OLIVETO CITRA INCONTRO CON LA POESIA
FRANCESCO PAOLA DELLAQUILA
Eccoci al terzo poeta secondo l'ordine
del comunicato stampa...
FRANCESCO PAOLA DELLAQUILA
da Barletta
che oltre ad essere un poeta noto ed affermato... ama e conosce la musica ed ha scritto anche alcune canzoni
Soliloquio in un altro me stesso Francesco Paolo Dellaquila Solo nella mia illuminazione ho l’idea dell’unica libertà di cui posso godere. Ogni contorno evapora ed ogni disgregazione del mio pensiero si solleva e dagli occhi, invade anche il vuoto. Nel flusso che m’avvolge sono dove l’acqua si respira e l’aria vola nel desiderato fantastico mistero. Trovo l’orizzonte nella solitudine delle mie cavità e nell’infinito il confine non mi sfugge più. L’organo del mio corpo non ha più il senso del tempo! “Ma è il mio corpo questo? Come può parlare il mio corpo se non ha pensieri, se non ha riflessioni, se non ha più l’intelletto. È il mio corpo questo? Come può ascoltare, vedere, annuire, toccare ed anche amare, se non ha l’udito, se non ha gli occhi, la passione, la mente.” Questo che sento e che vedo non è il mio corpo, la sua voce parla parole che non conosco, ascolta promesse che non giungono mai, piange un dolore che non gli appartiene, vive ciò che io non vivo più…! Ma dimmi: al pari di uno che sente di essere un altro, come posso sentire, seguire e poi anche morire se il tempo non scorre più? Dimmi: se l’amore di un uomo lampeggia e poi diventa pietra, se la fede prima ti sostiene e poi si gela, se la poesia, anche se scritta da un Angelo del cielo, si legge e poi la si lascia marcire come un canto stonato. Come si può… Dimmi: e non dopo… adesso… prima che tutto ciò che scorre diventi rosso voluto e succhiato dall’inferno. Dimmi... ma mi ascolti? | | | |
Ascoltiamo ora se ci va un'altra musica per flauto... per immergerci
(e per chi c'era... per tornare ad immergerci)
nell'atmosfera della serata
di poesia... musica e cultura nel castello...
di Oliveto Citra...
Franceso Paolo Dellaquila baciato dall luna mentre legge...
Il mio volto Francesco Paolo Dellaquila Dalla mia voce e dalle mie parole mai potrai vedere il mio volto, quello che porto a spasso ogni giorno lungo un percorso sempre uguale e noioso, quello che lascio dormire ogni notte mentre fuggo abbracciato al primo sogno che arriva, quello che solo mia madre ancora ricorda essere suo. Dalla mia voce ugualmente potrai amarmi anche domani quando non avrò più volto da mostrare ma soltanto parole. | | | |
CONTINUA...