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General: gatto
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Respuesta  Mensaje 1 de 3 en el tema 
De: molly59  (Mensaje original) Enviado: 11/09/2013 09:43

lettiera del gatto

Come prendersi cura della lettiera del proprio gatto? Ciò che importa realmente è non utilizzare prodotti potenzialmente tossici - ad esempio, la candeggina - per la pulizia e la manutenzione della lettiera, poiché potrebbero risultare dannosi e nocivi per il gatto. 

La pulizia e la manutenzione della lettiera possono essere effettuate ricorrendo ad ingredienti semplici ed innocui, come il bicarbonato di sodio, l'aceto, l'acido citrico e le palline di argilla espansa.

Lettiera biodegradabile

Per compiere una scelta sostenibile al momento di acquistare una nuova lettiera per gatti, è possibile rivolgersi ai numerosi esempi di lettiera biodegradabile presenti in commercio. Si tratta solitamente di lettiere biodegradabili e compostabili, costituite da materiali di origine vegetale, come gli scarti non edibili dell'orzo. Ricordiamo che le comuni lettiere per gatti non sono riciclabili e contribuiscono quindi all'accumulo di rifiuti non biodegradabili o compostabili nelle discariche.

La composizione in fibre vegetali di alcune lettiere biodegradabili ne prevede l'eliminazione tramite lo scarico del WC, previa dissoluzione in acqua. Ricordate di leggere le istruzioni relative allo smaltimento della vostra lettiera consultando le confezioni dei prodotti in vostro possesso. Esistono, ad esempio, lettiere in carta riciclata completamente biodegradabili che possono essere utilizzate come fertilizzanti per l'orto.

Preparare e pulire la lettiera

Per preparare al meglio la lettiera, si consiglia di versare all'interno della vaschetta uno strato di circa 3 centimetri. Gli strati non troppo spessi permettono di ridurre la formazione dei cattivi odori. Quando sono presenti feci solide, devono essere rimosse, in modo che il gatto possa proseguire ad utilizzare la lettiere senza che la sostituiate del tutto. Dovrete occuparvi di mantenere pulita la lettiera e di rimescolarla di tanto in tanto per mantenerla areata.

Le feci possono essere gettate nel WC e devono essere rimosse ogni giorno. Come contenitore per la lettiera, non è obbligatorio utilizzare vaschette specifiche per gatti. Ci sono gatti che preferiscono contenitori di grandi dimensioni. Non resta che sperimentare e mettere a disposizione dei gatti più di una lettiera, per verificare le loro scelte ed abituarli a fare i bisognini nel posto giusto.

Sostituire la lettiera

Se avete intenzione di sostituire completamente il contenuto della vostra lettiera, procedete a svuotarla e a smaltire il tutto secondo le istruzioni relative al prodotto utilizzato. Prima di riempire di nuovo il contenitore, cospargetene il fondo con uno strato di bicarbonato di sodio. Il bicarbonato contribuirà ad assorbire i cattivi odori senza infastidire il gatto, che non ama i profumi forti. Per questo motivo bisognerebbe evitare l'impiego di deodoranti profumati per l'ambiente o specifici per le lettiere. Il bicarbonato di sodio può essere inoltre cosparso di tanto in tanto sulla superficie della lettiera, in modo che possa prevenire ed eliminare i cattivi odori. La lettiera deve essere sostituita, di norma, due volte alla settimana.

Palline di argilla espansa

Un trucco utile per comprendere quando è giunto il momento di sostituire la lettiera, consiste nel mescolare ad essa delle palline di argilla espansa. Possono essere reperite facilmente al supermercato o nei negozi di giardinaggio, in quanto vengono utilizzate solitamente per la copertura del fondo dei vasi, al fine di favorire un corretto drenaggio dell'acqua. Le palline di argilla assorbiranno l'urina del gatto e, quando risulteranno umide, sarà giunto il momento di cambiare la lettiera. Si consiglia di spezzettarle prima di mescolarle alla lettiera stessa.

Sterilizzare la lettiera

Per una pulizia completa e profonda del contenitore della lettiera per gatti, potrete utilizzare dell'aceto, che è innocuo per i nostri amici a quattro zampe. Inoltre, l'aceto contribuisce a neutralizzare l'odore dell'urina. Ricoprite il fondo della lettiera con dell'aceto di vino bianco. Fate oscillare il contenitore in modo che l'aceto vada a coprire anche gli angoli. Lasciate riposare per 30 minuti. Poi svuotate il contenitore, passatelo con una spugna imbevuta di acqua calda ed asciugatelo con un panno pulito, prima del riutilizzo.

