CENA DI NATALE
Il Natale è la principale festa “di famiglia” della tradizione italiana, e naturalmente il luogo privilegiato per le celebrazioni è la tavola! Tanto che un proverbio dice “natale con i tuoi, pasqua con chi vuoi!”
L’usanza prevede sia la cena per la vigilia di Natale, che si consuma dopo la messa di mezzanotte, sia il pranzo del giorno di Natale, che spesso dura fino alla sera….
I piatti tipici per questa occasione sono tanto vari come la nostra cucina regionale, quindi sarebbe impossibile elencarli tutti, e forse inutile. Ogni famiglia ha un suo piatto “irrinunciabile”, poi si provano anche nuove ricette …l’importante è stare insieme.
Qualche idea per preparare un menù equilibrato, gestibile anche con un gran numero di persone a tavola, senza che diventi uno stress cucinare
Un consiglio: pensate a quante persone ci saranno a tavola, ed ai piatti in cui volete servire: organizzarsi bene i fornelli e la tavola è essenziale per divertirsi e fare bella figura.
Scegliete tutto il menù in anticipo: in questo modo potrete pensare a come gestire i tempi: fare la spesa, cosa si può preparare prima, i tempi di cottura e l’ordine di servizio.
Altro elemento sono gli abbinamenti dei vini: per stare bene anche se si beve un po’ di più si dovrebbe sempre “crescere” di gradazione, mai calare. Premesso che il miglior abbinamento è…quello che piace, abbiamo provato a dare qualche idea.
Se optate per un menù misto cercate di mettere prima il pesce e i piatti vegetariani, e poi crescere con l’intensità di sapori, gusterete di più i piatti e non impazzirete con vini e bicchieri. I sorbetti “salati” spezzano e concedono di ripartire con la scala di sapori.
Ricordate una cosa: lo stomaco ci mette circa 20 minuti per mandare al cervello la notizia “sono pieno”, quindi se volete che i vostri ospiti assaggino tutto non fate intervalli troppo lunghi tra una portata e l’altra.
La tradizione di festeggiare la nascita di Cristo il 25 dicembre è della cristianità occidentale, mentre la stessa ricorrenza per la chiesa orientale cade il 6 gennaio. Questa ricorrenza, che ora è considerata la più importante dell’anno, entra nel calendario liturgico solo nel quarto secolo d.c. e la data viene scelta per la corrispondenza con le principali festività pagane.
L’usanza dei doni il mattino di Natale è diffusa, ma non universale: in molte città i doni li“porta” Santa Lucia. E chi pensa all'ingenuità dei bambini legga questa vecchia filastrocca bergamasca
Santa Löséa, mama méa
met ü regal in da scarpa méa
se la mama no 'la met
Al resta ot ol me scarpet".
Santalucia, mamma mia - metti il regalo nelle mie scarpette - Se la mamma non lo mette -restan vuote le mie scarpette
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