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◄ ATTUALITA´: PER RODOTA´ NESSUNA MARCIA SU ROMA
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Respuesta  Mensaje 1 de 3 en el tema 
De: Leonardo@  (Mensaje original) Enviado: 21/04/2013 03:41


Rodotà scarica Grillo: "Contrario a qualsiasi marcia su Roma"

Stefano Rodotà scarica Beppe Grillo. Poco tempo dopo l'annuncio della sua marcia su Roma, per protestare contro quello che l'ex comico genovese ha definito un colpo di Stato, il giurista ha preso le distanza.

Stefano Rodotà a Palazzo San Macuto

"Io sono contrario a qualsiasi marcia su Roma", ha detto Rodotà da Bari.

L'ex garante della Privacy ha poi spiegato che "sono sempre stato convinto che le decisioni parlamentari possano e debbano essere discusse e criticate anche duramente, ma partendo dal presupposto che si muovono nell’ambito della legalità democratica costituzionale".

Sul momento politico attuale, Rodotà non ha voluto lasciare dichiarazioni perché "è un momento molto delicato, vi leggo una dichiarazione e non rispondo a domande perché non voglio creare più
problemi di quanti non ce ne siano"
. Infine, Rodotà ha ringraziato "tutti quelli che pensano a me e sono contento che il mio nome parli alla sinistra italiana".



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Respuesta  Mensaje 2 de 3 en el tema 
De: Ver@ Enviado: 21/04/2013 05:05

ELEZIONI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Napolitano bis, Grillo: «è golpe, tutti a Roma»
Poi rinuncia: «No alle violenze»

Protesta a Montecitorio. Rodotà prende le distanze. Il leader del M5S rinuncia al comizio: «Incontrerò attivisti domani»

La capogruppo del M5S Lombardi davanti a Montecitorio (Ansa)La capogruppo del M5S Lombardi davanti a Montecitorio (Ansa)

 I Cinque Stelle l'hanno chiesto fino all'ultimo. «Si voti Rodotà». E alla notizia che Napolitano è stato eletto presidente della Repubblica, la piazza esplode. Fuori i fischi della folla, dentro i parlamentari del M5S che non si uniscono all'applauso per l'elezione. Il tutto mentre Beppe Grillo urla al colpo di stato e parte da Udine per Roma. La tensione sale. Poi la rinuncia: «Arriverò a Roma durante la notte e non potrò essere presente in piazza. Domani mattina organizzeremo un incontro con la stampa e con i simpatizzanti».

Respuesta  Mensaje 3 de 3 en el tema 
De: Ver@ Enviado: 21/04/2013 05:09

«CITTADINI GARANTITI» - Rispediscono al mittente le accuse di golpe anche i presidente di Camera e Senato Bodrini e Grasso che in una dichiarazione congiunta affermano: «La libertà di espressione del dissenso, anche nelle forme più nette, è una delle caratteristiche più preziose e irrinunciabili della democrazia. E le scelte che si compiono in Parlamento sono doverosamente esposte ad ogni critica. Ma non è accettabile che venga qualificato con l'etichetta infamante di "golpe" il percorso limpidamente democratico che ha portato all'elezione del Capo dello Stato. Qualunque sia il loro giudizio sulla scelta compiuta a larga maggioranza dalle Camere riunite, tutti i cittadini italiani possono sentirsi garantiti da una procedura che ancora una volta ha rispettato integralmente la Carta costituzionale», concludono.

LA RINUNCIA - La protesta in piazza Monte Citorio vive momenti di tensione. C'è chi urla «Napolitano dimettiti», qualcuno viene spinto e cade. La situazione rimane comunque sotto controllo. I parlamentari Cinque Stelle parlano con i cittadini, a tratti si cerca anche di placare gli animi, la zona rimane transennata, i cellulari saltano. Intanto anche in altre città, come Trieste e Bologna, inizia il tam tam. «Scendiamo in piazza». Tutte manifestazione che però vengono definite da Crimi "non ufficiali. «Nessuna manifestazione del #M5S, si tratta di una mobilitazione spontanea. In risposta alle numerose agenzie di stampa nelle quali si lanciano adesioni a presunte manifestazioni del Movimento 5 Stelle, si precisa che nessuna iniziativa è stata presa in tal senso dal M5S. Pertanto nessuna adesione può essere rivendicata per una manifestazione che non c'è», specifica il capogruppo al Senato del M5S. Grillo su Twitter scrive: «Una raccomandazione: nessun tipo di violenza, ma solo protesta civile. Isolate gli eventuali violenti». Poi, il cambio di programma. «Arriverò a Roma durante la notte e non potrò essere presente in piazza. Domattina organizzeremo un incontro con la stampa e i simpatizzanti».

MOMENTI DECISIVI - Il piano politico dei Cinque Stelle non è andato in porto. Non importa se anche i parlamentari di Sel abbiano fatto convergere i loro voti su Rodotà. Un Napolitano bis ha messo d'accordo destra e sinistra. E la matematica inevitabilmente ha dato ragione all'asse Pd-Pdl-Scelta Civica-Lega. Dal blog, Grillo tuona: «Ci sono momenti decisivi nella storia di una Nazione. Oggi, 20 aprile 2013, è uno di quelli. è in atto un colpo di Stato. Pur di impedire un cambiamento sono disposti a tutto. Sono disperati. Hanno deciso di mantenere Napolitano al Quirinale». Crimi

IL NOME DI RODOTA' - Nei giorni scorsi in un videomessaggio il leader del M5S aveva invitato Bersani e il Pd a convergere sul nome del giurista. «Poi inizieremo a parlare». Un appello che però non è stata ascoltato dalla dirigenza del Partito Democratico. Prima Marini, Prodi. Ma Rodotà no. Su quel nome i democratici non cedono. In largo del Nazareno non si convincono nemmeno di fronte alle richieste dei giovani che hanno occupato le sedi di partito chiedendo un cambiamento e un rinnovamento. «è ovvio che il primo partito vuole un suo candidato», aveva tagliato corto Anna Finocchiaro dopo le dimissioni di Pierluigi Bersani. 



 
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