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poesieatema: STELLE IN POESIA E NON SOLO...
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De: liberidivolare (Mensaje original) |
Enviado: 27/06/2009 00:27 |
Care amiche ed amici amanti come me della poesia dopo il sole e la luna... concludiamo questo mini ciclo... astrale... con le.. che da sempre illuminano i cieli ma anche i cuori dei poeti... dei naviganti... degli innamorati... dei sognatori... Esse, in senso reale e figurato, ci donano pensieri di luce... e di sogno... Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini. (Dante Alighieri) Nella notte di san Lorenzo poi... cadendo dal cielo accanto a noi... ci fanno anche sognare che i nostri desideri più o meno segreti si avverino... Sulle stelle di poesie ce ne sono davvero tante e dunque ho selezionato queste che al momento mi colpiscono di più... Sono poesie.... non lunghe... ma a mio parere... coinvolgenti ed ad esse, se vi va, aggiungete le poesie che preferite, vostre o di altri autori... che parlano al vostro cuore... afferrare una stella STELLE CADENTI Caerlo Bramanti Stelle cadenti raccolte in una botte di vino a metà bevute dal desiderio espresso di prati sconfinati dove cielo è tramonto e io ti bacio mio sogno dalle labbra più morbide e rosse da mordere quando mi chiedi se sono felice. Like a star A RUBARE LE STELLE Baldo Bruno Con te a rubare le stelle in un'ardente notte d'estate e colgo l'attimo per portarti via solcando il candore della luna ...le parole sulle scale della fantasia i tuoi occhi il mio specchio finalmente s'apre un sorriso...e tu incredibilmente vera una stella cadente rompe il buio ed io ...abbraccio l'incanto ...se tu potessi sfiorare solamente i miei pensieri le tue labbra mi abbraccerebbero nel volo di questa notte stella gemella PORTARE LA NOSTRA PARTE DI NOTTE Emily Dickinson Portare la nostra parte di notte, la nostra parte di mattino. Di immensa gioia riempire il nostro spazio, il nostro spazio riempire di disprezzo. Qui una stella, là un'altra stella. Qualcuno smarrisce la via! Qui una nebbia, là un'altra nebbia. Poi, il giorno! across the universe VARIAZIONE Federico Garcia Lorca Lo stagno dell'aria sotto il ramo dell'eco. Lo stagno dell'acqua sotto fronde di stelle. Lo stagno della tua bocca sotto una pioggia di baci. piccola stella senza cielo COSI' PERCORRONO LE STELLE Hermann Hesse Così percorrono le stelle la loro orbita inalterabili ed incomprese. Noi ci contorciamo in mille vincoli. Tu procedi di splendore in splendore. La tua vita è un'unica luce. Io dalle mie oscurità devo tendere le mie desiderose braccia verso di te. Tu mi sorridi e non mi comprendi. CIAO DA TONY KOSPAN SE AMI LA POESIA VIENI ANCHE TU... NEL GRUPPO DI FACEBOOK | | |
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De: mothersixten |
Enviado: 27/06/2009 07:06 |
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Appena letto il tema proposto da Tony
sulle stelle, mi e' venuto in mente un bellissmo romanzo di Cronin: E le stelle stanno a guardare.
Un romanzo che mette in evidenza l'arguzia,l'attenzione per le debolezze e le miserie umane e Cronin ne e' veramente un profondo osservatore.....
Trama:
Sullo sfondo delle miniere del Galles, e'una storia umanissima di grandi, fondamentali conflitti sociali, civili e sentimentali. Nel cuore dei protagonisti divampa la lotta per ottenere più giustizia, libertà e realizzare finalmente un ideale e un progetto di vita più felice. Molti sono i contrasti e i conflitti che Cronin ritrae con sottile e attenta psicologia, dando ai personaggi una profondità autentica, che si può riscontrare solo nei ritratti dei grandi e affermati romanzieri. Il soffio della vita vissuta è presente in tutto il libro ed è la caratteristica che ha fatto conoscere Cronin.
Ricordo ancora con commozione le ultime parole del romanzo:
E LE STELLE INDIFFERENTI STAVANO A GUARDARE....
Da: «Il bosco magico»)
Avvolto nella notte del gran velo
me ne andavo una volta lassu' nel cielo.
