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General: IL GIORNO DELLA MEMORIA 27 GENNAIO DI OGNI ANNO
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Respuesta  Mensaje 1 de 11 en el tema 
De: RosaRossa @)-----  (Mensaje original) Enviado: 27/01/2014 02:05

lunedì 27 gennaio 2014

❝☆❞ NEL GIORNO DELLA MEMORIA ✿ RICORDIAMO CHI HA DATO LA PROPRIA VITA ✿ IN QUELLA IMMANE TRAGEDIA,❝☆❞ RICORDARE PER NON DIMENTICARE ✿ MAI E PREGARE AFFINCHÉ MAI PIÙ SI RIPETANO ✿ SIMILI ATROCITÀ SULL'ESSERE UMANO… ❝☆❞

 
 
 
 

NESSUNA FOTO

 

Per favore, non fare foto
di altra gente qui
che non sia chi vi ha sofferto
sia pure per un solo giorno.
Restino solo Desolazione
e Rimpianto per non aver capito
per non aver provato
a fermare il Male che si nutriva.
Entra in punta di piedi
e lascia che il silenzio
ti penetri dentro ed il vento
spazzi via i tuoi pensieri.
Forse allora, ci riuscirai
ad ascoltare la mia voce
raccontarti di quello che ancora
sognavo di dire
e di fare
che avevo ancora da ridere
e da amare
in quella prossima primavera del 43
Ti dirò di quell'ultimo mese di Tishri
e dello Yom Kippur
quando seguii mamma e Elia
che "non erano buoni a niente"
e di come ci facemmo fumo.
                          
(Carla Natali) 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un paio di scarpette rosse



 
C’è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica
“Schulze Monaco”.
C’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buckenwald
erano di un bambino di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l’ eternità
perché i piedini dei bambini morti non crescono.
C’è un paio di scarpette rosse
a Buckenwald
quasi nuove
perché i piedini dei bambini morti
non consumano le suole. 


 
Joyce Lussu

 
 
 
 

I BAMBINI DI TEREZIN

 
 
 
Fra i prigionieri del ghetto di Terezin ci furono all’incirca 15.000 bambini, 
compresi i neonati. 
Erano in prevalenza figli di ebrei cechi, deportati a Terezin insieme ai genitori, 
La maggior parte di essi morì nel corso del 1944 nelle camere a gas di Auschwitz. 
Se ne salvarono meno di cento e di questi nessuno aveva meno di quattordici anni. 
I bambini sopportarono il destino del campo di concentramento
assieme agli altri prigionieri di Terezin
e soffrirono assieme agli altri le misere condizioni del lager.
Soffrirono anche per il distacco dalle famiglie 
e per non potersi comportare come bambini. 
Per un certo periodo gli adulti riuscirono ad alleviare le condizioni di vita dei ragazzi 
facendo sì che venissero concentrati nelle case per i bambini dove
educatori ed insegnanti riuscirono, nonostante le infinite difficoltà, 
a organizzare loro una vita giornaliera e perfino l’insegnamento clandestino. 
I bambini frequentavano le lezioni e partecipavano a molte iniziative culturali
preparate dai detenuti, scrivevano poesie (ne sono rimaste 66),
attività teatrali e musicali 
(rappresentarono l'opera Brundibar musicata dal ompositore Hans Krása. 
Questo spettacolo faceva parte di una messa in scena dei nazisti per nascondere alla Croce Rossa
gli orrori dello sterminio, spacciando Teresin per un campo modello 
dove gli ebrei potevano continuare la loro esistenza sotto la protezione del Reich. 
) e facevano disegni sotto la direzione di Friedl Dicker Brandejsovà, 
designer e architetto di grande talento, allieva di Martin Gropius.
Il complesso dei disegni che si è riusciti a salvare e che fanno parte 
delle collezioni del Museo statale ebraico di Praga,
comprende circa 4.000 disegni.
I loro autori sono per la gran parte bambini dai 10 ai 14 anni.
I bambini disegnavano e dipingevano prati pieni di fiori e farfalle in volo,
motivi di fiaba, giochi di bambini ma anche disegni che illustravano 
la cruda realtà in cui erano costretti a vivere: 
disegni delle caserme, dei blocchi e delle strade, dei baraccamenti di Terezin 
con i letti a tre piani, i guardiani. i malati, l’ospedale,
il trasporto, il funerale o un’esecuzione.
Malgrado tutto erano pieni di speranza, speravano in un domani diverso,
speravano di rivedere la loro casa, i prati, le rondini in volo, il sole.....
In molti disegni c'è la firma del bambino, talvolta la data di nascita e di deportazione a Terezin.
La data di deportazione da Terezin è in genere l’ultima notizia del bambino....
La stragrande maggioranza di loro morì. 
Ma le loro poesie ed i loro disegni rimarranno per l'eternità
a testimonianza di questi atroci delitti..
 
