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De: Ver@ (Missatge original) |
Enviat: 10/04/2013 04:56 |
Pubblichiamo di seguito il testo del videomessaggio di Papa Francesco — registrato martedì 26 marzo — che viene trasmesso nel pomeriggio del 30, Sabato Santo, in occasione dell’ostensione televisiva della Sindone, in diretta dal duomo di Torino per la trasmissione «A sua immagine» in onda su Rai Uno.
Cari fratelli e sorelle,
mi pongo anch’io con voi davanti alla sacra Sindone, e ringrazio il Signore che ci offre, con gli strumenti di oggi, questa possibilità.
Anche se avviene in questa forma, il nostro non è un semplice osservare, ma è un venerare, è uno sguardo di preghiera. Direi di più: è un lasciarsi guardare. Questo Volto ha gli occhi chiusi, è il volto di un defunto, eppure misteriosamente ci guarda, e nel silenzio ci parla. Come è possibile? Come mai il popolo fedele, come voi, vuole fermarsi davanti a questa Icona di un Uomo flagellato e crocifisso? Perché l’Uomo della Sindone ci invita a contemplare Gesù di Nazaret. Questa immagine — impressa nel telo — parla al nostro cuore e ci spinge a salire il Monte del Calvario, a guardare al legno della Croce, a immergerci nel silenzio eloquente dell’amore.
Lasciamoci dunque raggiungere da questo sguardo, che non cerca i nostri occhi ma il nostro cuore. Ascoltiamo ciò che vuole dirci, nel silenzio, oltrepassando la stessa morte. Attraverso la sacra Sindone ci giunge la Parola unica ed ultima di Dio: l’Amore fatto uomo, incarnato nella nostra storia; l’Amore misericordioso di Dio che ha preso su di sé tutto il male del mondo per liberarci dal suo dominio. Questo Volto sfigurato assomiglia a tanti volti di uomini e donne feriti da una vita non rispettosa della loro dignità, da guerre e violenze che colpiscono i più deboli... Eppure il Volto della Sindone comunica una grande pace; questo Corpo torturato esprime una sovrana maestà. è come se lasciasse trasparire un’energia contenuta ma potente, è come se ci dicesse: abbi fiducia, non perdere la speranza; la forza dell’amore di Dio, la forza del Risorto vince tutto.
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De: Marika |
Enviat: 11/04/2013 11:12 |
Papa Francesco,il Papa degli umili,dei poveri,degli ultimi,dei malati,il Papa di tutto il mondo,che prende le sue "pecorelle" e le guida nel nome del Signore,tracciando una linea,rompendo con gli schemi e con il passato. Questo Papa è entrato nel cuore di tutti,credenti e non,con i suoi moniti importantissimi se pensiamo al momento che sta vivendo la nostra società: riscoprire la bellezza della preghiera,del Vangelo,essere misericordiosi,servire il prossimo,spogliarsi delle ricchezze,come ha fatto lui stesso,preferendo la croce di ferro a quella d'oro,rinunciando a portare l'ermellino sulle spalle;non ultimo aspetto da sottolineare la scelta del nome "Francesco" come il poverello d'Assisi.Il vero senso della fede,non si testimonia con l'apparire bensì con l'intensità della preghiera.Non bastano le parole,servono i fatti,ed ecco la vendita di beni da destinare ai più bisognosi,lo sfoltimento dei paramenti,meno sfarzo quindi e più condivisione.Il Papa si è soffermato,domenica,sulla Sacra Sindone,sul quel volto sfigurato che rappresenta quello di tanti uomini e donne,vittime di guerra,di soprusi,che hanno sofferto nella loro vita,decide di parlare loro lanciando un messaggio di speranza perchè quel volto,"comunica grande pace". Questa immagine parla al nostro cuore,ci spinge ad avere fiducia a non perdere mai la speranza perchè la forza dell'amore,quella di Gesù Risorto,vince tutto.Nonostante le tenebre,Papa Francesco,riesce sempre ad intravedere uno spiraglio di luce.Il Signore non si stanca mai di perdonarci,siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono.
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De: Marika |
Enviat: 11/04/2013 11:17 |
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