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De: Ver@ (Mensaje original) |
Enviado: 23/05/2013 17:27 |
La Strage di Capaci è l'attentato mafioso in cui il 23 maggio 1992, sull'autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci e a pochi chilometri da Palermo, persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro
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De: Ver@ |
Enviado: 23/05/2013 17:29 |
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De: Ver@ |
Enviado: 23/05/2013 17:29 |
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De: Nando1 |
Enviado: 24/05/2013 04:30 |
Il giudice Giovanni Falcone è stato ucciso 21 anni fa, il 23 maggio 1992, sull’autostrada che collega l’aeroporto di Punta Raisi con Palermo, all’altezza dello svincolo per Capaci. Nell’attentato vennero usati 400 chili di tritolo posizionati sotto il manto stradale, dentro a un cunicolo di drenaggio. Nell’esplosione persero la vita insieme al magistrato palermitano sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.
Dal 1979, sotto la guida di Rocco Chinnici, Falcone si era occupato di inchieste sulle famiglie mafiose siciliane. Nel 1980, nell’ambito di un’inchiesta su Rosario Spatola, un imprenditore edile che riciclava il denaro della mafia, Falcone si era reso conto delle connessioni tra mafia siciliana e criminalità statunitense studiando i trasferimenti di denaro e le transizioni finanziarie delle famiglie mafiose siciliane verso gli Stati Uniti. Grazie a questa scoperta Falcone aveva intrapreso una collaborazione molto fruttuosa con l’Fbi e con la polizia di New York. Questo metodo d’indagine che traccia i patrimoni mafiosi è ricordato come “metodo Falcone”. Negli anni ottanta il magistrato ha fondato insieme a Rocco Chinnici, Paolo Borsellino, Giuseppe Ayala, Giuseppe Di Lello e Antonio Caponnetto, che subentra a Chinnici, il pool antimafia del tribunale di Palermo.
Grazie al lavoro del pool viene istituito il più grande processo per mafia mai tenuto in Italia: il maxiprocesso. Nel 1987 vengono condannate 360 persone.
![](http://contents.internazionale.it/wp-content/uploads/2013/05/falcone-622x454.jpg)
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De: Nando1 |
Enviado: 24/05/2013 04:32 |
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De: Nando1 |
Enviado: 24/05/2013 04:35 |
Chi era Giovanni Flacone? Lo racconta così Enrico Deaglio nel suo libro Il raccolto rosso :
Giovanni Falcone non apparteneva a nessun establishment. Un palermitano nato nel 1939, nel centro della città non ancora bombardato. Figlio di un impiegato che si vantava di “non essere mai entrato in un bar”. Un ragazzo cresciuto con molto oratorio. Nell’adolescenza con uno spiccato interesse per i libri della sinistra. Poi un magistrato che aveva portato una barba incolta fino a quarantacinque anni. Amava molto il mare. Aveva avuto un matrimonio infelice, si era separato dalla moglie. Poi era stato fidanzato con una collega di Palazzo di giustizia. Quando già lui era diventato famoso, si erano sposati in gran segreto, di notte. Avevano deciso di non mettere al mondo figli per “non creare orfani”. Da quando Buscetta aveva cominciato a parlare, viveva chiuso in gabbia. Palermo era cinica con lui, aspettava di vedere se avrebbe vinto o se sarebbe stato – anche lui come gli altri – ucciso.
![](http://img1.amando.it/imagesdyn/articoli/16/74/11686.jpg)
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