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De: Acquario (Mensaje original) |
Enviado: 05/11/2011 01:05 |
Il nubifragio di Roma e l’alluvione tra Liguria e Toscana hanno segnato un autunno che fino a metà ottobre era stato molto secco al centro/nord, più piovoso al sud. Che è successo, poi, alla stagione autunnale 2011?
Una premessa. Il termine nubifragio non è utilizzabile in termini tecnici, non essendo in alcun modo codificato nell’ambito della casistica dei fenomeni intensi. Quello che è accaduto ha un nome, si chiama cluster di temporali, ovvero una serie di temporali organizzati lungo una linea che si è posizionata al traverso della costa tirrenica centrale e l’ha percorsa per intero. La caratteristica di questi eventi è proprio quella di determinare precipitazioni intense e persistenti per più ore, generando accumuli di pioggia molto abbondanti. Non ci sono elementi per valutarne l’intensità se non per quello che dice la bibliografia: un temporale può provocare decine di millimetri di pioggia nell’arco del suo sviluppo. Se questo avviene su un punto e si sommano più temporali le conseguenze sono quelle che abbiamo visto. Certamente un evento molto intenso ma tutt’altro che unico, anzi, nel bacino del mediterraneo sono eventi piuttosto frequenti, solo che per fortuna ‘scelgono’ aree spesso diverse per formarsi ed evolvere. Quanto alla stagione autunnale, le piogge prima o poi dovevano arrivare, e la caratteristica prevalenza di correnti molto sviluppate lungo l’asse dei meridiani ha determinato il brusco cambiamento da una situazione stabile e siccitosa ad una estremamente dinamica e piovosa. Una stagione in ritardo, non necessariamente una stagione anomala.
L’episodio alluvionale di martedì scorso è da considerare eccezionale? In molti hanno fatto riferimento ai cambiamenti climatici come “responsabili” di una furia così estrema.
Gli eventi in Liguria e in Toscana sono stati senz’altro eccezionali. Purtroppo non nuovi per quella porzione del nostro territorio, ma comunque non frequenti. Purtroppo l’autunno è la stagione delle alluvioni, la storia del nostro territorio lo racconta, proprio come avete raccontato con molta efficacia su queste pagine soltanto qualche giorno fa. Quanto al collegamento o alla relazione di causa effetto con una sospetta o presunta modifica del clima, già quella storia parlerebbe chiaro, ma restare in termini scientifici più che percettivi, si deve considerare la natura degli eventi di cui parliamo. Precipitazioni temporalesche persistenti, ovvero fenomeni che nascono si sviluppano e muoiono a scala spaziale e temporale molto limitata. Collegarli a modifiche di lungo periodo ad ampia scala spaziale come si vuole siano quelle climatiche non ha molto senso. Si dovrebbe poter capire se in effetti l’energia che ha caratterizzato l’evento sia stata in qualche modo diversa da quella che lo contraddistingue intrinsecamente in ragione di una modifica ambientale di pari scala spaziale e temporale. Non erano presenti particolari anomalie termiche, per cui non credo che questa relazione di causa effetto possa reggere alla prova scientifica.
Nei prossimi giorni sono previste nuove forti piogge nella zona. Ce lo puoi confermare? E come continuerà l’autunno? Gli appassionati vorrebbero addirittura conoscere tutti i segreti del prossimo inverno …
Purtroppo sì. E’ in arrivo un altro deciso peggioramento, anch’esso tipicamente autunnale, anch’esso con una direzione di provenienza occidentale. Questo porterà la massa d’aria instabile a scontrarsi con le catene montuose italiane, aggiungendo all’intensità della perturbazione un importante contributo orografico che ne determinerà una maggiore persistenza. Quanto alla stagione, è veramente difficile se non impossibile fare previsioni. Si può ipotizzare che persista questa accentuata componente meridiana della circolazione delle medie latitudini, confermando l’alternanza di periodi molto stabili con altri estremamente dinamici ed evolutivi, e con una certa tendenza del settore meridionale del Paese ad essere più piovoso, ma con gli elementi che abbiamo si tratta di poco più che speculazioni. Figuriamoci poi se possiamo avere un’idea addirittura dell’inverno. No, veramente non è possibile.
