Pietro Morici
(Valderice, 21 agosto 1956 – Monreale, 13 giugno 1983)
è stato un carabiniere italiano, vittima di mafia.
Il carabiniere Morici Pietro nasce a Valderice (Tp) il 21 agosto 1956.Termina la scuola dell’obbligo con un buon giudizio finale. Dopo aver conseguito la licenza media, inizia a gestire con la madre un negozio di generi alimentari situato vicino la Caserma dei Carabinieri, dove negli anni della sua gioventu’ trascorre le giornate. Ragazzo di carattere aperto, serio e deciso, in seguito, presenta domanda di arruolamento. Quando giunge la comunicazione del Ministero della Difesa, i genitori di Pietro sono contrari alla sua decisione; parte lo stesso per Roma ove raggiunge la scuola Allievi Carabinierei il 5 marzo 1975. Successivamente viene trasferito a Milano. Nel 1976, inaspettato ed improvviso, arriva il trasferimento a Palermo e infine a Monreale, dove Pietro fa l’autista al Capitano Basile il quale lo stima e nutre per lui una notevole considerazione. E’ un ragazzo vivace e molto affezionato alla famiglia, ma nello stesso tempo riservato e non parla mai del lavoro. Quando Basile fu ucciso, nel 1982 dalla mafia locale, mentre era da una festa paesana, venne sostituito dal Capitano D’Aleo, il quale riconfermò come suo autista Morici. Pietro che evidentemente era persona che sapeva conquistare la fiducia, il rispetto e le stima dei superiori. Il 13 giugno del 1983, mentre Morici, l’appuntato Bommarito ed il Capitano D’Aleo si recano a casa di quest’ultimo, due moto li affiancano e li uccidono. Pietro Morici ha appena 27 anni. Nell’agosto del 1983, a Roma, viene conferita una Medaglia d’Oro al Valor Civile al carabiniere Morici, dall’allora Ministro dell’Interno Oscar Luigi Scalfaro; medaglia che conserva la madre. Inoltre, al museo delle Cere di Roma, c’è una stuta del carabiniere Morici in ricordo della sua giovane vita immolata per la difesa dei diritti umani. Morici 27 anni, il capitano D’Aleo 29, l’appuntato Bommarito 39.