IERI
Wislawa Szymborska
Ieri
mi sono comportata male nel cosmo.
Ho passato
tutto il giorno senza fare domande
senza stupirmi di niente.
Ho svolto
attività quotidiane come se tutto ciò mi fosse dovuto.
Le nuvole erano come non mai e la pioggia era come non mai,
poiché dopotutto cadeva con gocce diverse.
La terra girava intorno al proprio asse,
ma già in uno spazio lasciato per sempre.
E' durato 24 ore buone.
1440 minuti di occasioni.
86.400 secondi in visione.
UN GIORNO
Romano Battaglia
Un giorno volevo descrivere
il dolore che provai
nel veder tagliare
gli alberi di un giardino,
ma ci riuscì meglio un bambino
in sole poche righe.
Una volta volevo
rendere la bellezza
della neve caduta sulla terra,
ma ci riuscì meglio un bambino
che abitava sulle montagne.
Un giorno cercai
di tradurre in parole
il pianto del fiume inquinato,
ma le parole piu' giuste
furono quelle di un bambino
che abitava sul fiume.
Una sera cercai
di scrivere una poesia
per un cielo di stelle,
ma l'aveva già scritta
un bambino
che guardava sempre il cielo.
NON AMARE IL FLORIDO RAMO
J. Krishnamurti
Non amare il florido ramo,
non mettere nel tuo cuore
la sua immagine sola;
essa avvizzisce.
Ama l'albero intero,
così amerai il florido ramo,
la foglia tenera e la foglia morta,
il timido bocciolo ed il fiore aperto,
il petalo caduto e la cima ondeggiante,
lo splendido riflesso dell'Amore pieno.
Ama la vita nella sua pienezza,
essa non conosce decadimento.
BOSCO
Pablo Neruda
Ora verde, ora splendida! Son tornato a dir sì
all'appartenente silenzio, all'ossigeno verde,
al nocciolo rotto dalle pioggie d'allora,
al padiglione d'orgoglio che assume l'araucaria,
a me stesso, al mio canto cantato dagli uccelli.
Ascoltate, è il gorgoglio ripetuto, il cristallo
che a puro cielo grida, combatte, modifica,
è un filo che l'acqua, il flauto e il platino
mantengono nell'aria, di ramo in ramo puro,
è il gioco simmetrico della terra che canta,
è la strofa che cade come una goccia d'acqua.
CORRISPONDENZE
Charles Baudelaire
E' un tempio la Natura in cui viventi pilastri
Lasciano a tratti sfuggire confuse parole;
L'uomo vi passa attraverso foreste di simboli
Che l'osservano con sguardi familiari.
Come degli echi lunghi che lungi si confondono
In una tenebrosa e profonda unità,
Vasta come la notte e il chiarore del giorno,
I profumi, i colori e i suoni si rispondono.
Vi son profumi freschi come carni di bimbo,
Dolci come degli oboi, verdi come prati,
- Ed altri corrotti, ricchi e trionfanti,
Che han l'espansione propria delle cose infinite,
Come l'ambra ed il muschio, il benzoino e l'incenso,
Che cantano i trasporti dell'anima e dei sensi.