Le previsioni stagionali non sono ancora molto affidabili, come mai? Quanti passi avanti si stanno facendo su questo settore previsionale se se ne stanno facendo?
Le previsioni stagionali innanzi tutto non sono previsioni, nel senso che quel che esce dalle simulazioni sono campi di anomalia, cioè scostamento dalla media spesso appena percettibile, di alcuni parametri atmosferici. Dalla forma e dall’evoluzione di queste anomalie, si deve cercare di identificare il tipo di circolazione atmosferica prevalente che le può generare. Da questa si può immaginare il tipo di tempo prevalente, ovvero molto evolutivo, stabile, secco, umido etc etc. mentre il primo step è oggettivo, ovvero risulta da modelli numerici che hanno una attendibilità ancora piuttosto bassa, il secondo e il terzo passaggio sono soggettivi, cioè frutto dell’interpretazione. Il tutto per avere un’idea delle condizioni atmosferiche mediate nel tempo e nello spazio che non hanno nulla a che vedere con la previsione del tempo in senso stretto. E siamo tornati all’inizio della mia risposta a questo quesito. Per ora, ed è già tantissimo, ci dobbiamo tenere le previsioni a breve e medio termine, la cui attendibilità grazie ai progressi fatti nel settore della modellistica è cresciuta tantissimo negli ultimi anni.
C’è chi continua a dire che il clima del mondo è impazzito, e i tanti fenomeni estremi degli ultimi tempi sono sempre citati ad esempio: dalle storiche inondazioni della Thailandia alle nevicate record di New York solo per rimanere agli ultimissimi giorni. Ma davvero sta succedendo qualcosa di strano?
Verrebbe da dire che il clima non può impazzire perché è sempre stato pazzo, nel senso che è regolato da dinamiche che non ci sono affatto interamente note. Con riferimento agli eventi estremi in giro per il mondo poi, il discorso è molto simile a quello fatto per quanto accaduto recentemente da noi, con la differenza che sin qui, gli studi di attribuzione hanno dato esito sostanzialmente negativo, a meno di non partire dal presupposto che più calore debba necessariamente voler dire più energia disponibile. Gli eventi atmosferici traggono certamente energia dall’ambiente, ma non sono ad essa direttamente collegati. Quello che li governa e li rende più o meno intensi è il gradiente termico, cioè le differenze di temperatura nello spazio. Ancora una volta quindi, per poter affermare che un evento sia stato più intenso di quanto naturalmente sarebbe stato, occorre dimostrare che una modifica allo stato termico globale del Pianeta, occorsa quindi a scala spaziale e temporale molto ampia, abbia determinato una modifica di quel gradiente cioè una sua intensificazione nel luogo e nello spazio in cui l’evento ha luogo, accentuandone la violenza. Non è così semplice e non è neanche così scontato. Alcuni anni fa le proiezioni indicavano che per alcune aree delle medie latitudini la neve sarebbe stata soltanto un ricordo. Non mi pare si stia andando in questa direzione e non direi che una nevicata così precoce come quella che ha colpito la east coast americana facendo forse più danni dell’uragano Irene, possa essere tanto facilmente collegata ad un’idea di mondo più caldo.
Grazie, al tenente-colonnello Guido Guidi per queste notizie.
