblica, a Roma. La testa del lungo serpentone di decine di migliaia di persone si è fermata dietro lo striscione che recita: ‘People of Europe: rise up-Solleviamoci!’.
15.41 – Altri gruppi di incappucciati nel corteo
All’interno del corteo ci sono centinaia di manifestanti con il volto coperto, che al momento partecipano pacificamente al corteo.
15.33 – Un ferito
Un uomo, di circa sessant’anni, è stato aggredito da un gruppo di manifestanti con il volto coperto e colpito con una bottiglia al volto, riportando una ferita sull’orecchio. Aveva tentato di fermare in via Cavour un lancio di bottiglie verso i vigili del fuoco intervenuti per domare le fiamme di un’auto.
15.30 – Anche un bambino tra il gruppo con il volto coperto
Tra i manifestanti “in nero”, quelli che hanno compiuto atti di teppismo, ci sono anche un uomo con un bambino di circa 10 anni, presumibilmente padre e figlio. Anche il bambino ha il volto travisato con una kefiah. I due si spostano all’interno dello spezzone in nero che è andato aumentando.
15.24 – Cariche in coda al corteo
Cariche di alleggerimento in coda al corteo, anche se alcuni manifestanti devono ancora partire da Piazza Esedra. La testa del corteo, bloccata dal gruppo con volto coperto, sta ripartendo.
15.20 – Occupati simbolicamente i Fori imperiali
Un gruppo di manifestanti ha occupato il piazzale di ingresso della Basilica di Massenzio. Una volta in cima alle mura ha alzato una bandiera rossa ed esposto uno striscione nero. In molti si stanno calando dai Fori Imperiali.
15.13 – Due auto ancora in fiamme in via Cavour
Due auto sono ancora in fiamme all’altezza del civico 221 di via Cavour. Il fumo si fa sempre più denso, dopo lo scoppio delle gomme. Il corteo è praticamente fermo, potendo sfruttare solo il marciapiedi per passare oltre.
15.10 – Incappucciati fermano il corteo davanti al Colosseo
Dopo più di un’ora dall’inizio del corteo, il gruppo di violenti vestiti di nero sta cercando di tenere il corteo a distanza dal Colosseo. Il corteo è fermo e non riesce a procedere. Una parte dei manifestanti ha tentato di bloccare il gruppo di violenti autori degli atti di teppismo lanciando bottiglie contro il gruppetto “in nero” che però non ha desistito. Molti, per paura, sono fuggiti.
15.02 – Vigili del fuoco intervengono per spegnere roghi
Sono intervenuti i vigili del fuoco su via Cavour e hanno spento le fiamme appiccate dai Black Bloc ad alcune auto in sosta.
14.56 – Corteo spaccato in due
Si è spaccato in due tronconi il corteo degli indignados che sta percorrendo via Cavour a causa di un incendio appiccato a un’auto in sosta sulla strada che percorre il centro storico della Capitale. Un denso fumo nero si alza per centinaia di metri e sono frequenti gli scoppi dovuti al carburante dell’auto.
14.50 – Sfondata vetrina di una banca, auto in fiamme

Un gruppo di manifestanti ha sfondato la vetrina di una banca a via Cavour usando un palo della segnaletica stradale. Il gruppo, mimetizzato tra i manifestanti, si è staccato e rapidamente ha devastato la vetrina della banca. Poi il blitz si è dileguato. Auto e cassonetti in fiamme in via Cavour.
14.47 – Tensioni all’interno del corteo
Tensioni all’interno del corteo. Alcuni manifestanti stanno cercando di fermare il gruppo di incappucciati che hanno spaccato le vetrine del supermercato Elite in via Cavour, portando fuori bottiglie di alcolici e cibo.
14.38 – Testa del corteo in Largo Ricci
E’ quasi arrivata a Largo Ricci la testa del corteo degli indignati, che stanno manifestando a Roma. La coda del corteo, invece, è ancora a piazza della Repubblica.
14.37 – Vetrine spaccate in via Cavour
Al corteo degli indignados di Roma circa 200 autonomi vestiti di nero e con il volto coperto hanno spaccato vetrine in via Cavour all’altezza dei civici 120 e 143  e hanno preso di mira un’auto. Sulla strada e sui muri lasciano scritte come “Pianta grane e non tende” e “Tira le pietre non la cinghia”.
14.30 – Aggrediti giornalisti
Aggredite due troupe di SkyTG24.
14.28 – La divisa del gruppo con il volto coperto
Sono vestiti completamente di nero, hanno il volto travisato e non parlano con nessuno. Sono un gruppetto nutrito di manifestanti, almeno trenta-quaranta, che sta sfilando all’interno del corteo degli Indignati. La loro sembra proprio una divisa studiata: felpe nere, caschi neri, occhiali da sole o bandane ma comunque volto coperto. Se interrogati non parlano nè si definiscono. Muti per loro parla lo striscione che espongono: “se ci prendono il presente noi ci rubiamo il futuro”.
14.20 – Blocco di un gruppo di manifestanti in via Nazionale
Una quarantina di persone, sui quarant’anni, si trova in via Nazionale davanti a un furgone dei precari: indossano caschi e bastoni.
14.17 – In arrivo altri manifestanti
Continuano ad arrivare a Termini con la metropolitana gruppi diretti alla manifestazione degli indignati. I gruppi sono in arrivo a Termini per poi ricongiungersi al corteo.
14.03 – Tricolore in fiamme

