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◄ ATTUALITA´: Nave da crociera Costa incagliata a isola del Giglio, 3 morti
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Respuesta  Mensaje 1 de 4 en el tema 
De: Marika  (Mensaje original) Enviado: 14/01/2012 20:02

Non c´è certezza che tutte le persone a bordo siano state recuperate

ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO) - E' di 3 morti e 14 feriti il bilancio, al momento,  dell'incidente che ha coinvolto ieri sera la nave Costa Concordia, secondo quanto rende noto il prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi. Non c'e' certezza che tutte le persone a bordo siano state recuperate: ''Deve essere ispezionata - spiega Linardi - la parte della nave che e' sott'acqua. Si procedera' con i  sommozzatori''.

Uno squarcio lungo almeno 70 mt. sulla fiancata di sinistra e un'inclinazione di 80 gradi dalla parte opposta: si presenta cosi' la Costa Concordia, la nave naufragata ieri al Giglio. A bordo della nave sono in corso le operazioni di soccorso con i vigili del fuoco alla ricerca di eventuali dispersi. La nave e' a ridosso degli scogli.

Il prefetto aggiunge che non e' stato ancora fatto un riscontro esatto dei viaggiatori che sono stati ospitati dalla popolazione dell'isola del Giglio: tante persone sono state tratte in salvo o soccorse da ''strutture pubbliche'', altri passeggeri, tra cui quelli che si sono buttati in mare, sono stati aiutati dalla popolazione locale.

Linardi aggiunge che in circa 1.500 stanno arrivando o sono arrivate a Porto S.Stefano, trasportate con tre navi. In totale per l'accoglienza in tutta la provincia sono stati recuperati 3229 posti.

La paura arriva all'ora di cena, quando le 4.200 persone a bordo della Costa Concordia (oltre 3.000 dei quali passeggeri e circa mille di equipaggio) sono a tavola ai ristoranti della nave da crociera nei pressi dell'Isola del Giglio: uno scossone, poi la luce che va via. Il tempo di capire quello che sta succedendo e l'invito ad indossare i salvagente e avvicinarsi alle scialuppe, ''per precauzione''. Qualcuno, a bordo, ha pensato al Titanic, di cui tra tre mesi, il 15 aprile, ricorre il centesimo anniversario dell'affondamento.

Sembrava, all'inizio, che questa avventura si fosse conclusa senza gravi conseguenze, solo tanta paura. Ma poi, durante l'evacuazione, qualcosa non ha funzionato: molti passeggeri sono caduti in acqua, qualcuno forse vi si e' gettato per la paura mentre lo scafo si inclinava sempre piu', e ha dovuto vedersela con il freddo del mare e della notte. Tutte da accertare le cause della morte delle vittime: ipotermia, forse, ma non si esclude un malore, ne' si sa se fossero tra quelli finiti in acqua.

La nave era attesa a Savona per la prima tappa della crociera ''Profumo degli agrumi'' nel Mediterraneo, ed era partita circa due ore prima da Civitavecchia. L'Isola del Giglio, dove i passeggeri sono stati evacuati in attesa di essere trasferiti in altri luoghi con maggiore ricettivita', era a due passi quando il ''tempio galleggiante del divertimento'', per motivi ancora da accertare, si e' incagliata alle secche di Punta Gabbianara, la punta piu' a sud dell'isola con alte scogliere, meta preferita dei sub.

La Concordia ha cominciato ad imbarcare acqua e ad inclinarsi sul fianco destro a causa di una falla che si sarebbe aperta nella zona di poppa. E proprio dall'Isola del Giglio sono partiti i primi soccorsi. Il sindaco, Sergio Ortelli, ha messo a disposizione scuole, asili, alberghi, ''qualsiasi cosa abbia un tetto'' e il parroco ha aperto la chiesa per ospitare i passeggeri della nave. Piu' tardi e' cominciato, per alcuni di loro, il trasferimento in traghetto a Porto S.Stefano.

