spesso... mortale... (in tutti i sensi).
Oggi la gelosia è stata sdoganata dalla psicologia riconoscendola come sentimento naturale ma... se persiste più di un'ora al giorno rientra nella patologia...
Edvard Munch - La gelosia
Certo con le vacanze... i viaggi... il mare... la montagna... le nuove conoscenze... la leggerezza nel vestire ed infine la... statistica dei tradimenti... l'estate fa temere agli innamorati... di perdere il proprio amore... e dunque la gelosia in questa stagione trionfa.
La gelosia ha fin dai tempi più antichi affascinato tutti gli artisti in genere. La più nota tra le poesie antiche sulla gelosia è questa di Saffo che non posso non riportare... ehm ehm... fuori concorso...
ODE ALLA GELOSIA
Saffo
Simile a un dio mi sembra quell'uomo
che siede davanti a te, e da vicino
ti ascolta mentre tu parli
con dolcezza
e con incanto sorridi. E questo
fa sobbalzare il mio cuore nel petto.
Se appena ti vedo, subito non posso
più parlare:
la lingua si spezza: un fuoco
leggero sotto la pelle mi corre:
nulla vedo con gli occhi e le orecchie
mi rombano:
un sudore freddo mi pervade: un tremore
tutta mi scuote: sono più verde
dell'erba; e poco lontana mi sento
dall'essere morta.
Ma tutto si può sopportare...
così come non posso... in tema di gelosia...
non riportare anche questo brano immortale
OTELLO
Shakespeare
Vi prego,
Quando narrerete questi
Tragici avvenimenti,
Parlate di me quale io sono;
Non attenuate nulla,
Non scrivete nulla per malizia.
Dovrete dire allora di uno che amò
Senza saggezza ma con troppo amore,
Di uno non facile alla gelosia,
Ma che istigato,
Giunse alla follia estrema
Di un uomo la cui mano,
Come farebbe un povero indiano,
Getto via una perla più
Preziosa di tutti i suoi tesori.
L'argomento è vastissimo e mi fermo qua.
Veniamo ora alle poesie prescelte
e, come sempre, mi farebbe piacere
leggere quelle vostre o di altri autori chevi piacciono.
ARDENTE GELOSIA
Cleonice Parisi
Succhierò l’essenza di questo sentimento
e del suo siero rivestirò il mio corpo spoglio.
Gocce ruvide mi graffieranno la pelle
ma lingua calda ne laverà le ferite.
Brucerò di questa essenza
che mi infuoca dal di dentro
e di questo fuoco
farò stelle da innalzare al cielo.
Morbidamente mi concederò
al voluttuoso dire della gelosia
canto celato
di una profonda appartenenza.
Gelosia sarai tu messo di vita,
e quando al mio cuore conficcherai spina
io saprò d’aver vissuto amore.
Gelosia tu dell’amore sei la spia
lampeggia ti prego
fammi sentire palpitare il cuore.
Gelosia vento che sbatte la mia vela
soffia impetuoso,
riscalda le mie passioni,
accendi il mio fuoco,
e trascinami laddove c’è ardore.
Vivimi gelosia
instilla avido desiderio,
ed incontenibile voglia
e attraverso il fluido sentire
della mia essenza
io berrò amore.
Gelosia,
devastami,
possiedimi
più intensa sarai
e più profondo
sarà il messaggio d’amore
ascoltato dal cuore.
GELOSIA (PSICHE E AMORE)
Franco Pastore
Psiche era infin talmente bella
che Venere ne avea gran gelosia
e pregò Amore‚ il primo tra gli dei‚
di maltrattarla‚ compiendo la magia:
legarla ad uomo indegno di sua beltade
e della sua grande nobiltà.
Ma Eros‚ dio d'amore e di saggezza‚
solo a guardarla se ne innamorò
ed in palazzo‚ per lui‚ la riservò.
Di servi invisibili era regina‚
mentre‚ di notte‚
Amore la prendeva‚
baciandola col corpo che splendeva.
E lei‚ rispondendo a quell' amplesso‚
donava‚ con il cuore‚
tutta se stessa:
schiudeva i suoi scrigni
al dio supremo
gridava al mondo
il suo piacere estremo.
La luna arrossiva su nel cielo
e Notte rinfrescava con un velo
le carni di fuoco della fanciulla‚
che Eros stringeva nella culla
delle sua braccia divine‚
che d'ambrosia odoravano
e di forza‚
con una gran passione‚
Che mai si smorza.
ULTIMO BRINDISI
Anna Andreevna Achmatova
Bevo a una casa distrutta,
alla mia vita sciagurata,
a solitudini vissute in due
e bevo anche a te:
all'inganno di labbra che tradirono,
al morto gelo dei tuoi occhi,
ad un mondo crudele e rozzo,
ad un Dio che non ci ha salvato.
SONETTO DEL DOLCE LAMENTO
Federico Garcia Lorca
Temo di perdere la meraviglia
dei tuoi occhi di statua e la cadenza
che di notte mi posa sulla guancia
la rosa solitaria del respiro.
Temo di essere lungo questa riva
un tronco spoglio, e quel che più m'accora
è non avere fiore, polpa, argilla
per il verme di questa sofferenza.
Se sei tu il mio tesoro seppellito,
la mia croce e il mio fradicio dolore,
se io sono il cane e tu il padrone mio
non farmi perdere ciò che ho raggiunto
e guarisci le acque del tuo fiume
con foghe dell'Autunno mio impazzito
SE AMI LA POESIA VIENI ANCHE TU...
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