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Respuesta  Mensaje 1 de 4 en el tema 
De: Iris-Blu  (Mensaje original) Enviado: 03/09/2012 13:14

Il ciclamino

C'era una volta un re che amava tanto andare a caccia.
 Sebbene tutti gli dicessero che le fate e gli elfi del bosco
erano molto tristi perché lui non badava alla vita
 degli animali
della terra, dei fiumi e dell'aria e cacciava
cuccioli di caprioli e
uccelletti ai primi voli e pesci ed anfibi,
il re non riusciva a
 trattenere questa sua voglia di caccia.
Tutti i giorni si
riprometteva che l'avrebbe fatta finita con
 questa sua brutta
 mania, ma poi, saliva a cavallo, prendeva
 arco e frecce e via!

Gli elfi del bosco si riunirono in assemblea

 con le fate e
chiamarono anche i nani e gli gnomi, le silfidi
le ondine e
 tutti gli esseri elementari, abitatori dei luoghi
di terra, aria
acqua e fuoco. Dopo un lungo discutere e
un ascoltare
 proposte di ogni genere, infine, di comune
accordo, gli esseri
abitatori dei quattro elementi stabilirono
di dare il via ad un
 incantesimo: avrebbero, ogni volta che
sarebbe disceso
dal suo castello in cima al monte il re
armato di arco e
frecce come un Apollo, reso a lui invisibile
 tutto il mondo
 animale. E così fecero.

Il giorno dopo l'assemblea, armato di

tutto punto, malgrado
le sue intenzioni di cambiar vita, il re, col
suo rosso mantello
 si rivide sfolgorare nel bosco, tra i rami
verdi illuminati
da spruzzi di sole; tutto il mondo animale
cadde nell'incantesimo
ed ogni creatura divenne invisibile agli occhi del re.

Egli cercò e cercò… ora qua , ora là…

in ogni angolo e in
 ogni anfratto…scrutò i cieli e i rami alti
degli alberi sperando
di trovarvi qualche nido, si chinò a guardare
tra le radici, osservò
con cura lo scorrere delle acque chiare dei ruscelli…
ma non vide creatura alcuna…Non credeva ai
suoi occhi e
pensava che forse le buone forze dell’amore e
della pace
 volessero dargli una lezione.Ad un tratto
 vide sbucare veloce
da una zolla di terra appena rimossa un
piccolo grillettino
 dai riflessi azzurri… Stava per cedere all’impulso
 di cacciarlo…
. Ma qualcosa in lui, come per magia, era mutato:
solo il pensiero
 di sopprimerlo gli procurò dolore.Si avvicinò
cautamente alla
 minuscola creatura palpitante e tremante di
 dubbio e di paura e
 lo sfiorò con le sue dita robuste: quello fu
 percorso da un brivido
 e immaginò di mimetizzarsi e scomparire
come tute le altre
 creature del bosco. Ma lui, per motivi assai
misteriosi, non era
 riuscito a giovarsi della magia fatta dagli
 esseri elementari.
Chiuse i suoi occhietti e cantò: il suo fu un
canto di preghiera
che gli venisse conservata la vita e ….. oh magia!
 Divenne un minuscolo delizioso ciclamino!
Da allora, tutte le
 volte che camminiamo nei boschi, possiamo
imbatterci
 in ciuffi di ciclamini occhieggianti nel
verde o vederne
qualcuno qua e là che ci sorride seminascosto
 forse perché ancora esitante e palpitante
di timore
ma al tempo stesso pieno di desiderio
di cantare a
 squarciagola un inno di gioia
alla vita!
 
 
L'anno scorso comprai un ciclamino
a grandi fiori , fiorì per tutta la primavera
poi iniziò ad appassire, rimasero quattro
foglioline giallastre , lo misi in angolo del
giardino dandogli del concime
perchè mi faceva un pò penna
in men che non si dica riprese a vegerate
è continua ancora oggi è pieno di fiori
mi sta dando una grande gioia
perchè solitamente dopo la fioritura
questo tipo ciclamini muore
il mio invece continua a fiorire
come per un incredibile magia
bello eh?
 
 

 

 


 


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Respuesta  Mensaje 2 de 4 en el tema 
De: Acquario Enviado: 04/09/2012 12:16
Buona giornata a te  Iris  smile smile smile
 
Grazie!
 

_A_


Respuesta  Mensaje 3 de 4 en el tema 
De: Iris-Blu Enviado: 04/09/2012 15:45

 

 

La violacciocca: il fiore della fedeltà

La violacciocca fu il fiore prediletto da Carlo Magno, mentre trovatori e
 menestrelli d’epoca medievale usavano portarne sul cuore un mazzetto
per simboleggiare un affetto capace di resistere al tempo e di
sopravvivere alle sventure.
 Da qui il significato nel linguaggio dei fiori ottocentesco
di fedeltà nelle disgrazie, mentre oggi è simbolo di sdegno.
Originario dell’Europa, particolarmente dell’Italia, è molto diffuso
 in Inghilterra e in Scozia, dove si narra anche una leggenda un po’
 patetica in cui una fanciulla, scivolando durante la fuga dalla torre
 in cui era rinchiusa per scappare con l’innamorato, muore e viene
 trasformata in violacciocca. 
 Offrire ad una persona un fascio di violacciocche è come dirle:
 “Su di me puoi contare in qualsiasi momento della tua esistenza”.
------------------
Aggiungo che questo grappolo di fiori è molto profumato
ne ho una piantina fuori dalla porta è devo dire che quando
rientro a casa la prima cosa che sento
 è il suo meraviglioso profumo
non so perchè in profumeria non lo usino
farebbe faville
 
 

Respuesta  Mensaje 4 de 4 en el tema 
De: Nando1 Enviado: 05/09/2012 05:37
La storia della “Pratolina”
 

In primavera i prati si coprono spontaneamente di migliaia di margheritine. Forse non tutti sanno che tale fiore, detto anche “Pratolina” e cosi’ comune alle nostre latitudini, ha una storia molto antica. Il suo nome scientifico e’ “Bellis” e deriva da una leggenda che vi espongo qui di seguito. Bellis era la figlia del dio Belus. Un giorno, mentre danzava con il suo fidanzato, attiro’ l’attenzione del dio della primavera a causa della sua bellezza. Il dio tento’ di strapparla al fidanzato, quest’ultimo reagi’ con violenza e la poveretta, per salvarsi da entrambi si trasformo’ in una margheritina.
La Pratolina fu molto amata nei tempi antichi. Quando Margherita di Valois, sorella di Francesco I sposo’ Emanuele di Savoia, fu presentata a corte con un cesto di margherite. Luigi IX di Francia amava tanto questo fiore e si era fatto fare un anello a forma di margherita. Margherita d’Angio’, moglie di Enrico VI d’Inghilterra, era solita far ricamare margheritine sulle vesti dei cortigiani: aperte indicavano la vita, chiuse, la purezza.
In inglese la Margherita si chiama “Daisy” e deriva dall’espressione “Day’s eye”, occhio del giorno.


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