Mobile d'astri e di quiete
E se di me gioia ti vince, è nodo d'ombre. Non altro ora consola che il silenzio: e non ci sazia volto mutevole d'aria e di colli, giri la luce i suoi cieli cavi a limite di buio. Mobile d'astri e di quiete ci getta notte nel veloce inganno: pietre che l'acqua spolpa ad ogni foce. Bambini dormono ancora nel tuo sonno; io pure udivo un urlo talvolta rompere e farsi carne; e battere di mani ed una voce dolcezze spalancarmi ignote.
Salvatore Quasimodo
Il vostro Max
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