L'altro giorno, una scappata a Milano mordi-e-fuggi. Mi è dispiaciuto per i miei amici milanesi, ma dovevo assolutamente rientrare in gardesane zone quanto prima.
L'Eurostar City costa euro 16,50, e vabbe'. Pago e salgo.
Ma io è a Pioltello che dovevo andare, anzi, a Cernusco, che tanto sta là vicino. Alla stazione di Milano Centrale domando quindi quale treno prendere. C'era tanta di quella nebbia che non si vedeva (la nebbia): una giornata di primavera, tanto che pensavo di essere a Roma, più esattamente in Trastevere. Insomma, dovevo prendere un trenino per Bergamo, giustamente, trenino che giustamente stava per muovere. A Milano Cantrale i biglietti occorre farli al piano inferiore: non ce l'avrei fatta mai. Allora raggiungo il treno e parlo con una controlloressa: la mi dice di salire, poi ci pensa lei, non si preoccupi.
Salgo e scendo a Pioltello prima di avere avuto il piacere di incontrare di nuovo l'addetta.
Fuori dalla stazione, una fermata dell'autobus gratuito che porta all'Esselunga sulla 11: fa proprio al caso mio! C'è una tabella con gli orari e un numero di telefono: chiamo per avere conferma di questi orari. Mi dicono che devono parlare con il conducente, lascio loro il mio cellulare, ma dopo un minuto ecco un pullman. Faccio cenno, l'autista si ferma e mi apre. Appena salgo mi fa presente che la fermata non è qui ma più avanti. Gli chiedo allora se è o non è la navetta per l'Esselunga. Mi risponde di no: è un normale autobus di linea. Ma nel frattempo mi chiamano gli altri e mi dicono che l'autobus che attendevo era già passato - in anticipo, perbacco! Chiedo al conducente di questo mezzo se per caso va verso l'Esselunga anche lui. Ei conferma. 'E come faccio a fare il biglietto'? Mi guarda come per dire che ormai sono a bordo...
Scendo dove dovevo, anzi, il conducente mi ricorda lui stesso che ero arrivato, incontro chi dovevo incontrare (Sonja e la sua morosa), poi costui (non Sonja, scherzavo) dopo qualche giro che dovevamo fare mi lascia di nuovo a Milano Centrale. E come al solito il mio treno sta per partire. Di nuovo trovo un controllore ancora a terra e gli dico che neanche Superman riuscirebbe a comprare un biglietto e a tornare in tempo. Mi dice di salire, poi quando passa regoliamo. Senza maggiorazioni. Il treno è stracolmo, comunque trovo un posto: riesco perfino a tradurre un po' grazie al portatile. Finalmente arriva il controllore; controlla i biglietti a tutti, poi guarda me. 'Le ho spiegato la situazione', dico con finto imbarazzo; mi viene un po' da ridere. Mi dice: 'Ci sarebbero cinquanta euro di multa...' Io: 'D'accordo, le faccio un assegno'. Lui: 'In bianco, però'. Io: 'D'accordo'. Lui prende e se ne va. Rimango col sorriso in bocca e mi rendo conto di essere davvero arrossito: le persone sedute vicino a me mi avranno scambiato per un Portoghese?
Quando siamo quasi a Desenzano il controllore passa di nuovo; il treno si è abbastanza svuotato. Gli mando un sorriso e lui, con finta espressione severa: 'Mi segua!'. Ma certo...
...Insomma, con soli euro 16.50 si va e si torna da Desenzano a Milano, anzi, a Pioltello, autobus compreso: trenebus, una grande iniziativa!