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De: Nando1 |
Enviado: 05/11/2011 06:03 |
Aggiornamento del 05/11/11 1.32 - Prossimo: 05/11/11 07.25
APPROFONDIMENTO
Sabato 5: ATTENZIONE ALLARME MASSIMO DI MALTEMPO AL NORDOVEST. Intensi fronti perturbati da Sud continuano incessanti a tartassare il NOROVEST, ove si abbattono rovesci, temporali e nubifragi intensi per altre 24 ore che, sommate alle 24 ore precedenti, totalizzano 48 ore di pioggia pressochè incessante e spesso violenta tra Piemonte Liguria e Lombardia, con accumuli complessivi fino alla mezzanotte di domenica 6, di 300/400 mm .. ALLERTA MASSIMA SULLE AREE che seguono per serio rischio dissesti idrogeologici: ALLERTA SU Canavese, torinese, ovest cuneese, settore meridionale del Parco del Gran Paradiso, Valle di Locana, area Ivrea, Biellese, settori orientali della Valle d'Aosta, Valle Anzasca, Valsesia, Ossola, Valle Antigoria, Val Formazza, Verbania, alto Piemonte tutto. ALLERTA sulla Liguria specie di ponente, imperiese, savonese genovese, allerta anche sulle aree già colpite dall'alluvione della settimana scorsa; qui le precipitazioni sono previsti abbondanti ma comunque inferiori rispetto al resto del Nordovest, resta però l'allerta perchè il terreno è saturo d'acqua con rischio complicanze elevato . Si consiglia di evacuare, per prevenzione, le abitazioni in tutte le aree citate vicine ad i corsi d'acqua, torrenti, fiumi a rischio esondazione...! Piogge e temporali forti tra Lombardia, Trentino AA Veneto, Friuli, piogge più deboli sul resto del Nord, specie tra Romagna e basso Veneto. Maltempo con rovesci e temporali forti anche su Toscana, Est Sardegna, piogge via via sul Lazio entro sera, Umbria, Marche, forti sul medio e alto Tirreno in mare; più asciutto e soleggiato sul resto del Centrosud salvo addensamenti tra Lucania, Centrosud Puglia, Calabria, est Sicilia con piogge deboli e isolate sulla Sicilia e Calabria ionica . Scirocco forte su tutti i bacini centro-meridionali.
Nord: ALLARME MASSIMO DI MALTEMPO AL NORDOVEST...! Rovesci, temporali e nubifragi intensi per altre 24 ore che, sommate alle 24 ore precedenti, totalizzano 48 ore di pioggia pressochè incessante e spesso violenta tra Piemonte Liguria e localmente su Lombardia, con accumuli complessivi fino alla mezzanotte di domenica 6, anche sui 300/400 mm .. ALLERTA MASSIMA SULLE AREE che seguono per serio rischio dissesti idrogeologici: ALLERTA SU Canavese, torinese, ovest cuneese, settore meridionale del Parco del Gran Paradiso, Valle di Locana, area Ivrea, Biellese, settori orientali della Valle d'Aosta, Valle Anzasca, Valsesia, Ossola, Valle Antigoria, Val Formazza, Verbania, alto Piemonte tutto. ALLERTA sulla Liguria specie di ponente, imperiese, savonese genovese, sSi consiglia di evacuare, per prevenzione, le abitazioni in aree vicine ai corsi d'acqua, torrenti, fiumi a rischio esondazione...! Piogge e temporali forti sul resto del Nord, più deboli solo sulla Romagna e coste del Triveneto.
Centro: maltempo sulla Toscana con rovesci e temporali ovunque forti sui settori settentrionali ed occidentali specie tra Lunigiana, Versilia, Garfagnana e tra lucchese, pisano, fiorentino coste e settori occidentali in genere. ALLERTA SULLE AREE citate per rischio dissesti idrogeologici e allerta maggiore sulle aree già alluvionate con serio rischio di ulteriori complicazioni. Piogge anche su Ovest Lazio, isolate su Umbria, nubi irregolari altrove ma senza piogge e anche con schiarite. Peggiora la notte sul Lazio, anche a Roma, con rovesci e temporali forti e possibili nubifragi. Temperature stazionarie con massime tra 18 e 21° in pianura. Venti forti da SE su tutti i bacini.
Sardegna: attenzione maltempo intenso con rovesci e temporali ovunque ma particolarmente abbondanti anche con nubifragi sulla parte centro-orientale tutta, tra cagliaritano, Ogliastra, nuorese e Olbia-Tempio e rischio allagamenti, smottamenti. Temperature in lieve calo con massime tra 17 e 21° in pianura. Venti moderati o forti da S/SE sui bacini specie quelli Tirrenici.
Sud e Sicilia: cieli irregolarmente nuvolosi con qualche pioggia debole sulla Sicilia orientale e sulla Calabria ionica; parziale nuvolosità altrove con qualche occasionale addensamento ma in un contesto di ampio soleggiamento. Temperature in lieve aumento con massime sui 20 e 22° in pianura. Venti forti da SE su tutti i bacini, specie sul Mare, Canale di Sicilia e sul Tirreno.
Seguire costantemente l'evoluzione
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