Questa memoria Mariana di origine devozionale si collega
con la vittoria di Lepanto (1571), che arrestò la grande espansione dell'impero
ottomano. San Pio V attribuì quello storico evento alla perghiera che il popolo
cristiano aveva indirizzato alla Vergine nella forma del Rosario. (Mess.
Rom.)
Etimologia: Maria = amata da
Dio, dall'egiziano; signora, dall'ebraico
Martirologio Romano: Memoria
della beata Maria Vergine del Rosario: in questo giorno con la preghiera del
Rosario o corona mariana si invoca la protezione della santa Madre di Dio per
meditare sui misteri di Cristo, sotto la guida di lei, che fu associata in modo
tutto speciale all’incarnazione, passione e risurrezione del Figlio di
Dio.
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Il Rosario è, nato dall'amore dei cristiani per Maria in epoca medioevale,
forse al tempo delle crociate in Terrasanta. L'oggetto che serve alla recita di
questa preghiera, cioè la corona, è di origine molto antica. Gli anacoreti
orientali usavano pietruzze per contare il numero delle preghiere vocali. Nei
conventi medioevali i fratelli laici, dispensati dalla recita del salterio per
la scarsa familiarità col latino, integravano le loro pratiche di pietà con la
recita dei "Paternostri", per il cui conteggio S. Beda il Venerabile aveva
suggerito l'adozione di una collana di grani infilati a uno spago. Poi, narra
una leggenda, la Madonna stessa, apparendo a S. Domenico, gli indicò nella
recita del Rosario un'arma efficace per debellare l'eresia albigese. Nacque
così la devozione alla corona del rosario, che ha il significato di una
ghirlanda di rose offerta alla Madonna. Promotori di questa devozione sono stati
infatti i domenicani, ai quali va anche la paternità delle confraternita del
Rosario. Fu un papa domenicano, S. Pio V, il primo a incoraggiare e a
raccomandare ufficialmente la recita del Rosario, che in breve tempo divenne la
preghiera popolare per eccellenza, una specie di "breviario del popolo", da
recitarsi la sera, in famiglia, poiché si presta benissimo a dare un
orientamento spirituale alla liturgia familiare. Quelle "Ave Maria" recitate
in famiglia sono animate da un autentico spirito di preghiera: "E mentre si
propaga la dolce e monotona cadenza delle "Ave Maria", il padre o la madre di
famiglia pensano alle preoccupazioni familiari, al bambino che attendono o ai
problemi che già pongono i figli più grandi. Questo insieme di aspetti della
vita familiare subisce allora l'illuminazione del mistero salvifico del Cristo,
e viene spontaneo affidarlo con semplicità alla madre del miracolo di Cana e di
tutta quanta la redenzione" (Schillebeeckx). La celebrazione della festività
odierna, istituita da S. Pio V per commemorare la vittoria riportata nel 1571 a
Lepanto contro la flotta turca (inizialmente si diceva "S. Maria della
Vittoria"), il giorno 7 ottobre, che in quell'anno cadeva di domenica, venne
estesa nel 1716 alla Chiesa universale, e fissata definitivamente al 7 ottobre
da S. Pio X nel 1913. La "festa del santissimo Rosario", com'era chiamata prima
della riforma del calendario del 1960, compendia in certo senso tutte le feste
della Madonna e insieme i misteri di Gesù, ai quali Maria fu associata, con la
meditazione di quindici momenti della vita di Maria e di Gesù.
Autore: Piero Bargellini
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