L'ALBA IN POESIA… E NON SOLO...
a cura di Tony Kospan
Se la Primavera è la prima stagione dell'anno…se il lunedì è il primo giorno della settimana…se l'infanzia-adolescenza-giovinezza è la prima parte della vita…qual'è il momento iniziale e sognante che, rinnovandosi sempre, ci apre al mondo ed alla vita ogni giorno?
Bè avete certamente capito che parlo dell'Alba… quel momento affascinante in cui le ombre della notte lentamente si diradano mentre avanza un chiarore che illumina pian piano e sempre di più ogni cosa… intorno a noi…
Essa è stata molto amata da poeti… pensatori… scrittori… per quel che è in sé ma anche per le sue chiare valenze simboliche… ed infatti sono davvero tantissime le poesie a lei dedicate.
L'alba ha una sua misteriosa grandezza che si compone d'un residuo di sogno e d'un principio di pensiero. Victor Hugo
Per la verità essendo un "gufo" raramente riesco a vederla ma forse proprio per questo... chissà... l'amo come un momento misterioso e magico e mi piace.
Con l'alba (aurora e mattino) iniziamo un trittico che proseguirà con la sera e terminerà con la notte.
Iniziamo con una poesia di un Pavese ansioso e speranzoso, proseguiamo con un Tagore che stavolta non riesce a nascondere la sofferenza ma cerca di sublimarla... C'è poi un quadretto perfetto d'un'alba marina della grande Merini e quindi un Lorca che nei primi chiarori del giorno rimpiange un perduto amore.Infine una monumentale profonda poesia di Verlaine che volendo smetterla con i neri pensieri ed i rancori si propone d'aprirsi senza remore verso la vita e l'amore.
LO SPIRAGLIO DELL'ALBA
Cesare Pavese
Lo spiraglio dell’alba
respira con la tua bocca
in fondo alle vie vuote.
Luce grigia i tuoi occhi,
dolci gocce dell’alba
sulle colline scure.
Il tuo passo e il tuo fiato
come il vento dell’alba
sommergono le case.
La città rabbrividisce,
odorano le pietre -
sei la vita, il risveglio.
Stella sperduta
nella luce dell’alba,
cigolio della brezza,
tepore, respiro –
è finita la notte.
Sei la luce e il mattino.
OGNI ALBA
Rabindranath Tagore
Ogni Alba porta un nuovo giorno,
lavando con la luce della speranza
le macchie e la polvere dello spirito
vuoto di ogni giorno passato.
Vuoi celare te stesso!
Il cuore non ubbidisce,
diffonde luce dagli occhi.
Nella vita non c’è speranza
di evitare il dolore:
che tu possa trovare nell’animo
la forza per sopportarlo.
Cieco, non sai che l’andare e il venire
camminano sulla stessa strada?
Se sbarri la strada all’andata
perdi la speranza del ritorno…
ALBA
Alda Merini
A passi lenti ti muovi nella notte
quando i silenzi dei suoni sono ancora forti
Ti distendi con pallidi raggi di sole
nei giardini degli specchi marini.
Il tuo soffice manto velato
regala una spuma di sorriso
al pescatore solitario
che stancamente si dirige verso casa
per abbracciare la sua amata.
ALBA
Federico Garcia Lorca
Il mio cuore oppresso
con l'alba avverte
il dolore del suo amore
e il sogno delle lontananze.
La luce dell'aurora porta
rimpianti a non finire
e tristezza senza occhi
del midollo dell'anima.
Il sepolcro della notte
distende il nero velo
per nascondere col giorno
l'immensa sommità stellata.
Che farò in questi campi
cogliendo nidi e rami,
circondato dall'aurora
e con un'anima carica di notte!
Che farò se con le chiare luci
i tuoi occhi sono morti
e la mia carne non sentirà
il calore dei tuoi sguardi!
Perchè per sempre ti ho perduta
in quella chiara sera?
Oggi il mio petto è arido
come una stella spenta
POICHE' L'ALBA SI ACCENDE
Paul Verlaine
Poiché l'alba si accende, ed ecco l'aurora,
poiché, dopo avermi a lungo fuggito, la speranza consente
a ritornare a me che la chiamo e l'imploro,
poiché questa felicità consente ad esser mia,
facciamola finita coi pensieri funesti,
basta con i cattivi sogni, ah! soprattutto
basta con l'ironia e le labbra strette
e parole in cui uno spirito senz'anima trionfava.
E basta con quei pugni serrati e la collera
per i malvagi e gli sciocchi che s'incontrano;
basta con l'abominevole rancore! basta
con l'oblìo ricercato in esecrate bevande!
Perché io voglio, ora che un Essere di luce
nella mia notte fonda ha portato il chiarore
di un amore immortale che è anche il primo
per la grazia, il sorriso e la bontà,
io voglio, da voi guidato, begli occhi dalle dolci fiamme,
da voi condotto, o mano nella quale tremerà la mia,
camminare diritto, sia per sentieri di muschio
sia che ciottoli e pietre ingombrino il cammino;
sì, voglio incedere dritto e calmo nella Vita
verso la meta a cui mi spingerà il destino,
senza violenza, né rimorsi, né invidia:
sarà questo il felice dovere in gaie lotte.
E poiché, per cullare le lentezze della via,
canterò arie ingenue, io mi dico
che lei certo mi ascolterà senza fastidio;
e non chiedo, davvero, altro Paradiso.
AMI LEGGER… SCRIVER… POESIE?
DISCUTERNE INSIEME ED IN AMICIZIA?
VIENI ANCHE TU… NEL…