Occhieggiavan le stelle tutt'intorno
e scintillava il cielo così adorno.
Mi parve di sentire un chiaccherio,
come di lieta fonte il chioccolio;
curioso di sentir rimasi zitto:
eran le stelle che parlavan fitto!
Ognuna, giù, la terra contemplava
ciò che vedeva all'altre raccontava.
"Sento laggiù un pigolio leggero:
è un uccellin che teme il bosco nero!"
"Urla l'alta montagna e par che pianga
con l'immenso fragor della valanga"
"Suona con gaie note un organino,
sento il pianto leggero di un bambino;
un sogno l'ha svegliato certamente;
lo culla ora la mamma dolcemente;
non odi scricchiolar piano la culla?"
"E tu stellina dì, che vedi?" "Nulla!"
"Nulla??? Sotto di te non vedi niente???"
"C'è solo il mar, che ondeggia eternamente,
che va e vien sempre col suo moto lieve".
"Io, invece, vedo candida la neve!
che ricopre dei monti l'alte vette"
"Odo gridar nel bosco le civette!
E si ripete il loro grido acuto."
"Sento gridare un topo "Aiuto! aiuto!":
egli è finito in bocca ad un grosso gatto
che in un bocconcino solo se l'è fatto!"
"Da quel paese giungon quassù... senti???
dei rintocchi leggeri, lenti lenti;
una campana annuncia un'agonia:
qualcuno muore nella notte pia."
"Tutt'intorno c'è pace sulla terra!"
"Pace? Che dici... Ma laggiù c'è la guerra!!!
Odo il rombo tremendo del cannone"
"Ed io il ruggito fiero del leone
che fa tremar le bestie per terrore!"
"Io sento invece cantici d'amore"
"Chi c'è laggiù di tanto risplendente?"
"E' un lume che rischiara uno studente
che studia, chino sui suoi gran libroni."
"Cantano invece là gaie canzoni!"
Taccion le stelle che il cielo rinserra
e s'addormenta pian piano tutta la terra.
Disse una stella a un'altra dopo un po':
"Odi qualcosa tu?" e l'altra "No,
nessuna voce" disse "s'ode più
degli esseri che vivono laggiu'"
"Dormon le fiere della caccia stanche"
"Dormono i monti dalle cime bianche"
"Dorme il sorcetto" "Dorme l'uccellino"
"Dorme nella sua culla, anche il bambino"
"Tacciono i canti, tace anche la guerra"
"Dormono tutti, ormai, là sulla terra!"
"Brilla ancora però quel lume chiaro
alla finestra, là, dello scolaro!"
"Ma il lume resta acceso inutilmente,
unica luce nelle case spente:
anch'egli ha reclinato il capo stanco,
addormentato su quel foglio bianco."
"Dormono tutti, è pace ovunque ormai!"
"No, veglia il mare che non dorme mai,
l'insonne mar va e viene eternamente."
Parlan le stelle ormai sommessamente;
taccion alfin, vegliate dalla luna,
e chiudon piano gli occhi ad una a una.
E mentre cadon nel dolce sapore
impallidisce il loro gaio splendore,
finchè son vinte da un sonno profondo,
quando l'aurora già rischiara il mondo.
Anche se in terra ancora tutto tace
sta per finir la notte e la sua pace!!!!
Carla Ferri
Annamaria
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De: mothersixten |
Enviado: 27/06/2009 07:12 |
Appena letto il tema proposto da Tony
sulle stelle, mi e' venuto in mente
un bellissmo romanzo di Cronin:
E le stelle stanno a guardare.
Un romanzo che mette in evidenza l'arguzia,l'attenzione per le
debolezze e le miserie umane e
Cronin ne e' veramente
un profondo osservatore.....
Trama:
Sullo sfondo delle miniere del Galles,
e'una storia umanissima di grandi,
fondamentali conflitti sociali,
civili e sentimentali. Nel cuore
dei protagonisti divampa la lotta
per ottenere più giustizia, libertà
e realizzare finalmente un ideale e
un progetto di vita più felice.
Molti sono i contrasti e i conflitti
che Cronin ritrae con sottile e attenta psicologia, dando ai personaggi una
profondità autentica, che si
può riscontrare solo nei ritratti
dei grandi e affermati romanzieri.