Per facilitare la pulizia della vaschetta, potrete aggiungere all'acqua calda una piccola quantità di detersivo per piatti ecologico. Sono ottimi anche i detersivi fai-da-te e i saponi naturali preparati in casa. In sostituzione dell'aceto, potrete riempire il fondo del contenitore per la lettiera con dell'acqua bollente, a cui aggiungere un cucchiaino di bicarbonato di sodio o un cucchiaino di acido citrico, che aiuteranno ad eliminare i cattivi odori. Per disinfettare la lettiera in modo più profondo, ma comunque ecologico, potrete sostituire la candeggina con piccole quantità d acqua ossigenata, da passare con una spugna sulla lettiera già risciacquata, o da lasciare agire all'interno del contenitore dopo averla diluita in acqua tiepida.

 


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Respuesta  Mensaje 2 de 3 en el tema 
De: Leonardo@ Enviado: 11/09/2013 11:03
IL GATTO

 Il gatto (Felis catus), conosciuto anche come gatto domestico o gatto di casa per distinguerlo da altri felini e felidi, è una piccola specie di mammifero crepuscolare carnivoro predatore che è assai apprezzato dagli esseri umani per la sua compagnia e per la sua capacità di cacciare nocivi come i serpenti, gli scorpioni ed altri parassiti indesiderabili per l’uomo. è stato associato con gli esseri umani per almeno 9.500 anni. Predatore esperto, il gatto è conosciuto per cacciare oltre 1.000 specie per alimentarsene. Usa varie vocalizzazioni e tipi di linguaggio del corpo per la comunicazione, compreso miagolare (meowing), fare le fusa (purring), il sibilo (hissing), il ringhio (growling), lo squittio (squeaking), il cinguettio (chirping,), gli schiocchi (clicking) e il brontolio (grunting). I gatti sono l'animale domestico più popolare nel mondo, con oltre 600 milioni nelle case di tutti I paesi. Inoltre sono allevati e partecipano ad esposizioni e mostre a cura di associazioni felino tecniche di tutto il mondo. 

Fino a poco tempo fa si pensava che fa il gatto fosse stato addomesticato nell' antico Egitto, in cui era un animale oggetto di culto. Tuttavia uno studio del 2007 ha trovato che le linee di discendenza di tutti i gatti di casa probabilmente risalgono a non più di cinque gatti selvatici africani che si ritiene soggetti di un processo di Self-domestication (Auto - addomesticazione) – termine questo che si riferisce al processo di adattamento degli animali selvatici agli esseri umani, senza un allevamento selettivo umano diretto. Descritto da Richard Wrangham, professore di antropologia biologica all'Università di Harvard, è il fenomeno che si ha quando ci si trova in un ambiente in cui la diminuzione dell’aggressività è stata favorevole per la sopravvivenza, così dunque 9.000 anni fa nella mezzaluna fertile i gatti selvaggi ( Felis silvestris lybica) si sono adattati a vivere con gli esseri umani, cacciando i roditori nei depositi di grano e abbandonando il loro ancestrale pattern comportamentale di aggressività , e conducendoci nel tempo fino ai gatti di casa di oggi. 

Il gatto domestico ed il suo antenato selvaggio più vicino sono entrambi organismi diploidi che possiedono 38 cromosomi, in cui sono stati identificati oltre 200 difetti genetici ereditabili, molti omologhi a quelli umani. Sono stati anche identificati alcuni difetti metabolici specifici alla base di molte di queste malattie feline. Sono noti parecchi geni responsabili del colore del pelo, le cui combinazioni producono fenotipi differenti. 
Caratteri come la lunghezza del pelo, la mancanza di coda, o la presenza di coda molto breve (gatto bobtail) sono determinati dai singoli alleli ed è modificata dai poligeni. 


Respuesta  Mensaje 3 de 3 en el tema 
De: Leonardo@ Enviado: 11/09/2013 11:08

Il comune gatto di casa è quello domestico, senza pedigree o standard, che non ha antenati famosi nel suo albero genealogico. Di avi invece ne ha molti, un esercito di gatti liberi che per secoli hanno lottato per conquistarsi uno spazio vitale.

La sua storia ha seguito quella dell’uomo da sempre, e la sua fortuna la deve ai topi che invadevano granai, abitazioni e stive. La nostra civiltà moderna sta penalizzando un po’ questo gatto, che, quando non ha la fortuna di avere un padrone e una casa è costretto a cercarsi da vivere nei cassonetti dell’immondizia.


Non c’è una caratteristica specifica che li contraddistingue, possono essere piccoli, grossi, con i mantelli lunghi o corti, uniformi o colorati, ci troviamo di fronte a mille possibilità e infinite sfumature. Non ce n’è uno uguale all’altro né per l’aspetto e né per il carattere.



 
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