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De: Gemmaverde (Mensaje original) |
Enviado: 04/06/2014 16:49 |
Papa Francesco I - Jorge Mario Bergoglio
Credo che dobbiamo pensare tanto a questa verità, a questa realtà: in questo momento, Gesù sta pregando per me. Io posso andare avanti nella vita perché ho un avvocato che mi difende...
C’è una cosa che Gesù fa, oggi, sono sicuro che la faccia. Fa vedere al Padre le sue piaghe e Gesù, con le sue piaghe, prega per noi come se dicesse al Padre: ‘Ma, Padre, questo è il prezzo di questi! Aiutali, proteggili. Sono i tuoi figli che io ho salvato, con questo’...
‘Gesù, prega per me. Fai vedere al Padre le tue piaghe che sono anche le mie, sono le piaghe del mio peccato. Sono le piaghe del mio problema in questo momento’
Gemma
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Il primo Papa a chiamarsi Francesco. Il primo Papa venuto dall’America. Considerato il Papa della svolta, del cambiamento, del rinnovamento della Chiesa. Un uomo semplice, umile, simpatico. Amante del ballo, precisamente del tango, appassionato di calcio, che ha avuto una fidanzata in età adolescenziale, che ha abitato in un piccolo monolocale utilizzando gli autobus e la metropolitana e questo lo rende oltre che simpatico, più vicino alla gente. Scende a salutare i più bisognosi e prende da terra persino la borsa a una signora. Uno uomo per la gente e tra la gente. Parla con il cuore e con forte determinazione andando dritto al punto, al cuore dei fedeli che lo hanno amato sin dal primo giorno. Papa Francesco, Jorge Mario Bergoglio, nasce a Buenos Aires nel 1936 ma le sue origini sono piemontesi. Ha vissuto per cinquantanni con un solo polmone a causa d’infezione durante la fanciullezza. E’ un gesuita e come tale ha un rapporto particolare con la povertà tanto che quando fu nominato cardinale chiese ai suoi compagni di non festeggiare ma utilizzare i soldi del viaggio da Roma per darli ai poveri. Si è diplomato come tecnico chimico, scegliendo in seguito la strada del sacerdozio, entrando come novizio a Villa Devoto. L’11 marzo 1958 decide, invece, di diventare noviziato della Compagnia di Gesù e di completare i suoi studi in ambito umanistico in Cile nel 1963, tanto da laurearsi in Filosofia. Divanta così professore all’università di letteratura e psicologia nel Collegio dell’Immacolata di Santa Fe e nel Collegio del Salvatore di Beunos Aires, tra il 1964 e il 1966. In seguito consegue la laurea in teologia diventando anche professore. E nel 1969 è ordinato sacerdote. Nel 1986, invece, diventa rettore delle Facoltà di Filosofia e Teologia e parroco della parrocchia del patriarca San José, nella Diocesi di San Miguel. Nello stesso anno si reca in Germania per ultimare la sua tesi di dottorato passando, inoltre, alla Chiesa della Compagnia a Cordoba come confessore spirituale. Il 20 maggio 1992 è nominato Vescovo da Giovanni Paolo II a Buenos Aires e il 27 giugno dello stesso anno riceve l’ordinazione episcopale. Il 3 giugno 1997 è nominato Arcivescovo di Buenos Aires. Ha scritto tre libri: IMeditaciones para religiosos del 1982, Reflexiones sobre la vida apostolica del 1986 e Reflexiones de esperanza del 1992. Diventa poi Cardinale sempre per volontà di Giovanni Paolo II il 21 febbraio 2001. Nel 2005 il suo nome sarà presentato per succedere a Papa Woytila insieme a Ratzinger, ma vincerà quest’ultimo. Sino al 13 marzo 2013 quando viene eletto nuovo Santo Padre.
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De: Marika |
Enviado: 14/08/2014 12:28 |
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De: Marika |
Enviado: 14/08/2014 12:39 |
Papa FrancescoPapa Francesco è dal 13 marzo 2013 il 266º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, 8º sovrano dello Stato della Città del Vaticano, primate d'Italia, oltre agli altri titoli propri del romano pontefice.
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Papa Francesco: «Il vero potere per un cristiano è il servizio»
Papa Francesco, questa mattina nell’omelia alla Messa alla Casa Santa Marta, ha parlato del servizio, che è il vero potere per un cristiano. Commentando l’episodio evangelico in cui Gesù parla della sua Passione e i discepoli e quelli, invece, bisticciano per decidere chi sia il più grande tra loro, il pontefice ha detto «la lotta per il potere nella Chiesa non è cosa di questi giorni», ma è «cominciata là proprio con Gesù». Per papa Francesco «nella chiave evangelica di Gesù, la lotta per il potere nella Chiesa non deve esistere», perché il vero potere, quello che il Signore «con il suo esempio ci ha insegnato», è «il potere del servizio».
PROMOZIONE. Il Santo Padre ha richiamato proprio l’esempio di Gesù. «Il vero potere è il servizio. Come lo ha fatto Lui, che è venuto non a farsi servire, ma a servire, e il suo servizio è stato proprio un servizio della Croce. Lui si è abbassato fino alla morte, alla morte di Croce, per noi, per servire noi, per salvare noi. E non c’è nella Chiesa nessun’altra strada per andare avanti. Per il cristiano, andare avanti, progredire significa abbassarsi. Se noi non impariamo questa regola cristiana, mai potremo capire il vero messaggio di Gesù sul potere». Per questo, nella Chiesa «il più grande è quello che più serve, che più è al servizio degli altri». Quindi ha fatto un esempio: «Quando a una persona danno una carica che secondo gli occhi del mondo è una carica superiore, si dice: “Ah, questa donna è stata promossa a presidente di quell’associazione e questo uomo è stato promosso…”. Questo verbo, promuovere: sì, è un verbo bello, si deve usare nella Chiesa. Sì: questo è stato promosso alla Croce, questo è stato promosso alla umiliazione. Quella è la vera promozione, quella che ci “assomiglia meglio” a Gesù!».
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Quando il Papa è arrivato, la Corea del Nord ha inviato tre missili ...di corta gittata nel Mar del Giappone. E la Cina, che pure ha concesso lo spazio aereo per la prima volta nella sua storia al Papa, ha impedito ai suoi giovani di partecipare alla Giornata Asiatica della Gioventù. C’è ancora la Guerra Fredda, nella Corea dei martiri cristiani, della testimonianza della gioia della fede e allo stesso tempo della sofferenza. E Papa Francesco, spiegando alle autorità coreane i motivi del suo viaggio (la beatificazione dei primi martiri, appunto, e la Giornata Asiatica della Gioventù) sottolinea che è “particolarmente importante trasmettere ai giovani il dono della pace”. “Tutte le volte che i giovani si riuniscono, come in questa circostanza, è una preziosa opportunità offerta a tutti noi per porci in ascolto delle loro speranze e delle loro preoccupazioni. Siamo anche chiamati a riflettere sull’adeguatezza del modo di trasmettere i nostri valori alle future generazioni e su quale tipo di società ci stiamo preparando a consegnare loro,” dice – parlando in inglese – Papa Francesco.
Preghiamo per il Papa.....ne ha tanto bisogno!!! |
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