 
 
 
 
 
 
 
La farfalla
L´ultima, proprio l´ultima,
di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
- così gialla, così gialla! 
l´ultima,
volava in alto leggera
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno 
sarà la mia settima settimana 
di ghetto...
Ma qui non ho visto nessuna farfalla.
Quella dell´altra volta fu l´ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto.
 
 
 
 
 
 
 
 
Pavel Friedmann da Vedem, 4.6.1942
 
 


 
 
 
 
 
Ricordare per non dimenticare mai,
Queste cose non devono più accadere,l'essere umano è sacro,
i bambini non si toccano,come si può sterminare un popolo per la pazzia ideologica di un folle
che si era messo in testa di creare la "razza perfetta"?
"La Razza Ariana" tutti biondi con gli occhi azzurri…
e tutto il resto della gente,si dovrebbe sterminare chiunque ed ogni cosa allora?
Signore fa che non accadano più queste barbarie, che ognuno possa essere padrone della propria vita
e poter vivere in pace in armonia con il mondo che ci circonda,
basta guerre fratricide nel nome di Dio,
Basta stermini di massa se non si appartiene alla Razza tal dei tali,
"SIAMO TUTTI FRATELLI, NATI SOTTO LO STESSO CIELO,RISCALDATI DALLO STESSO SOLE 
ED A FARCI LUCE DI NOTTE SEMPRE LA STESSA LUNA"…

"SIGNORE TI SUPPLICO,BASTA GUERRE BASTA UCCISIONI DI PICCOLI BIMBI INDIFESI,
CHIEDIAMO SOLO UN PO' DI PACE, SIGNORE TE NE PREGO,AIUTACI TU… "





 
 
 
 
 
 
 


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Respuesta  Mensaje 2 de 11 en el tema 
De: Marika Enviado: 27/01/2014 02:41


Il 27 Gennaio si ricorda l'Olocausto. Ma cos'è l'Olocausto? Cos'è la Shoah?


Oggi in Italia (ma anche in altri paesi quali la Gran Bretagna e la Germania) si ricorda il Giorno della Memoria. Ma cos’è il Giorno della Memoria? Il 27 gennaio 1945 furono liberati gli ebrei rinchiusi nel campo di concentramento di Auschwitz: la scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono per la prima volta al mondo l’orrore dell’olocausto nazista.
 Il termine Olocausto si riferisce all’uccisione compiuta dalla Germania nazista di tutte quelle persone ritenute “indesiderate” (omosessuali, ebrei, oppositori politici, zingari, testimoni di geova, ecc.): si stima che sei milioni di ebrei siano stati sterminati.
Shoah significa “desolazione, catastrofe, disastro”.
 Questo termine venne adottato per la prima volta nel 1938, dalla comunità ebraica in Palestina.
Da allora definisce nella sua interezza la strage della popolazione ebraica in Europa.
L’Italia nel 2000 ha deciso di ufficializzare una legge che istituzionalissazze il 27 Gennaio come Giornata della Memoria. Questo il testo della legge: “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, Giorno della Memoria, al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonche’ coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.

Tra le numerose iniziative in questi giorni per ricordare le vittime dell’Olocausto, e’ partito ieri sera dal binario 21 della Stazione centrale di Milano, quello stesso da cui iniziavano il loro viaggio i deportati italiani, il ”treno della memoria”. Hanno viaggiato fino ad Auschwitz 650 passeggeri che oggi visiteranno il famigerato campo di concentramento.

Ricordiamo così questa pagina nera della storia del mondo, perchè non accada mai più.

giorno_della_memoria



Respuesta  Mensaje 3 de 11 en el tema 
De: Marika Enviado: 27/01/2014 02:47


« è un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo che può sempre emergere. »

(Diario di Anna Frank)


Il Diario di Anna Frank è il racconto (in lingua olandese) della vita di una ragazza ebrea di Amsterdam, costretta nel 1942 a entrare nella clandestinità insieme alla famiglia per sfuggire alle persecuzioni e ai campi di sterminio nazisti. Nel diario da lei tenuto, Anna racconta la vita e le vicende di tutti i giorni, scrivendo le proprie impressioni sulle persone che vivono con lei.

Nell'agosto del 1944 i clandestini vennero scoperti e arrestati; furono condotti al campo di concentramento di Westerbork (lo stesso in cui era stata deportata Helga Deen, giovane studentessa autrice del diario Kamp Vught, poi uccisa nel 1943 assieme alla famiglia nel campo di sterminio di Sobibór); da qui le loro strade si divisero, ma ad eccezione del padre di Anna, tutti quanti morirono all'interno dei campi di sterminio nazisti. Anna morirà di tifo a Bergen-Belsen, campo di concentramento situato in Germania, nel marzo del 1945, insieme alla sorella Margot, dopo essere stata deportata nel settembre 1944 ad Auschwitz.

