Il termine caramella, deriva dal latino "canna mella", che significa tubo di miele, le tipologie esistenti sul mercato sono numerossissime, prodotte in varietà che includono le gelatine, le toffee (morbide), e quelle molto dure.
In sostanza le caramele sono un prodotto dolciario, molto in uso, composte prevalentemente da zucchero, addizionate di aromi naturali, succhi, latte, cacao, amido e gelatina.
Si ottengono sciogliendo lo zucchero e praticando una cottura a 134°C, alla cottura segue un’evaporazione dell'acqua sotto vuoto. La percentuale di umidità richiesta per la pasta di caramella dura deve essere inferiore al 3%.
In seguito vengono aggiunti i coloranti, gli aromi e tutti gli altri additivi richiesti dalla ricetta. La caramella viene poi posta su macchine che provvedono ad aggiungere i coloranti , gli aromi, ed attuano il processo di tempera, ossia portano la cramella (ancora in pasta), alla temperatura di (80 °C), necessaria per la formatura, che solitamente è effettuata per stampaggio e successivo raffreddamento.
Le caramelle dure possono essere di diversi tipi: al latte, senza zucchero, ripiene e ricoperte al cioccolato.
Nel caso delle caramelle morbide, vi è una percentuale maggiore di acqua nel prodotto finale, circa l'8% e vi è un'importante quantità di grassi.
Dure o morbide le caramelle rivestono un ruolo importante nell'industria dolciaria, il loro largo consumo ha intensificato la nascita di prodotti in fogge e gusti numerosi e originali, vendute sfuse, in pacchetti o in buste le troviamo in vendita nei supermercati nei bar, e in bellissimi e coloratissimi negozi che si dedicano esclusivamente alla vendita di questa leccornìa che vanta un giro di miliardi a livello mondiale in crescita.
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