A 75 anni e' morto ad Acilia,alla periferia Sud di Roma,Franco Califano. Soprannominato il Califfo, malato da tempo, era il simbolo dell'anima piu' popolare di Roma. La morte di Califano ci addolora molto. Festeggiammo con la citta' i suoi 70 anni con un concerto a piazza Navona. La sua camera ardente sarà ospitata in Campidoglio ha detto il sindaco di Roma Alemanno. Commosso
il ricordo di Renata Polverini, ex presidente della Regione Lazio, che
con lui aveva promosso un progetto per i detenuti.
La biografia di Franco Califano inizia a Tripoli il 14 settembre 1938. Nasce su un aereo in volo sopra la capitale libica, anche se la sua famiglia era originaria di Pagani, in provincia di Salerno. Da giovane trascorse la sua infanzia fra Roma e Milano, ma in seguito ebbe diversi problemi con la polizia. Nel 1970 viene arrestato per possesso di stupefacenti insieme a Walter Chiari. Poi nel 1983 viene di nuovo arrestato, questa volta con Enzo Tortora (poi assolto per mala giustizia): qui venne anche accusato di porto d’armi abusivo. In entrambi i processi venne poi assolto.
Durante la sua carriera, scrisse diversi libri e poesie e fu anche interprete di fotoromanzi e di alcune pellicole cinematografiche, fra cui Due strani papà del 1983 con Pippo Franco, di cui fu anche autore della colonna sonora e Viola bacia tutti nel 1998. Nel corso della sua lunga carriera Franco Califano ha partecipato a diversi programmi televisivi, fra cui Music Farm di Simona Ventura, Ciao Darwin di Paolo Bonolis, Danger e anche Domenica In.
Durante tutte le sue apparizioni televisive e concerti mantenne sempre la sua parte di amante latino cinico e romantico, vantando anche innumerevoli conquiste femminili. La sua canzone più celebre rimane Tutto il resto è noia, tanto amata da lui da essersi anche tatuato il titolo sull’avambraccio destro. Fra i suoi ultimi concerti ricordiamo quello del 20 febbraio 2012, quando si esibiì al Teatro Sistina, ottenendo il tutto esaurito. Il 3 agosto 2012 tiene un concerto in piazza San Giovanni in Laterano a Roma per il San Giovanni Summer Village, mentre solo il 18 marzo 2013 si era esibito di nuovo al Teatro Sistina. Già nelle sue ultime apparizioni televisive si era visto che la sua malattia stava prendendo il sopravvento.
Con il ruolo di cantautore, scrisse sia testi per sé che per altri celebri cantanti, fra cui Mia Martini con Minuetto e La nevicata del ’56; Ornella Vanoni con La musica è finita e Una ragione di più, scritta con Mino Reitano; Peppino di Capri con Un grande amore e niente più, vincitrice anche del Festival di Sanremo 1973; Bruno Martino con E la chiamano estate; Edoardo Vianello e Wilma Goich con Semo gente de borgata. Per Caterina Caselli scrisse invece ben tre canzoni: Le ali della gioventù, Che strano amore e Un pò di te.
Ricordiamo poi che suo è anche il testo di Un’estate fa, la versione italiana di Une belle histoire del cantante francese Michel Fugain. Loretta Goggi portò al successo Le notti d’agosto, mentre per Mina scrisse l’intero album Amanti di valore (1974).
Come cantautore vogliamo ricordare fra i suoi più grandi successi Tutto il resto è noia, Fijo mio su musica di Amedeo Minghi e brani del calibro di Tac, La mia libertà e Io nun piango , Ti perdo, Io per le strade di quartiere con la quale partecipa anche al Festival di Sanremo 1988 e Un tempo piccolo.
Ovviamente Franco Califano partecipò anche a diversi Festival di Sanremo. La sua prima apparizione sul palco del Teatro dell’Ariston risale al 1988 con Io per le strade di quartiere scritta insieme a Toto Cutugno che l’ha musicata. Torna poi nel 1994 con Napoli e nel 2005 con Non escludo il ritorno, scritta assieme ai Tiromancino. Addio Franco.
In onore di Franco Califano, ecco il video di Tutto il resto è noia: