Ricordo il magico istante: Davanti m'eri apparsa tu, Come fuggevole visione, Genio di limpida beltà.
Nei disperati miei tormenti, Nel chiasso delle vanità, Tenera udivo la tua voce, Sognavo i cari lineamenti.
Anni trascorsero. Bufere Gli antichi sogni poi travolsero, Scordai la tenera tua voce, I tuoi sublimi lineamenti.
E in silenzio passavo i giorni Recluso nel vuoto grigiore, Senza più fede e ispirazione, Senza lacrime, ne' vita e amore.
Tornata è l'anima al risveglio: E ancora mi sei apparsa tu, Come fuggevole visione, Genio di limpida beltà.
E nell'ebbrezza batte il cuore E tutto in me risorge già - E la fede e l'ispirazione E la vita e lacrime e amore.
Puskin
Il vostro Max
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