Il soffio della vita vissuta è
presente in tutto il libro ed è
la caratteristica che ha fatto
conoscere Cronin.
Ricordo ancora con commozione le
ultime parole del romanzo:
E LE STELLE INDIFFERENTI STAVANO A GUARDARE....
Da: «Il bosco magico»)
Avvolto nella notte del gran velo
me ne andavo una volta lassu' nel cielo.
Occhieggiavan le stelle tutt'intorno
e scintillava il cielo così adorno.
Mi parve di sentire un chiaccherio,
come di lieta fonte il chioccolio;
curioso di sentir rimasi zitto:
eran le stelle che parlavan fitto!
Ognuna, giù, la terra contemplava
ciò che vedeva all'altre raccontava.
"Sento laggiù un pigolio leggero:
è un uccellin che teme il bosco nero!"
"Urla l'alta montagna e par che pianga
con l'immenso fragor della valanga"
"Suona con gaie note un organino,
sento il pianto leggero di un bambino;
un sogno l'ha svegliato certamente;
lo culla ora la mamma dolcemente;
non odi scricchiolar piano la culla?"
"E tu stellina dì, che vedi?" "Nulla!"
"Nulla??? Sotto di te non vedi niente???"
"C'è solo il mar, che ondeggia eternamente,
che va e vien sempre col suo moto lieve".
"Io, invece, vedo candida la neve!
che ricopre dei monti l'alte vette"
"Odo gridar nel bosco le civette!
E si ripete il loro grido acuto."
"Sento gridare un topo "Aiuto! aiuto!":
egli è finito in bocca ad un grosso gatto
che in un bocconcino solo se l'è fatto!"
"Da quel paese giungon quassù... senti???
dei rintocchi leggeri, lenti lenti;
una campana annuncia un'agonia:
qualcuno muore nella notte pia."
"Tutt'intorno c'è pace sulla terra!"
"Pace? Che dici... Ma laggiù c'è la guerra!!!
Odo il rombo tremendo del cannone"
"Ed io il ruggito fiero del leone
che fa tremar le bestie per terrore!"
"Io sento invece cantici d'amore"
"Chi c'è laggiù di tanto risplendente?"
"E' un lume che rischiara uno studente
che studia, chino sui suoi gran libroni."
"Cantano invece là gaie canzoni!"
Taccion le stelle che il cielo rinserra
e s'addormenta pian piano tutta la terra.
Disse una stella a un'altra dopo un po':
"Odi qualcosa tu?" e l'altra "No,
nessuna voce" disse "s'ode più
degli esseri che vivono laggiu'"
"Dormon le fiere della caccia stanche"
"Dormono i monti dalle cime bianche"
"Dorme il sorcetto" "Dorme l'uccellino"
"Dorme nella sua culla, anche il bambino"
"Tacciono i canti, tace anche la guerra"
"Dormono tutti, ormai, là sulla terra!"
"Brilla ancora però quel lume chiaro
alla finestra, là, dello scolaro!"
"Ma il lume resta acceso inutilmente,
unica luce nelle case spente:
anch'egli ha reclinato il capo stanco,
addormentato su quel foglio bianco."
"Dormono tutti, è pace ovunque ormai!"
"No, veglia il mare che non dorme mai,
l'insonne mar va e viene eternamente."
Parlan le stelle ormai sommessamente;
taccion alfin, vegliate dalla luna,
e chiudon piano gli occhi ad una a una.
E mentre cadon nel dolce sapore
impallidisce il loro gaio splendore,
finchè son vinte da un sonno profondo,
quando l'aurora già rischiara il mondo.
Anche se in terra ancora tutto tace
sta per finir la notte e la sua pace!!!!
Carla Ferri
Annamaria
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De: smeraldina |
Enviado: 28/06/2009 18:42 |
TROPPO TENERAMENTE HO AMATO LE STELLE
PER AVER PAURA DELLA NOTTE.
SARAH WILLIAMS
BUONA NOTTE STELLATA
marilina |
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De: perlarosa |
Enviado: 28/06/2009 22:49 |
il cielo stellato è una delle più belle cose da ammirare....è un dono della natura.... cri |
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