Un blitz di precari con il volto coperto dalla maschera di “V per vendetta”, ha effettuato un blitz all’hotel Atlantico di Roma, su via Cavour. In fiamme bandiera tricolore e bandiera dell’Unione europea. I precari hanno anche appeso uno striscione che recita “Que se vayan todos”. Gli indignati hanno anche lanciato molti biglietti con su scritto “è arrivata la vendetta precaria”.
13.58 – Gli studenti della Sapienza si uniscono alla manifestazione
E’ arrivato a piazza dei Cinquecento il corteo degli studenti partito dall’università di Roma La Sapienza. Ora gli indignati con in testa il “drago ribelle” si uniranno ai manifestanti che si erano concentrati in piazza della Repubblica. Il corteo ha appena imboccato via Cavour ed è all’altezza della Basilica di Santa Maria Maggiore.
13.49 – Al via il corteo
E’ partito da piazza della Repubblica e sta procedendo lentamente su via Cavour il corteo degli indignati di Roma. I manifestanti, diretti a piazza San Giovanni, imbracciano un grande striscione con su scritto “People of Europe: rise up!”.
13.46 – Gli striscioni e le associazioni
Piazza della Repubblica sempre più gremita: su un lato di piazza Esedra ci sono i No tav, presenti anche i Cobas e i Cub. Tra gli striscioni, in vista quelli degli operai della Fiat di Cassino. Tra i numerosi cartelli dei manifestanti figura “Noi la crisi non la paghiamo”, “Soli non siamo nulla, uniti siamo una forza”, “Non violenti ma partitici senza leader. Indignati”.
13.23 – Partiti studenti dalla Sapienza
E’ partito dall’università La Sapienza il corteo degli studenti che si sono dati appuntamento a piazzale Aldo Moro per raggiungere piazza della Repubblica e unirsi alla manifestazione organizzata dal Comitato 15 ottobre (15M). Ad aprire il corteo il furgone degli occupanti del Teatro Valle seguito dagli indignati con il “drago ribelle”, simbolo della protesta contro la crisi e i governi della finanza.
13.08 – L’auto degli scocciati
Prendendo spunto dalle auto degli immigrati, che ritornano al proprio paese trasportando ogni genere di oggetti avvolti da grandi teli sul portapacchi, tre artisti giunti da Milano hanno trasformato una Matiz in un enorme “pacco” che, come scultura nomade, è in viaggio per l’Italia. Accanto all’auto si sono concentrati gruppi di operai che manifestano per il lavoro con bandiere arcobaleno e la maglietta con la scritta “E mò basta”.
13.03 – Il sindaco Alemanno seguirà la situazione in Campidoglio
Gianni Alemanno invita il corteo a manifestare pacificamente: “Sarò in Campidoglio per seguire l’evoluzione della situazione. Per ora è tutto tranquillo ma incrociamo le dita e speriamo che tutto vada bene”. Secondo il primo cittadino “Roma ha riconosciuto tutto quello che andava riconosciuto alla manifestazione anche in questa circostanza”, riferendosi alla tariffa sull’ingresso dei pullman e ha concluso: “Con l’alleggerimento delle tariffe abbiamo dimostrato che da parte nostra c’è un atteggiamento rispettoso e ci auguriamo che questo rispetto sia reciproco per la città”.
12.30 – Piazza della Repubblica si riempie
Si sta riempiendo piazza dellaRepubblica in vista del corteo che partirà intorno alle due di questo pomeriggio. Sono centinaia già i manifestanti giunti in piazza da diverse parti d’Italia con treni e pullman. Tra gli striscioni esposti uno recita: “Quando l’ingiustizia diventa legge ribellarsi è un dovere”.
12.00 – Roma blindata: 1500 uomini delle forze dell’ordine
E’ scattato il dispositivo di sicurezza approntato dalla questura nella Capitale: chiuso il traffico dei varchi lungo il percorso del corteo, molte linee di autobus deviate, quattro fermate della metropolitana chiuse. In campo ci sono 1500 uomini delle forze dell’ordine con una “blindatura nascosta”, pronta ad essere rimodulata in caso di incidenti. Off-limits i principali siti archeologici.
11.30 – Manifestanti danneggiano treno a Cassino
Alcuni manifestanti che intendevano partecipare al corteo degli indignati a Roma hanno devastato due carrozze di un treno proveniente da Caserta, all’altezza di Cassino. Una persona è stata fermata e quattro sono state denunciate.
10.36 – Primi manifestanti
Primi arrivi in Piazza della Repubblica. Con zaini e sacchi a pelo alla mano, sono giunti con i pullman da Milano alla stazione Anagnina e da qui si sono spostati nella zona di Termini.
 