Alcuni amici di famiglia che avevano aiutato i clandestini riuscirono a salvare gli appunti scritti da Anna all'interno dell'alloggio segreto, consegnandoli poi al padre, che ne curò la pubblicazione avvenuta ad Amsterdam nel 1947, col titolo originale Het Achterhuis (Il retrocasa). Dopo un'accoglienza iniziale piuttosto fredda, a mano a mano che il pubblico veniva a conoscenza dei fatti della Shoah, il libro suscitò un vasto interesse ed ebbe svariate traduzioni e pubblicazioni (ad oggi è pubblicato in più di quaranta paesi) e rappresenta un'importante testimonianza delle violenze subite dagli ebrei durante l'occupazione del nazismo.

Il libro è stato anche oggetto di una riduzione teatrale e di una cinematografica, uscita nel 1959, nonché di un film di animazione nel 1999.

Nel 2009 l'UNESCO ha inserito il Diario di Anna Frank nell'Elenco delle Memorie del mondo.


Respuesta  Mensaje 4 de 11 en el tema 
De: Leonardo@ Enviado: 27/01/2014 04:40
Una canzone nata per spingere gli ebrei del Ghetto di Varsavia a ribellarsi alle tremende condizioni imposte dagli occupanti tedeschi (1940). In effetti una parte degli ebrei che vi furono rinchiusi scatenarono una rivolta, purtroppo presto soffocata dalle SS. Ma quello del ghetto di Varsavia resta uno degli episodi più gloriosi della resistenza ebraica ai nazisti.
   

Il buongiorno brava gente
questo organetto vi da
se in cambio un tozzo di pane
mi date allora Iddio
di certo vi benedirà

Io che avevo padre e madre
e sorelline ben tre
sono rimasto da solo
e dove son finiti
inutile chiederlo a me

Io canto sull'organetto
quello che ognuno ben sa
non serve fingere ancora
perché tra poco tutti
in cenere si finirà

E la fame ci tormenta
i morti sono tra noi
presto di tutti gli ebrei
vivrà solo il ricordo
ormai lo sapete anche voi

Mentre suono l'organetto
in cenere sono di già
finiti di noi altri mille
Treblinka è là che aspetta
e tutti a morirvi si andrà

Che sprofondi questo ghetto
la spada occorre impugnar
meglio morir per la strada
piuttosto che a Treblinka
andar come stracci a bruciar


Respuesta  Mensaje 5 de 11 en el tema 
De: Leonardo@ Enviado: 27/01/2014 04:44


1939. Convoglio militare tedesco.

 La scritta recita:

 ”Stiamo andando in Polonia a colpire gli Ebrei”

Leonardo

Respuesta  Mensaje 6 de 11 en el tema 
De: daniela71 Enviado: 27/01/2014 06:15

Respuesta  Mensaje 7 de 11 en el tema 
De: mammaluisella Enviado: 27/01/2014 06:53

Credo nel sole, anche quando non splende;

credo nell'amore anche quando non lo sento;

credo in Dio, anche quando tace.


Respuesta  Mensaje 8 de 11 en el tema 
De: marinaeisuoiangeli Enviado: 27/01/2014 06:59







Respuesta  Mensaje 9 de 11 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN Enviado: 27/01/2014 09:39
 

Sei milioni di ebrei e migliaia di altre fasce,
considerate di minoranza in quella mattanza
di uomini,non potra' mai essere dimenticata.
 E non basteranno migliaia di anni affinche' la
 terra digerisca questo mal tolto alla umanita'.....


In questo giorno di rimembranza si proiettano
 film, si promuovono libri,si parla...,si parla....,
ma penso che non ci saranno mai parole adatte
che potranno raccontare e riscattare appieno
quello che hanno subito questi individui,colpevoli
solo di una persecuzione derivante da leggi
marziali inventata da uomini stessi......

Etty Hillesum
 è una delle tante vittime di Auschwitz dove
troverà la morte con la sua famiglia nel
Novembre del 1943. Il suo diario le sopravvive
 e passa di mano in mano, finchè nel 1981
viene finalmente edito, riscuotendo un grandissimo
 interesse, collocandosi nel novero
della diaristica femminile riguardante la Shoah
 che vede il suo inizio con il diario di Anna
Frank, pubblicato ad Amsterdam nel 1947.
 Etty inizia a scrivere le prime pagine del suo
diario il 9 marzo 1941, di domenica.


Tanti si sono espressi in versi
fermando in rima i trigici momenti
che stavano vivendo e pochissimi
di loro hanno avuto la fortuna
di proporli personalmente dopo,
quando tutto della tragedia ebbe fine....

 

 

Respuesta  Mensaje 10 de 11 en el tema 
De: daniela71 Enviado: 27/01/2014 12:45

Respuesta  Mensaje 11 de 11 en el tema 
De: Serenella Enviado: 27/01/2014 17:02


LA GIORNATA DELLA MEMORIA IN TV:

 Per conservare la memoria di uno dei periodi più tragici della nostra storia

la Rai ricorderà quei terribili giorni
...

Serenella


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