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◄ ATTUALITA´: 25 NOVEMBRE ♥ GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA DULLE DONNE
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Respuesta  Mensaje 1 de 6 en el tema 
De: Ver@  (Mensaje original) Enviado: 25/11/2011 09:57

Oggi giornata internazionale Onu contro la violenza sulle donne

Nel mondo una donna su cinque è vittime di aggressione, la data scelta in ricordo del massacro delle sorelle Mirabal


Roma, 25 nov. (TMNews) - Oggi, 25 novembre, ricorre la "Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne", istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999, per sensibilizzare governi, organizzazioni governative, ong, società civile e mezzi di informazione su questo fenomeno. Secondo dati dell'Onu, si stima che nel mondo intero, una donna su cinque sia vittima di violenza o tentativo di violenza nel corso della sua vita.

I militanti in favore dei diritti delle donne hanno scelto il 25 novembre come giornata di lotta contro la violenza in ricordo del massacro delle sorelle Mirabal, Patria, Minerva e María Teresa, assassinate durante il regime domenicano di Rafael Leonidas Trujillo lo stesso giorno del 1960.

"La violenza nei confronti delle donne, che si manifesta sotto diverse forme, è molto diffusa nel mondo... ed è uno degli ostacoli più significativi alla piena uguaglianza tra i sessi". Lo ha affermato il segretario generale dell'Onu Ban ki-Moon al Palazzo di Vetro, lanciando un appello alla comunità internazionale, ed in particolare ai giovani, affinché questi attori scendano in campo contro la violenza sulle donne. "E' una piaga inaccettabile che colpisce tutto il mondo e soprattutto i paesi in via di sviluppo e che si trovano in situazioni di conflitto", ha sottolineato Ban. "Invito i governi, gli organismi internazionali a concentrare le energie, le idee e lo spirito di iniziativa dei giovani per cercare di mettere fine alla pandemia della violenza. Solo allora, potremmo vivere in un mondo più giusto, più pacifico e più equo", ha aggiunto Ban.



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Respuesta  Mensaje 2 de 6 en el tema 
De: Ver@ Enviado: 25/11/2011 10:04
 

Non basta un giorno per dire no alla violenza contro le donne. Eppure oggi, 25 novembre si celebra la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nel 1999, ha deciso di dedicare questa giornata al ricordo di tutte le donne vittime di violenza. Dietro la scelta di questa data c’è un episodio, non unico e purtroppo non ultimo, della crudeltà subita: il 25 novembre 1960 vennero uccise le tre sorelle Mirabal, assassinate nella Repubblica Dominicana per il loro impegno politico contro l’allora dittatore Trujillo. L’Onu allora decise di porre sotto i riflettori in un giorno tutte le violenze che le donne subivano in giro per il mondo e sensibilizzare i governi. Ma se ancora oggi leggiamo di un uomo che si rivolge a calci e pugni contro la moglie, vuol dire che il mondo non ha ancora assimilato il messaggio di pace.

La violenza che le donne subiscono le colpisce all’interno delle mura della loro stessa casa, le prende alle spalle perchè spesso è perpetrata da chi prima rivolgeva contro di loro l’amore più incondizionato. L’uomo arrestato per stalking che minacciava le ex tramite Facebook, era un uomo che non accettava che le donne scegliessero una vita diversa, lontana da lui. Spesso la violenza più crudele colpisce le donne quando decidono di allontanarsi dai percorsi della tradizione, quando decidono di dire no alle imposizioni degli uomini che vogliono avere il controllo delle loro vite. In questa giornata in tutto il mondo si ricorda che possiamo dire no, che abbiamo il diritto di dirlo e che la violenza che la società più maschilista vuole imporci non deve farci desistere dal continuare sulla nostra strada.




Respuesta  Mensaje 3 de 6 en el tema 
De: Acquario Enviado: 25/11/2011 23:34
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Respuesta  Mensaje 4 de 6 en el tema 
De: Marika Enviado: 26/11/2011 06:35


Respuesta  Mensaje 5 de 6 en el tema 
De: Marika Enviado: 26/11/2011 08:18

Respuesta  Mensaje 6 de 6 en el tema 
De: Marika Enviado: 26/11/2011 08:21
 
VIOLENZA SU DONNE: BAMBINE STUPRATE – Nella “Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne” escono dati e cifre da film dell’orrore su un fenomeno molto più diffuso di quanto si creda e che precipita il mondo tutto nella più feroce barbarie. Ma i dati più atroci sono quelli che riguardano la categoria di donne più indifesa, le bambine.

Guido Barbera, presidente del Coordinamento di iniziative popolari di solidarietà e cooperazione internazionale (Cipsi), comunica oggi che nel mondo 140 milioni di bambine e donne hanno subito una qualche forma di violenza e, cioè che è peggio, ogni anno vengono stuprate 150 milioni di bambine. “Numeri agghiaccianti”, li definisce Barbera, che sottolinea la gravità del fenomeno e l’urgenza di interventi. “Tanti, troppi sono ancora i crimini a cui le donne sono sottoposte, dall’uso dello stupro come arma di guerra alla violenza domestica, dal traffico del sesso alle mutilazioni genitali femminili”. Il 25 novembre, sottolinea il presidente del Cipsi, dovrebbe essere “l’occasione per un impegno concreto a eliminare le tante forme di discriminazione e violenza a cui le donne sono quotidianamente sottoposte in ogni parte del mondo”.

Barbera denuncia poi il traffico di essere umani, che riguarda ancora troppe donne, molte delle quali arrivano in Italia dall’Africa subsahariana: “Sono tra le 8.000 e le 10.000 le donne nigeriane vittime di tratta rilevate nel nostro paese – denuncia precisa Barbera -. Mediamente hanno un’età che va dai 17 ai 30 anni. Molte di loro avevano un lavoro o erano studentesse. Circa il 70% di queste donne sono prostitute in strada”.

Oggi anche il Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini ha voluto inviare il suo messaggio in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: La violenza sulle donne rappresenta una grave violazione dei diritti umaniha scritto in una nota il Presidente della Camera - ed è un indice di profonda ignoranza, grettezza culturale e degradazione morale che offende ragioni di giustizia e di rispetto della persona poste a fondamento della società, indebolendone il tessuto etico e civile”.

“è importante – sottolinea Fini – che soprattutto nei giovani sia ben radicata una forte coscienza civile che faccia sentire a ciascuna persona, uomini, donne o bimbi in ogni parte del mondo, irrinunciabile e insopprimibile il diritto di vivere in una società ove non vi sia mai più spazio per qualsiasi forma di persecuzione, di violenza e di sopraffazione”.



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