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De: Gemmaverde Enviado: 16/10/2011 04:34

Doveva essere una manifestazione pacifica, quella degli “Indignati“, in cui centinaia di migliaia di persone avrebbero espresso le ragioni del proprio sdegno. Non è stato così. Il corteo, partito alle 14 da Piazza della Repubblica per Piazza San Giovanni, aveva riunito più di centomila persone, anche famiglie con bambini, che con palloncini colorati e striscioni volevano manifestare contro la crisi e le misure adottate dal governo.

Poco dopo la partenza del corteo, intorno alle 15, i manifestanti hanno assistito ad ore di guerriglia urbana nel centro di Roma: caschi in testa e volti coperti, un centinaio di black bloc (o total black, che dir si voglia) hanno devastato, con atti di violenza teppistica, negozi, auto, telecamere di sorveglianza e soprattutto banche.

In Piazza San Giovanni, alle spalle del Colosseo, sono volati sampietrini e petardi, è stato assaltato il palazzo del Ministero della Difesa. La polizia è intervenuta con gli idranti quando un gruppetto di teppisti ha accerchiato un autoblindo e gli dà fuoco quando ancora vi sono dentro due agenti. Il corteo pacifico ha tentato di arginare i black bloc, gridando “vergogna” e “fascisti” contro i violenti che hanno inquinato la manifestazione: un manifestante di Sel ha perso due dita nel tentativo di rimuovere un petardo. Dopo la carica della polizia, gli incappucciati si sono diretti verso via Merulana e Piazza Vittorio: il primo bilancio della serata parla di almeno 70 feriti.

Immediate ed unanimi le reazioni del mondo politico, che oggi si è tenuto ben lontano dalla piazza, intuendo forse di non essere ospite gradito (eccezione fatta per il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, l’ex presidente della Camera, Fausto Bertinotti, Ferrero di Rifondazione). “Oggi a Roma si sono viste cose incredibili e vergognose. Bisognerà capire come sia possibile che una banda di centinaia di delinquenti abbia potuto tenere in scacco per ore il centro di Roma” dice il leader del Pd, Pier Luigi Bersani. Quasi certamente si chiederà al Ministro dell’Interno Maroni di riferire in Parlamento sugli scontri.

Quella che doveva essere una manifestazione pacifica si è trasformata in uno dei peggiori episodi di violenza degli ultimi anni, tanto da richiamare alla memoria gli scontri di Genova durante il G8 del 2001. In realtà si trattava di una manifestazione talmente legittimata che perfino Mario Draghi, Presidente in pectore della Bce e bersaglio delle proteste di Milano dei giorni scorsi, aveva espresso comprensione per i giovani (“hanno ragione ad essere indignati” ha dichiarato da Parigi) che vedono nel mondo finaziario il capro espiatorio della loro condizione di difficoltà. Per poi esprimere rammarico per l’esito della manifestazione: “gran peccato per le violenze”. Già, gran peccato davvero.




