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General: ADOLESCENTI...
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Respuesta  Mensaje 1 de 3 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN  (Mensaje original) Enviado: 09/04/2015 08:28

FIGLI ADOLESCENTI: istruzioni per l'uso...

"Se mi chiedi cos’ho fatto oggi, la mia risposta, a
qualunque latitudine, sarà invariabilmente un biascicato:
nieeente. Perché tu, il mio niente che è fatto di tantissime
 cose, non potresti capirlo.
Se mi chiedi com’è andata a scuola, la mia risposta, a
 qualunque latitudine, sarà invariabilmente: come al solito.
Perché se ti raccontassi per esempio che mi hanno fatto
piangere, tu mi spiegheresti come si fa a diventare forti, e io
 voglio impararlo da solo.
Se mi chiedi cosa faccio per la contraccezione, la mia risposta,
 a qualunque latitudine, sarà invariabilmente: mhm.
Perché, scusami, ma sesso e genitori son due cose che non
 c’entrano niente, e metterle insieme mi imbarazza da morire.
Se mi chiedi perché mi vesto così, la mia risposta, a qualunque
 latitudine, sarà invariabilmente:perché lo fanno tutti.
 E se tu trovi che la risposta sia un monumento al qualunquismo,
sappi che per me, vestirmi come tutti, mi dà più sicurezza di
 mille dei tuoi abbracci.
Se mi chiedi perché passo ore al computer o davanti alla tele, la
 mia risposta, a qualunque latitudine, sarà invariabilmente il mio
silenzio. Però, se tu hai di meglio da offrirmi, io sono pronto.
 Ma saprai stupirmi, o saprai solo dirmi: vai a studiare?
Se mi chiedi perché ho sempre il muso, la mia risposta, a
qualunque latitudine, sarà invariabilmente: boh. Sai, queste
domande mi fanno sentire ancora più solo.
Se mi chiedi di raccontarti qualcosa di me, la mia risposta, a
qualunque latitudine, sarà invariabilmente: non ho niente da dirti.
 Perché tu penseresti solo a come impedirmi di rifare quello che
ti ho appena raccontato.
Se mi chiedi perché ti racconto un sacco di palle, la mia risposta,
 a qualunque latitudine, sarà invariabilmente: rileggiti il punto sopra.
E se mi chiedi perché non comunichiamo, la mia risposta è che
 ti sei dimenticato di come eri alla mia età. E, a qualunque latitudine
 dell’anima, credimi, questa è una perdita gravissima."
 Rossella Calabro'





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Respuesta  Mensaje 2 de 3 en el tema 
De: Nando1 Enviado: 17/04/2015 15:58
 
L'adolescenza (dal latino adolescentia, derivato dal verbo adolescĕre, «crescere»[1]) è quel tratto dell'età evolutiva caratterizzato dalla transizione dallo stato infantile a quello dell'individuo adulto. Quando si parla di adolescenza, è molto importante ricordarsi che essa è un tema di carattere prettamente psicologico, e darle limiti fissi è un'impresa molto ardua. Bisogna considerare che:

    lo sviluppo psicologico-emozionale non procede sempre di pari passo con lo sviluppo fisico;
    le società occidentalizzate stanno provocando un ritardo sempre maggiore dello sviluppo psicologico mentre in altre zone del mondo pare verificarsi l'opposto;
    i limiti di età sono diversi tra persone di sesso diverso ovvero tra maschi e femmine
    più tardi si verificherà lo sviluppo puberale, più tardi finirà l'adolescenza;
    certi tratti psicologici considerati tipici dell'adolescenza permangono oltre la prima giovinezza per certi individui.

La preadolescenza è la fase nella quale l'individuo comincia a subire le modifiche somatiche e psicologiche e a perdere le caratteristiche dell'infanzia. La sessualità ha raggiunto la forma alloerotica (cioè bisogno del partner); il pensiero ha maturato le forme logiche, l'egocentrismo infantile è superato. Queste nuove strutture sono però appena abbozzate; ora hanno bisogno di essere consolidate. Ciò avviene nell'arco di tempo che va, approssimativamente, dai 13 ai 19 anni.

