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General: DOC NON LEGGERE!!
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De: ORANGE1 (Mensaje original) |
Enviado: 06/12/2010 17:09 |
Un kg. di costine, due piedini, tre codini, un guanciale con musetto e due balle di verza.
Un paro d'ore di cottura a fuoco lento.
Polenta ed una bottiglia di gutturnio.
Sambuca, e fuori cominciava a nevicare.
(Stamane, a piegarmi, mi fa male il fianco destro. Uno stiramento?) |
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Tebruccio, ma li senti 'sti incivili cispadani? Ma diglielo un po' che la carbonara, la pajata e la coda sono alimenti unici (e superiori) al mondo... |
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Pensa un po' , Hani, 100 anni fa circa eravamo "nemici".
E se mio nonno avesse tirato una schioppettata al tuo? Come la metteremmo, eh ? |
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E allora cosa dovrei dire io, che in casa ho avuto la 'guerra civile'?
Mio nonno materno durante la Grande Guerra era soldato italiano. Con quali mansioni ignoro, sta di fatto che, di stanza a Verona, riuscì a concepire mia madre, che infatti era classe 1917.
Il cugino brontolone e avaro di mia nonna materna, lo zio Ermanno, era invece nientemeno che ufficiale dell'esercito austriaco. Finì a Roma. Quando lo si andava a trovare se era Pasqua ci regalava i panettoni del Natale precedente, analogamente si regolava se invece era Natale, dispensandoci di colombe pasquali.
Ma quando nominava Franz Joseph non mancava di alzarsi in piedi! Mi piaceva comunque ascoltarlo perché costituiva una fonte di controinformazione: per lui Radetzky era un genio militare (e la cosa non è del tutto errata), Nazario Sauro un disertore e un imbecille 'che el se ga 'ndado arenar ne l'unico scojo che ghe xe nel Quarnèro, e che quando i lo ga ciapà el faséa finta che no era lù: ma se i lo conoséa tuti a Fiume, chél mona!'. Cesare Battisti era semplicemente un doppiogiochista, e avevano fatto bene a 'picarlo'...
Lo dico sempre: sic transistor gloria mappamundi... |
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E pensa Peter che quando mio nonno era alle elementari (nel primo decennio del secolo scorso) noi taljanzi eravamo ancora formalmente ALLEATI di Franz Josef : la Triplice Alleanza era stata rinnovata non so quante volte.
Nondimeno, i maestri insegnavano ai bambini di allora che sicuramente a breve ci sarebbe stata una guerra contro l'Austria Ungheria: si sentivano in dovere di educare i piccoletti loro affidati all'ODIO contro gli austriaci. Quando mio nonno mi raccontava queste cose fremeva per l'indignazione. |
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De: Tebro |
Enviado: 07/12/2010 16:39 |
O Tebruccio, ma proprio non perdi occasione per mostrare a tutti la tua profonda conoscenza delle italiche parlate.
Da noi si dice "an pèr", e così, per licenza poetica, ho scritto 'un paro'.
ehi, peter, amico mio, purtroppo, hai perso un altra occasione pe statte zitto.
però, contento te, contento pur'io. |
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De: ORANGE1 |
Enviado: 07/12/2010 16:42 |
"An par", e "an paro" si dice anche in Veneto, il cui dialetto ha storpiato profondamente quello delle mie parti, essendo state, appunto, sotto il dominio della Serenissima |
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Pensa un po' , Hani, 100 anni fa circa eravamo "nemici".
E se mio nonno avesse tirato una schioppettata al tuo? Come la metteremmo, eh ?
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E' molto più probabile, che fu il bisnonno di Peterpan, a tirare una schioppettata al mio bisnonno, Dominic Herr Von Raus, caduto vicino a Ljubljana nel 1915, indossando la divisa dell'ufficiale austriaco.
Ciò dovrebbe insegnarci, quanto siano ridicole ed stupidamente inutili le guerre...Mia bisnonna Frantiska mi raccontava, che persona solare che scherzava sempre fu il suo amato Dominik, e quanto odiava di dover partire al fronte - ma non poteva esimersi, era un nobile, e questo era uno dei suoi doveri. Lasciò a casa la moglie con due bambine in tenerissima età, Ruzena e Vlasta von Raus:
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Post 18: Infatti, o Phaber, non per nulla dicono che se gli Italiani terminano una guerra sullo stesso fronte ciò significa che hanno cambiato bandiera almeno due volte.
