CONSTANTIN BRANCUSI
LA SCULTURA ESSENZIALE
E PER ALTRI
LA SCULTURA ASTRATTA
Le cose d’arte sono specchi nei quali ognuno vede ciò che gli somiglia.
C. Brancusi
Constantin Brancusi (1876-1957)
BREVE BIO DI QUESTO SCULTORE RUMENO CONSIDERATO UNO DEI GRANDISSIMI DEL 900.
Nasce a Hobitza (Romania) il 19 febbraio 1876. Compie i primi studi d'arte alla Scuola d'Arte e Mestieri di Craiova (1894-98).
Dal 1898 al 1901 studia all'Accademia di Belle Arti di Bucarest. Ha quindi modo lavorare per qualche anno a Vienna e Monaco.
Nel 1904 si trasferisce a Parigi. Nel 1905 si iscrive all'École des Beaux-Arts. Qui entra in contatto con lo scultore Mercié.
Nel 1906 espone al Salon de la Société nationale des Beaux Arts e al Salon d'Automne. Entra anche in contatto con Auguste Rodin e inizia un breve periodo di praticantato nel suo atelier.
Musa dormiente
Nello stesso periodo comincia a interessarsi alla scultura negra.
Tra il 1907 e il 1908 realizza Il bacio. La scultura è il primo segnale di una svolta antinaturalistica, tesa alla progressiva stilizzazione delle forme. La stessa ricerca lo porterà, negli anni successivi, a concentrarsi su alcuni temi privilegiati: Teste, Maiastre, Uccelli nello spazio, Pesci. Intorno al 1908 Brancusi conosce Henri Matisse, Amedeo Modigliani, Henri Rousseau e Fernand Léger.
Il bacio
Due anni dopo diventa amico di Duchamp, che si incarica di promuovere la sua opera negli Stati Uniti.
Mantiene sempre stretti legami con la Romania, dove effettua frequenti viaggi. Ogni anni espone a Bucarest.
Nel 1912 espone al Salon des artistes Indépendants e vince il Primo premio al Salone di Bucarest. Nel 1913 partecipa all'Armory Show di New York con 5 sculture. Nel 1914 espone alla Galleria 219 di Alfred Stieglitz, sulla Quinta Strada di New York.
Tra il 1914 e il 1918 si dedica alla scultura in legno, realizzando opere di ispirazione primitivista.
Nel 1918 scolpisce la prima Colonna senza fine, omaggio all'arte popolare rumena e alle figure totemiche primitive.
Sempre più attratto dalle forme pure, studia l'arte egizia, cicladica e messicana.(DA ARTDREAMGUIDE)
Il neonato
BREVE ANALISI
Nel tessuto dell'arte il suo lavoro si erge in modo autonomo e autorevole per l'originalità e il rigore dello stile, teso alla definizione di una forma essenziale.
La critica ha avuto sempre difficoltà a collocare la figura di Brancusi in un movimento ben determinato. Oggi, insieme a colleghi-amici come Chagall e Modigliani, viene solitamente incasellato nella cosiddetta "École de Paris".
Signorina Pogany
È chiaramente una scelta alquanto neutrale, più che altro di comodo. Ma serve comunque a sottolineare alcuni aspetti della figura di Brancusi:
- la sua indifferenza nei confronti dei grandi movimenti d'avanguardia,
- il sostanziale isolamento della sua ricerca,
- l'importanza dei risultati da lui raggiunti e del suo posto nel clima vitale e cosmopolita della Parigi di inizio secolo.
L'attività di Brancusi si è espressa soprattutto in scultura.
In questo campo i suoi sforzi si sono indirizzati verso un costante processo di semplificazione della forma. Ricercare un forma essenziale che consentisse di sprigionare la tensione e l'energia della materia.
Questo è lo scopo alla base di tutte le sue opere più note e non:
Maiastra, Uccello nello spazio, Colonna senza fine.
Maiastra
La maturazione delle sue idee e del suo stile così personale avviene in un momento cruciale della storia dell'arte.
Brancusi vive a Parigi, crocevia di innumerevoli apporti culturali. Trae spunto dall'incontro con la scultura negra e la scultura cicladica. Vive a contatto di tanti altri coetanei: Modigliani, Leger, ecc.
Colonna senza fine
In questo contesto Brancusi si rivolge a generi scultorei semplici: la testa, la stele, la cariatide. Lavora con forme solide elementari: l'uovo, la sfera, il cubo i solidi trapezoidali. Sperimenta l'interazione di queste forme con vari tipi di materiali, grezzi e lucidati: pietra, legno, bronzo, ottone, marmo. Ma la sperimentazione tocca anche aspetti più complessi, come la combinazione di elementi diversi, o la moltiplicazione di una forma modulare. Da cui, ad esempio, la sovrapposizione di una forma principale ad un'altra, che funge da suo basamento. Oppure lo sviluppo di opere modulari, come nel caso della Colonna senza fine.
Clikkando qui possiamo vedere giù un'ampia galleria di immagini dello scultore e di sue opere...
mentre qui potrete vedere sempre in video la sua Bio unita ad un'altra bellissima esposizione di sue opere.
DA VARI SITI WEB - IMPAGIN. ORSO TONY
CIAO
Tony Kospan