"Stavamo cenando quando è andata via la luce, abbiamo sentito un colpo e un boato, e le stoviglie sono cadute per terra": cosi' ha raccontato all' ANSA Luciano Castro, da bordo della Costa Concordia. All'inizio e' stato detto che si trattava di un guasto elettrico, ma tutti si sono accorti che i bicchieri sul tavolo non stavano piu' in piedi. "Scene da Titanic", commenta con l' ANSA Mara Parmegiani, giornalista, come Castro, e anche lei per caso tra i crocieristi della Concordia. Prima l'invito ad avvinarsi alle scialuppe ''per precauzione'', poi ogni incertezza e' stata spazzata via da sette fischi brevi ed uno lungo: il segnale di abbandono nave. Verso la Costa Concordia che stava calando le scialuppe si sono avvicinati anche altri natanti che incrociavano nella zona, anche uno dei traghetti che
fa servizio tra l'Isola del Giglio e Porto Santo Stefano, mezzi dei vigili del fuoco da Livorno e da Civitavecchia, delle capitanerie di porto e della guardia di finanza.

Verso l'una la situazione si complica: l'armatore fa sapere che ''la posizione della nave, diventando più difficoltosa, sta complicando le ultime operazioni di sbarco". E' sul fianco, ormai, e a bordo ci sono ancora centinaia di persone. Prima dell'arrivo degli elicotteri, in diversi cadono nelle acque gelide del Tirreno a gennaio. All'ANSA giunge la telefonata di due genitori in ansia per il figlio in viaggio con moglie e due bambine di 3 e 4 anni. ''Sono ancora li', fate qualcosa''. Poi, per loro, un sospiro di sollievo: Gianluca Gabrielli e la sua famiglia ce l'hanno fatta; sono sulla banchina del Giglio e hanno una coperta. Solo un lenzuolo, invece, ricopre il cadavere della prima vittima, un uomo di 65-70 anni. Il Prefetto ha richiesto la lista dei passeggeri, per poi provvedere all'appello.

Notizie ANSA 


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Respuesta  Mensaje 2 de 4 en el tema 
De: Marika Enviado: 14/01/2012 20:04

Respuesta  Mensaje 3 de 4 en el tema 
De: Marika Enviado: 14/01/2012 20:08

Nave da crociera è tra le più grandi al mondo, la Concordia ha una storia sfortunata, sin dalla sua costruzione. Numerosi incidenti di lavoro, un'incendio prima del varo, avarie ai sistemi durante le prove, la bottiglia di champagne che non si rompe durante il varo fu un triste presagio (nel filmato)

 

Al suo attivo un altro incidente: nel 2008, mentre effettuava le operazioni di ormeggio nel porto di Palermo, urtava violentemente la banchina a causa del forte vento. In quell’occasione la Concordia riportò danni alla fiancata, ma non ci furono feriti tra i passeggeri. (il filmato qui sotto)

 

Dopo le riparazioni la nave completò la crociera, non ultima l'anno passato in accosto sempre per il vento la nave urtò la banchina del porto a Savona, danneggiando gravemente una grande gru del porto di proprietà del gruppo Campostano.

 

Ieri venerdì 13, ha urtato uno scoglio ed è rimasta incagliata, in una secca di Punta Gabbianara, poco distante dal porto dell’isola del Giglio.

 

L’incidente è avvenuto nelle ore serali dopo qualche ora dal tramonto, era il secondo turno di cena quando la nave ha accostato bruscamente, poi quel rumore, la chiglia che si trascina rovinosamente sulla roccia.

In mezzo al mare, nel buio fitto fitto con solo un faro all’orizzonte, la nave da crociera sbanda e s’inclina pericolosamente, la corrente elettrica s’interrompe e il panico prende alla gola i passeggeri. Qualcuno, sotto choc, si lancia in mare. Poi l’annuncio dagli altoparlanti che parla di “problemi tecnici”; i passeggeri vengono invitati a recarsi nei punti di raccolta e più o meno ordinatamente vengono fatti salire sulle scialuppe di salvataggio.