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De: Ver@ Enviado: 16/10/2011 09:25

Roma si è risvegliata nel silenzio surreale della domenica mattina. A poche ore dagli scontri della zona di San Giovanni, dalla vera e propria guerriglia scatenata da circa duecento giovani teppisti che, con casco e volto coperto, non hanno permesso il regolare svolgimento del corteo degli
 Indignati

FONTE: CORRIERE ROMANO


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De: Ver@ Enviado: 16/10/2011 13:50

Roma. – Era partito come previsto da piazza della Repubblica il corteo nazionale degli indignati e si stava svolgendo in modo pacifico. Poi un gruppetto di Black bloc ha cominciato a sfondare vetrine e incendiare auto. Gli incidenti sono iniziati in via Cavour e poi proseguiti in piazza San Giovanni. A fuoco un blindato, illesi i due carabinieri a bordo. Manifestanti applaudono le cariche ai violenti.

POLIZIA CARICA SU VIA MERULANA – Le forze dell’ordine hanno caricato i manifestanti del corteo di Roma che si erano asserragliati in via Merulana innalzando barricate. La carica è stata lanciata con dei blindati che hanno sfondato le barricate.
Dopo aver divelto le barricate le forze dell’ordine hanno inseguito i manifestanti che stanno scappando verso piazza Santa Maria Maggiore. Nelle via attorno a via Merulana è in corso un fuggi fuggi generale di manifestanti inseguiti dalle forze dell’ordine.
Alcune centinaia di teppisti stanno tentando di incendiare una pompa di benzina, in via Merulana, ma sono stati, per ora, bloccati dalle forze dell’ordine. I teppisti sono stati respinti dal lancio di lacrimogeni e dall’avanzare dei blindati. I manifestanti sono stati inseguiti dalle forze dell’ordine anche nelle vie circostanti.

BLINDATI ASSALTATI, MEZZO CC IN FIAMME
- I militari all’interno del mezzo dei carabinieri incendiato a San Giovanni sono riusciti a fuggire. Gli altri blindati si sono nuovamente ritirati dopo la carica e l’assalto violentissimo da parte dei teppisti. La situazione resta di stallo: i teppisti sempre arroccati nei giardini della basilica, le forze dell’ordine all’incrocio tra via Carlo Felice e la piazza. Un fumo denso, che sale dal mezzo ormai divorato dalle fiamme, avvolge la piazza e oscura la vista della Basilica e dell’Obelisco.

ALMENO 20 FERITI MANIFESTANTI-FORZE ORDINE - Ci sarebbero circa venti feriti tra forze ordine, manifestanti e teppisti negli scontri di oggi a Roma. Tutti sono stati trasportati all’Umberto I e al San Giovanni e sono stati medicati per contusioni e lievi ferite. Tra i feriti anche un ufficiale dei carabinieri, colpito da una pietra ed un agente di polizia.

BOTTIGLIA INCENDIARIA CONTRO IDRANTE POLIZIA – La violenza dei teppisti continua a Roma. La polizia non riesce ad avanzare. I blindati vengono assaltati: una bottiglia incendiaria è stata lanciata contro un idrante. Ormai in piazza San Giovanni sono scontri, atti di teppismo e cariche. Molti manifestanti se sono andati via e i pochi sono arroccati sotto la basilica.

Un mezzo delle forze dell’ordine che aveva forzato le barricate è stato assaltato dai teppisti. Il mezzo è stato preso a calci e colpito con mazze, e poi è riuscito ad andare via. Gli idranti sono ancora in azione contro i violenti.

ALCUNI MANIFESTANTI FERMANO TEPPISTI – Ora sono i manifestanti ad aiutare le forze dell’ordine per bloccare i violenti nel corteo degli Indignati a Roma. A piazza San Giovanni alcuni manifestanti hanno bloccato dei violenti. In molti hanno applaudito più volte all’entrata in azione dei mezzi speciali con idranti. Anche le cariche vengono accolte da sollievo e applausi.

Circa 200 manifestanti del corteo degli Indignati a Roma si sono arroccati sotto la statua di San Francesco e urlano ‘no violenza’ all’indirizzo dei teppisti. Continuano le cariche e l’uso degli idranti contro le frange violente. In molti applaudono quando i violenti vengono fermati con idranti.

