Anche Google celebra, con un suo Doodle, la ricorrenza.
Le lettere del logo del popolare motore di ricerca si trasformano e diventano più squadrate, e si offrono alle più svariate professioni: si parte, ovviamente, con una giovine al computer: il supporto per la tastiera è un’estensione della “G”, che supporta anche il monitor. Sempre sulla G, un albero innaffiato da un giardiniere che spunta da una botola sul tetto della “O”, che viene dipinta, sulla parete destra, da un imbianchino. La seconda “G” ospita una scala, e sul suo “tetto” atterra un elicottero. La “L” invece è una costruzione in muratura ancora da ultimare, e la “E”, sulla cui sommità è installata un’antenna parabolica, viene manutenuta da un operaio.
Festeggiata in Italia, Germania, Spagna, Grecia, Russia, Ucraina, Unione Europea, Cile, Cina, Slovenia, Svizzera, Messico, Romania, Brasile, Macedonia, e un’altra sessantina di nazioni, la Festa del Lavoro, o Festa dei Lavoratori, intende ricordare le battaglie operaie che portarono all’ottenimento di uno dei diritti fondamentali dei lavoratori: l’orario di lavoro quotidiano di otto ore.
In Italia, tradizionalmente, si tiene un concerto che dura oltre 10 ore a Roma, in Piazza San Giovanni (segui la diretta del Concerto del 1° Maggio, condotto da Geppi Cucciari, su TvBlog). Quest’anno, però, a Taranto, si tiene anche un concerto Contro 1 Maggio, organizzato dal comitato Liberi e Pensanti, che vedrà esibirsi, fra gli altri, Fiorella Mannoia, The Niro, Luca Barbarossa, Daniele Sepe, Pierpaolo Capovilla del Teatro degli Orrori, l’Officina Zoé e gli attori Elio Germano, Andrea Rivera e Michele Riondino, cui dedicheremo ampio spazio, sia su Polisblog sia su Soundsblog).