Io t’amo mia Frisella di gran duro
che, cotta al forno e all’acqua poi bagnata,
ritorni viva, con dell’olio puro,
e con i pomodori sei strusciata.
Se vuoi una frisella ch’è divina,
l’origano bisogna tu ci metta
e qualche fogliolina di rughetta,
di quella più piccante, tarantina.
Lo so, son gusti antichi del pugliese
che, pur da propria terra assai lontano,
si fa spedir le frise, a proprie spese,
dal paesello e le accarezza piano …
E pensa a giovinezza ormai passata,
a quelle scampagnate in riva al mare
con la ragazza, frise e … la cognata.
Ritornano alla mente quei sapori,
quei baci che si davan di sfuggita
e dell’adolescenza i primi amori.
- Mimmo Martinucci -