Le cariche degli agenti sono violentissime e c’é un nutrito lancio di fumogeni contro i teppisti. Tanti i blindati che stanno arrivando sul posto. Per disperdere i manifestanti gli agenti usano idranti.

BOTTIGLIE CONTRO FORZE ORDINE
- Bottiglie contro le forze dell’ordine a via Labicana. Dopo un nutrito lancio di bottiglie contro i poliziotti c’é stato un lancio di fumogeni. A quel punto i teppisti sono fuggiti e si sono arroccati dietro la barricata in fiamme.

Un agente è rimasto ferito nel corso degli scontri a Piazza San Giovanni a Roma. Il poliziotto, con una grave frattura alla gamba, è stato soccorso e trasportato in ospedale dal personale del 118.

PRIMA CORTEO DENUNCIATI 4 ANARCO-INSURREZIONALISTI – Quattro anarco-insurrezionalisti sono stati denunciati nella tarda mattinata di oggi alla periferia di Roma, a poche ore dell’inizio del corteo degli indignati. In via E. Parisi, in località Castel di Leva, una pattuglia dei Carabinieri ha fermato, dopo un breve inseguimento, un’auto con a bordo 4 persone, tutte appartenenti all’area anarco-insurrezionalista. All’interno dell’auto, i Carabinieri hanno trovato zaini contenenti caschi da motociclista, maschere antigas, mefisti, parastinchi, mazzette da muratore, piede di porco, 500 biglie di vetro, una fionda professionale di grosse dimensioni e bottiglie di vetro.

MANIFESTANTE FERITO ALLA MANO DA PETARDO – Un manifestante è stato portato in ospedale con gravissime ferite ad una mano provocate dallo scoppio di un petardo. nel corso del corteo degli Indignati a Roma. Non è chiaro se il manifestante avesse lui il petardo o gli sia arrivato addosso. L’incidente è accaduto all’angolo tra via Labicana e via Merulana, dove per ci sono stati violenti scontri sia tra forze di polizia e manifestanti, sia tra gli stessi partecipanti al corteo.

MANIFESTANTI ALLONTANANO ‘INCAPPUCCIATI’ – “Andate via! Andate via! non vogliamo la vostra violenza”: così un gruppo di manifestanti ha allontanato dal corteo, all’incrocio tra via Cavour e via dei Fori Imperiali, un gruppo di giovani manifestanti con caschi e cappucci che volevano andare verso piazza Venezia, dove sono schierate le forze dell’ordine. Anche lungo via Cavour, dove sono state incendiate due auto, c’era stato un battibecco tra manifestanti pacifici e i “neri”, con in mano bottiglie, bastoni e anche martelli. Tra i due gruppi c’é stato anche un contatto e un militante dei Cobas, che stava facendo allontanare la gente dalle auto bruciate, è stato colpito alla testa da una bottiglia.

DOPO VIA CAVOUR ATTI TEPPISMO IN VIA LABICANA - Dopo via Cavour via Labicana, la direttrice che parte dal Colosseo, è diventata oggetto della violenza dei teppisti. In una manciata di metri hanno distrutto vetrine, devastato uffici del ministero della difesa, forzato portoni, incendiato almeno due auto e lanciato fumogeni contro una banca. Fumogeni e bomba carta anche contro l’assessorato delle politiche sociali. Il gruppo si aiuta con pali della segnaletica stradale usati come ariete. Sembrano le stesse scene del 14 dicembre ma lontano da via del Corso.

UN UOMO LIEVEMENTE FERITO A VIA CAVOUR – Stava tentando di fermare un lancio di bottiglie contro i vigili del fuoco intenti a domare il rogo di un Suv, dato alle fiamme da alcuni teppisti, quando è stato aggredito. Così un uomo di circa 60 anni è rimasto lievemente ferito al volto. Il fatto è avvenuto a via Cavour, già teatro di atti di teppismo nel corso del corteo degli Indignati.

TESTA CORTEO ARRIVATA A PIAZZA SAN GIOVANNI - E’ arrivato in piazza S.Giovanni il corteo degli Indignati, partito quasi due ore fa da piazza della Repubblica, a Roma. La testa del lungo serpentone di decine di migliaia di persone si è fermata dietro lo striscione che recita: ‘People of Europe: rise up-Solleviamoci!’.

