ROMA - Papa Francesco è arrivato a Rio De Janeiro poco prima delle 16 ora locale, le 21 in Italia, per partecipare alla Giornata mondiale della gioventù . E' stato accolto dalla presidente del Brasile, Dilma Rousseff e da cori da stadio. Nel percorso che lo portava dall'aeroporto Galeao verso la Cattedrale metropolitana, nel centro della città, per partecipare alla cerimonia ufficiale di benvenuto, ha scelto di tenere i finestrini abbassati e di salutare la folla. Ma ad un certo punto il sistema di sicurezza è completamente saltato con Francesco bloccato nel traffico fra la folla che lo acclamava praticamente in balia di chiunque. L'automobile, infatti, è stata più volte bloccata lungo il percorso dai pellegrini. Molti dei fedeli sono riusciti a toccare il Pontefice, che ha baciato un bambino. Scene calorose, che però hanno provocato momenti di apprensione per la sicurezza di Bergoglio. Tanto più che, si è appreso poi, la polizia brasiliana ha scoperto una bomba artigianale nel parcheggio del Santuario di Maria d'Aparecida, nello stato di San paolo, dove Francesco andrà mercoledì.
L'auto con a bordo il Papa che insieme ad altre vetture della sicurezza sta attraversando Rio de Janeiro dall'aeroporto al centro della città è stato più volte fermato, e bloccato, dai gruppi di pellegrini che lo hanno voluto salutare.
Oggi Bergoglio ha voluto rivolgere un pensiero ai giovani. ''Corriamo il rischio per la crisi di avere un'intera generazione che non ha avuto lavoro'', ricordando che ''dal lavoro, dalla possibilità di guadagnarsi il pane, deriva la dignità della persona''. Il Pontefice ha condannato ''la cultura dello scarto'' e chiesto una ''cultura dell'inclusione''. Bergoglio ha chiesto "integrazione" anche per gli anziani che "fanno parte del futuro". Poi si è rivolto ai giornalisti: "Vi chiedo di aiutarmi - ha detto -. Vi chiedo di collaborare in questo viaggio per il bene, per il bene dei giovani e degli anziani.
è incominciato con qualche apprensione, il primo viaggio internazionale di Papa Francesco che lo ha portato, primo pontefice latinoamericano della storia della Chiesa, nella più popolosa nazione del Sudamerica, il Brasile.
Il corteo con la piccola Fiat con a bordo il Papa, seguita dalle altre vetture della sicurezza che si muovevano per attraversare Rio de Janeiro dall’aeroporto verso il centro della città, è stato più volte bloccato da gruppi di pellegrini: a tratti l’auto di Francesco è rimasta ferma nel traffico di Rio, circondata da persone, autobus e tantissimi altri veicoli. La vettura ha dovuto rallentare diverse volte, sino a fermarsi del tutto in più occasioni, nei punti dove la strada era più stretta, con molte persone che infilavano le mani nel finestrino lasciato aperto dal Papa e gli uomini della sicurezza in visibile difficoltà.
Più tardi, Bergoglio è salito su una fuoristrada scoperta di colore bianco per salutare i pellegrini nel centro della città.
Il Papa è arrivato a Rio alle 20.45 italiane, dopo essere partito da Fiumicino con un Airbus 330 dell’Alitalia alle 8.54.
La mattina del viaggio Arrivato a Fiumicino, Bergoglio ha trovato ad attenderlo e ad accoglierlo il premier Enrico Letta: Francesco si è fermato a lungo ai piedi dell’elicottero dove ha ricevuto l’omaggio di tutti i presenti, a cominciare dal presidente del Consiglio. Poi, con alla destra il capo del Governo, ha percorso le poche decine di metri che lo separavano dall’airbus A330.
Con sé una sola vecchia borsa di pelle nera, il suo bagaglio a mano. Inutili i richiami di fotografi e cineamatori di un saluto prima che si chiudesse il portello: il pontefice è entrato velocemente ed è scomparso alla vista.