Felice nuova serata...Dovunque tu sia, qualunque cosa tu stia facendo, ti invio un soffio di di gioia e una ventata d'allegria.. ANGELA
UNA GARDENIA PROFUMATA PER VOI...
Bisognerebbe sempre "ascoltare" le parole che diciamo e quelle che ci vengono dette. Il timbro della voce, quella risata, l'eco di quel "ti amo", di quel "ti voglio bene", prestare attenzione a quel semplice "come stai?". Contengono quasi sempre sussurri dell'anima che non sappiamo cogliere. Bisognerebbe ascoltare e incidere nell'anima quei piccoli sussurri in dono, che distrattamente non ascoltiamo. Non dovremmo viverli distrattamente perché potrebbe essere che non la sentiremo più quella voce, che non rivedremo più quel volto e non riceveremo più in dono "altri sussurri di parole". E dire dopo mi dispiace sarà troppo tardi. Perché a volte già "adesso" è troppo tardi.
Silvana Stremiz
Che pace infonde questa foto.... Vi siete mai chiesti che forse potevamo nascere in posti isolati, senza niente e in povertà!!! Allora cerchiamo di ritenerci fortunati... E in cambio aspettando il Natale regaliamo sorrisi.
Vi auguro sogni a non finire la voglia furiosa di realizzarne qualcuno. Vi auguro di amare ciò che si deve amare e di dimenticare ciò che si deve dimenticare. Vi auguro passioni Vi auguro silenzi Vi auguro il canto degli uccelli al risveglio e risate di bambini Vi auguro di resistere all’affondamento, all’indifferenza, alle virtù negative della nostra epoca. Vi auguro soprattutto di essere voi stessi.
GLICINE, IL FIORE DELL’AMICIZIA Il nome scientifico è wisteria, assegnato al glicine in onore del grande antropologo Kaspar Wistar. Il glicine cresce nella costa orientale degli Stati Uniti, da dove fu importato in Europa nel 1700. Soltanto un secolo dopo, però, quando dall'Oriente, e più precisamente dalla Cina e dal Giappone, arrivarono le splendide varietà asiatiche, il glicine cominciò ad essere veramente apprezzato dagli Europei. Per i cinesi ed i giapponesi il glicine rappresenta l'amicizia, tenera e reciproca; si narra, infatti, che gli Imperatori giapponesi, durante i lunghi viaggi di rappresentanza, portassero con sé bonsai di glicine; quando giungevano in luoghi stranieri si facevano precedere dagli uomini del seguito, che sostenevano alberelli di glicine fiorito, al fine di rendere note le proprie intenzioni, amichevoli e di riguardo, per gli abitanti di quelle terre. Il significato che il dono del glicine ha conservato è quello di segno di disponibilità ed anche prova di amicizia.
Si avvicina la festa più magica dell'anno.
Tutto si colora di oro e d'argento,
e tutto intorno si illumina di mille luci.
L'augurio è quello di accendere una luce
nel cuore dei tristi
e di colorare la vita delle persone grigie,
magari regalando un sorriso sincero agli amici
e donando un abbraccio caloroso a chi amiamo.
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