A VIA CAVOUR AUTO IN FIAMME E ESPLOSIONI – Auto in fiamme, esplosioni, colonne nere di fumo. E’ uno scenario di guerra quello che si presenta a via Cavour, nel centro di Roma. I vigili del fuoco sono arrivati per spegnere i roghi di auto facendosi spazio tra i manifestanti, molti dei quali impauriti per le esplosioni dei serbatoi delle auto.

TROUPE SKY TG24 AGGREDITA
- Una troupe di Sky tg24 è stata aggredita nel corso del corteo degli Indignati a Roma. Lo riferiscono i giornalisti di Sky nel corso della diretta dalla Capitale.

A DECINE ‘OCCUPANO’ AREA ARCHEOLOGICA FORI
- Occupati simbolicamente i Fori all’altezza della Basilica di Massenzio: alcuni hanno scavalcato la recinzione e sono entrati dentro. Per motivi di sicurezza i Fori, assieme ad altre aree archeologiche, sono off limits per i manifestanti.

DA MANIFESTANTI BOTTIGLIE CONTRO VIOLENTI – Una parte dei manifestanti ha tentato di bloccare il gruppo di violenti autori degli atti di teppismo durante il corteo degli Indignati a Roma. I manifestanti hanno lanciato bottiglie contro il gruppetto ‘in nero’ che però non ha desistito. Molti, per paura, sono però fuggiti.

QUELLI ‘IN NERO’ AUTORI BLITZ VIOLENTI – Sono vestiti completamente di nero, hanno il volto travisato e non parlano con nessuno. Sono un gruppetto nutrito di manifestanti, almeno trenta-quaranta, che sta sfilando a Roma all’interno del corteo degli Indignati. La loro sembra proprio una divisa studiata: felpe nere, caschi neri, occhiali da sole o bandane ma comunque volto coperto. Se interrogati non parlano né si definiscono. Muti per loro parla lo striscione che espongono: “se ci prendono il presente noi ci rubiamo il futuro”.

DATE ALLE FIAMME BANDIERE ITALIA E UE
- Alcuni manifestanti hanno bruciato le bandiere dell’Italia e dell’Unione Europea che sventolano sul tetto di un hotel mentre il corteo degli indignati sfila per via Cavour a Roma. I manifestanti indossando maschere bianche come quella di Guy Fox, il protagonista di ‘V come Vendetta’. Dopo il blitz sono stati lanciati volantini: ‘E’ la vendetta Precaria’.

SFONDATA VETRINA BANCA CON PALO SEGNALETICO - Un gruppo di manifestanti ha sfondato la vetrina di una banca a via Cavour a Roma usando un palo della segnaletica stradale precedentemente divelto. Il gruppo, mimetizzato tra i manifestanti, si è staccato e rapidamente ha devastato la vetrina della banca. Poi dopo il blitz si è dileguato.

L’I-DAY A ROMA
Oggi a Roma si svolge l’I-Day, la ‘Giornata della rabbia’ contro la finanza e le politiche economiche. La manifestazione è partita da piazza della Repubblica intorno alle 14. Zaini e sacchi a pelo, canti e balli caratterizzano questa prima fase dell’iniziativa lanciata dal movimento, con striscioni come ‘La passione politica non ha prezzo, per tutto il resto c’é Berluscard‘. Gran parte dei manifestanti sono arrivati con i pullman: ne sono previsti 750 da oltre 80 province italiane.

Altri sono arrivati con i treni alla stazione Termini: un gruppo consistente è giunto da Livorno e da altre città della Toscana. A Cassino, nel Frusinate, un gruppo di ragazzi proveniente da Caserta ha danneggiato due carrozze del treno regionale che li portava a Roma: un giovane è stato fermato e altri quattro sono stati denunciati dalla polizia.

Alle 12 a Roma è scattato il dispositivo di sicurezza approntato dalla questura, con la chiusura al traffico dei varchi lungo il percorso del corteo. Molte le linee di autobus deviate, quattro fermate della metropolitana sono state chiuse. In campo 1500 uomini delle forze dell’ordine con una ‘blindatura nascosta’, pronta ad essere rimodulata in caso di incidenti. Off-limits i principali siti archeologici. La manifestazione romana si inserisce in una giornata all’insegna dello slogan ‘United for Global Change‘, che vedrà in piazza gli Indignati in quasi mille città del mondo.

Fonte Ansa



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