La fragilità somatica e psicologica del soggetto, in questa fase, è evidente e facilmente spiegabile se si tiene conto del lavoro per il consolidamento delle sue strutture fisico-psichiche che in lui si va compiendo.

Altro aspetto dell'adolescenza è dato dall'esperienza che ora il soggetto va facendo degli schemi mentali di tipo logico-formale. Il tipo operatorio-concreto del pensiero del fanciullo (5-8 anni) non consente al soggetto di immaginare il possibile fuori degli schemi della realtà, così come egli la vive e la sperimenta. Per il fanciullo il possibile è solo ciò che non è ancora avvenuto ma può avvenire. Il pensiero logico-formale consente invece di concepire il possibile come ciò che non è contraddittorio. Mentre il fanciullo lavora di fantasia, ma il suo mondo fantastico è legato alla realtà delle cose concrete, si tratti pure di eroi spaziali o di mostri metà animali e metà uomini, il mondo fantastico dell'adolescente è costituito da ipotesi sociali, etiche, politiche, ecc., non reali, ma logicamente realizzabili[senza fonte].

Vi è un egocentrismo tipico dell'adolescente dato dalla tendenza a rinchiudersi in questo mondo fantastico, che lo può portare a grandi mete, ma anche ad aspre delusioni. Cronologicamente questa fase si colloca nella tarda adolescenza e nella prima giovinezza, tra i 16/17 anni e i 22/23 anni per la femmina e tra i 17/18 e i 28/29 per il maschio. Connesso con lo sviluppo del pensiero logico-formale vi è pure la maturazione degli schemi sociali.

Lo sviluppo della socialità comincia con il superamento dell'egocentrismo infantile verso i 9/11 anni, ma solo verso i 15/16 anni il sentimento della socialità orienta il soggetto verso rapporti di parità con gli altri e verso forme ideali di amicizia che non devono più rispondere alla necessità di avere compagni con cui giocare e divertirsi ma amici con cui coltivare ideali o condividere idee. Un fenomeno caratteristico della socialità adolescenziale è quello della solidarietà con i coetanei, sia nelle circostanze in cui uno ha bisogno dell'altro fino a portare a vere e proprie complicità delittuose, sia ad una solidarietà di classe che spesso porta a contestazioni di maniera nei riguardi degli adulti. Questa solidarietà di classe, mista a contestazione, si manifesta spesso in quella che viene chiamata crisi di originalità. L'adolescente sceglie per il suo comportamento condotte che lo distinguano da tutti gli altri, ma la sua attenzione è a tutto ciò che può distinguerlo dagli adulti.

Gli schemi della personalità di un individuo sono la risultante di fattori naturali e altresì di fattori culturali. Nei primi mesi di vita i fattori culturali cominciano appena a condizionare il comportamento dell'individuo, per cui la condotta di un bambino di pochi mesi non differisce granché da quella di tutti gli altri bambini, ma più si avanza negli anni e più questi fattori contribuiscono a differenziare la condotta degli individui.

Le linee di comportamento qui descritte riguardo alle caratteristiche dell'adolescenza sono solo orientative per capire i soggetti in questa età, perché nella realtà molto forte sarà la differenza tra soggetto e soggetto a seconda dell'ambiente e dei fattori culturali che avranno concorso a condizionare lo sviluppo di ciascuno. Un'altra evidente caratteristica dell'adolescenza è la voglia di indipendenza associata al bisogno di avere una figura di riferimento. Questa particolarità determina i conflitti tra genitori e adolescenti.

Respuesta  Mensaje 3 de 3 en el tema 
De: Nando1 Enviado: 17/04/2015 16:04
 
Ritratto di un'adolescente,
 
dipinto di
 
Sophie Gengembre Anderson


 
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