La nave, è adagiata su un fianco ed è appoggiata sul fondale, presenta sulla fiancata sinistra uno squarcio di 70 metri che ha imprigionato dentro le lamiere un grosso pezzo di roccia strappato agli scogli e un'inclinazione di oltre 80 gradi dalla parte opposta.
L’inclinazione che ha assunto progressivamente la nave ha reso le operazioni di evacuazione estremamente difficoltose, ma purtroppo ci sono state alcune vittime, il tragico bilancio finora, è di tre morti e 14 feriti, ma oltre 50 persone mancano all'appello.

Secondo le fonti sanitarie la causa del decesso dei tre uomini sarebbe "morte per annegamento. I cadaveri si trovano ora nell'obitorio dell'ospedale di Orbetello. Sulle salme sono in corso accertamenti medico legali. Molti passeggeri si sono gettati in mare dopo l'incidente per salvarsi.

Circa 60 persone a bordo della nave sono state liberate dai Vigili del Fuoco in una parte della stessa nave dove erano rimaste intrappolate. I sessanta erano in ponti della nave Concordia non rimasti sommersi dall'acqua. Tuttavia queste decine di passeggeri non sono riuscite a scappare con gli altri perche' ogni via di fuga era bloccata.

Intanto al Giglio, isola dell’arcipelago toscano affollata di vacanzieri in estate, ma semi deserta in inverno, i residenti si sono mobilitati per prestare soccorso agli sfortunati crocieristi. Molti alberghi dell’isola hanno riaperto per accogliere i passeggeri della Concordia, ma non c’è posto per tutti; qualcuno ha trovato rifugio nelle chiese. E’ comunque già in corso il trasferimento sulla terraferma; molti passeggeri sono già arrivati a Porto Santo Stefano, nota località turistica dell’Argentario, e nelle zone circostanti.

L'azienda Costa dichiara: "Vogliamo esprimere un profondo e sentito ringraziamento alla Guardia Costiera e alle forze da essa coordinate, incluse le autorità e i cittadini dell’Isola del Giglio, che si sono prodigate nelle operazioni di salvataggio e assistenza agli ospiti e all’equipaggio. L’azienda collaborerà, con la massima disponibilità, con le autorità competenti per verificare le cause dell’accaduto"

La nave con a bordo 4.229 persone tra passeggeri ed equipaggio era partita da Civitavecchia circa due ore e mezza prima dell'incidente e i passeggeri erano a cena quando si è avvertito un forte boato e si sono verificati diversi black out.
Verifiche sono in corso sui dispersi soprattutto nella parte della nave che risulta sommersa dove stanno operando squadre di sommozzatori per controllare se qualcuno sia rimasto intrappolato.

Sono 3.179 le persone che sono state trasferite dall'isola del Giglio al continente: di questi circa 600 passeggeri sono stati trasferiti all'aeroporto di Fiumicino per il rientro dei croceristi nei paesi di origine.

Al terminal crociere di Savona, porto dove questa mattina la nave doveva attraccare, è stato organizzato da Costa un gruppo di coordinamento per comunicare con le agenzie di viaggio, con l'intento di bloccare l'arrivo dei croceristi che dovevano essere imbarcati.

Intanto a Grosseto è in corso l'interrogatorio del comandante della Costa Concordia che dovrà ricostruire le fasi dell'incidente e spiegare come mai si fosse avvicinato così tanto alla costa e con la rotta inversa al porto di destinazione (Savona), la Capitaneria ha aperto un'inchiesta.

La dolorosa riflessione rivolta alle vittime, in attesa del computo finale, anche dei danni e delle eventuali responsabilità.

 

Respuesta  Mensaje 4 de 4 en el tema 
De: Acquario Enviado: 15/01/2012 06:03
 
 
Cordoglio per le vittime


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