Si dice che il voltafaccia alla Triplice fu uno dei motivi, certo non l'unico, che spinse Mussolini 25 anni dopo ad entrare in guerra: la voglia di riscatto nei confronti di chi ci considerava dei merdajuoli, cioè il mondo intero. |
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Post 19: Tebro si conferma Mammalucco dell'anno.
Passiamo oltre.
Post 21: O Hani, bodi mirna (stai tranquilla); come ho già detto, mio nonno materno faceva l'amore e non la guerra: era di stanza a due passi da casa (il paesino si trova tra Vicenza e Verona, lui stava a Verona), la cosa un po' puzza, mah...
Al limite ritengo più probabile che il mio prozio Ermanno, che si definiva austroungarico in quanto fiumano, si conoscesse con nonno Dominik e che andassero a far bisboccia insieme... chi lo sa? E' simpatico pensarlo, no?
Dolcissime, le bambine; peccato che una sia andata in così tenera età... |
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De Gaspei Alcide = deputato al Parlamento Austriaco dal 1911 al 1917, avversario politico di Cesare Battisti, che a Roma chiedeva all'Italia di combattere al fianco della Intesa, azzerando il patto con la Triplice Alleana
De Gasperi Alcide = primo capo del governo della Repubblica Italiana
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chi sale in cima al Mausoleo di Redipuglia, la collina degli stivali italica, e da lì guarda il paesaggio che lo circonda non può, che sentirsi angosciato dalla idea di quanto sangue ha bevuto ogni zolla di quella terra, e di quanto siano istabili i confini disegnati a tavolino da uomini che nei popoli vedono solo carne da cannone
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Ah, ma infatti neanche la figura di De Gasperi mi sembra il massimo. Mussolini, giovane rivoluzionario, non lo poteva vedere, e aveva ragione. Forse era 'irredentista inside', ma non risulta che abbia mai speso una parola in favore della causa italiana.
Durante la guerra se ne stette comodo in Vaticano, ed è lì che si conobbe con Andreotti. All'inizio non si piacquero molto, pare, ma poi Andreotti, direi sotto la sua egida, divenne quel che divenne... |
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Il nazionalismo è stata la malattia mortale del 20mo secolo, e l'Austria Ungheria ne è stata la vittima più illustre, come del resto l'impero germanico
Se l'impero asburgico non fosse esploso (per la sconfitta nella Grande Guerra, certo, ma sostanzialmente per la forza centifruga dei vari nazionalismi) all'Europa sarebbero state risparmiate la ferocia, la barbarie e le maggiori tragedie del secolo scorso, da Hitler al comunismo reale fino alla mattanza jugoslava del decennio passato.
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Post 26: quoto quotissimo.
Aggiungiamo che Cecco Peppe e i suoi predecessori avevano 'inventato' l'Unione Europea senza se e senza ma: moneta unica, zero dazi dalla Polonia alla Bosnia, rispetto di tutte le minoranze linguistiche, perfino del friulano, cittadinanza 'austriaca' a tutti in stile romano, e via dicendo.
Regime dittatoriale, certo: ma le cosiddette democrazie occidentali, quelle che in fin dei conti hanno voluto la caduta dell'Austria, erano forse qualcosa di meglio nei confronti del semplice cittadino? E poi, oggi come oggi, sarebbe finita con tutta probabilità a tarallucci e vino: una monarchia rappresentativa come in molti Paesi europei, un parlamento e libere elezioni, che comunque già allora non mancavano quando si trattava di eleggere i deputati locali.
Ma il vero nemico dell'Austria furono, saltando alcuni passaggi e diversi decenni, la rivoluzione industriale, il colonialismo, il mercantilismo: l'Inghilterra, insomma, e i suoi epigoni, USA compresi (anche l'America alla fine intervenne contro l'Austria, guarda un po'...). Era proprio lo scontro tra due diversissime concezioni dello stato e della società. Quale fosse il modello migliore io ancora non l'ho capito (o forse sì...?); posso solo dire che il mondo in mano ai mercanti non è un mondo buono. |
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Mi piace molto l'idea di Dominik che fa la bisboccia con Ermanno, da qualche parte chissà dove...sì è simpatico pensarlo!
La piccola Vlasta (vlast = patria) si era ammalata di meningite acuta, che l'ha stroncata una settimana dopo aver posato per la foto; papà Dominik non l'ha mai saputo, che la bambina era andata avanti, quasi tre anni prima di lui.
Ruzena (da "rosa") era la mamma di mio padre, mancata di recente a 100 anni d'età (meno tre mesi). |
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De: skikko |
Enviado: 09/12/2010 23:02 |
non ho letto....giuro |
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