L'incidente è avvenuto durante il primo giro del GP di Sepang
Il pilota Marco Simoncelli è morto durante il GP della Malesia a Sepang. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte dello staff medico del circuito, dopo il drammatico incidente che lo ha visto coinvolto nel corso del primo giro della corsa, colpito in pieno dalla moto di Edwards e poi da Rossi. Sic è rimasto esanime sull'asfalto, senza il casco volato via nell'impatto. Nulla sono valsi i tentativi del padre di cercare di donare gli organi e del team di provare a pomparlo per rianimarlo ma, l'arresto cardiaco di cui è rimasto colpito il figlio, non ha potuto evitare una drammatica fine.
Tutto il mondo dello sport a partire dai piloti della moto GP si stringe attorno alla famiglia,e piange di dolore la fine di un ragazzo ventiquatrenne che era molto amato da tutti e si faceva sempre riconoscere dai suoi capelli particolari e il suo parlare romagnolo. “Buon viaggio,Marco. Le parole non spiegheranno mai la sofferenza” le parole del campione di Superbike Marco Melandri. “In pista siamo tutti fratelli,ci mancherà moltissimo nei circuiti” - dice Hayden. Grande incredulità dal rivale più acceso Jorge Lorenzo: “ Non so proprio che dire: Marco ci mancherai. Riposa in pace”. Parole di elogio dall' ex campione di formula uno Fisichella: “Era un ragazzo straordinario, un grandissimo pilota e rimarrà nel cuore di tutti.” E' scioccato il manager di Marco Simoncelli Carlo Pernat: “Ancora non ci crediamo. E' voluto restare attaccato alla moto,forse non si è accorto dell'incidente. Un giorno sarebbe diventato campione del mondo, ne sono sicuro...”
Anche il presidente Petrucci commenta la fine del campione italiano: “E' uno dei giorni più tristi della mia presidenza. La scomparsa di Simoncelli mi ha profondamente turbato e sconvolto. La vita è sacra, non si può morire a 24 anni per una gara.”
Per il 15 volte campione del mondo Agostini bisogna fare qualcosa per ridurre i rischi in questo sport: “Bisogna fermarsi con questi progressi e vedere di fare le cose come un po' di anni fa, senza andare agli estremi. La gomma ha una sua colpa, ma siamo anche noi piloti ad avere la colpa a volere che le gomme vadano al massimo per tutta la gara.”
Le condizioni di Simoncelli, che era nato il 20 gennaio 1987 a Cattolica ma residente a Coriano, erano apparse subito molto gravi, tanto che gli organizzatori avevano subito sospeso e poi cancellato il gran premio malese. Sic che aveva conquistato un mondiale nella classe 250 nel 2008 proprio a Sepang (incredibile coincidenza della vita) lascia la sua fidanzata Kate e la famiglia, il padre Paolo (ancora incredulo di aver perso il figlio),la madre Rossella e la sorellina Martina.
Marco,aiutato dalla famiglia, comincia a correre giovanissimo nelle minimoto. “Sic”,come era chiamato nel paddock, diventa nel 2002 campione europeo nella 125, debuttando anche nel mondiale in occasione del Gp della Repubblica Ceca a Brno. La prima vittoria iridata arriva nel 2005 a Jerez,poi passa nella 250 con la Gilera e vince il titolo. Nel 2010 esordio con la MotoGP col team Gresini. In totale 14 vittorie. Aveva scritto anche un libro “Diobò che bello!” ,dove racconta la sua vita dai sui trascorsi da bambino in cui si divertiva con la bici senza mani,si allenava con i suoi roller in condizioni estreme. Poi prosegue la sua narrazione sulla carriera da professionista portando il suo racconto sui circuiti di tutto il mondo.
La notizia è stata data in diretta sulla televisione mediaset da uno degli inviati del circuito Paolo Beltramo,grande amico di Sic, che in lacrime ha cosi lasciato le sue parole post morte: “E' finita,Marco non c'è l'ha fatta. Era un figlio per me,abbiamo passato dei bellissimi momenti di divertimento nelle mie interviste. Ospiti a direttissima? Si beh io lo ricordo con il sorriso con quelle volte che abbiamo visto il Milan quando è venuto Ronaldo,poi, nel derby con Locatelli grande tifoso interista. Ha perso il controllo della moto che gli è scivolata e i piloti nel tentativo di evitarlo hanno deciso di passare all'interno prendendolo,però,in pieno. Io ho scritto la bibliografia insieme a lui nel 2008. Era simpatico,allegro,sempre disponibile con noi di italia uno, era amico di tutti e si divertiva a giocare a risiko,scopone etc. . Il mio dolore non può essere uguale a quello della sua famiglia che gli aveva sempre insegnato i veri valori della vita. Pensa che stava tardi con i suoi meccanici e diceva che voleva restare con i ragazzi, c'era un rapporto speciale tra il meccanico e pilota. Riusciva a dare l'amicizia,la passione nel modo più semplice e genuino. E' presto ma ci mancherà moltissimo.”
Queste,infine, le parole del giornalista e conduttore televisivo Guido Meda : “Era un ragazzo di famiglia. Dormiva all'età di 24 anni nel letto dei suoi. C'era un grande rapporto di amore con i suoi genitori. C'è molto dolore in tutti noi.”