Mozione di sfiducia: 314 “No” e 311 “Oh, cazzo”.
(Berlusconi è sceso così in basso che è riuscito a non cadere)
Il governo resiste per tre voti. Ora ci attende una nuova era di benessere.
Berlusconi ottiene la fiducia con 314 voti. Voi invece come spenderete la vostra tredicesima?
(Messaggio a tutte le minorenni: in questi giorni non uscite assolutamente. In qualche modo vorrà sicuramente festeggiare)
Dubbi fino all’ultimo sulle tre deputate partorienti. Ancora non si sa quale dei tre sia l’Anticristo.
Il premier era partito guadagnandosi la fiducia dei senatori. La base di tutte le truffe agli anziani.
(Questo voto di fiducia è stato talmente sconcio che i diplomatici americani riferiranno direttamente a Wikileaks)
Il Pd si presenta al gran completo e vota in modo compatto. Certe volte non li capisco proprio quelli lì.
Berlusconi aveva invitato i finiani a non rompere l’unità dei moderati. Che graziosa metafora!
(Il premier sperava di fare un patto coi moderati. Ma quelli all’inferno ci credono)
Di Pietro prende la parola e Berlusconi lascia l’aula. Voleva che il suo voto rimanesse una sorpresa.
Il premier: “Sono il leader più amato in Europa”. E vattene lì.
L’opposizione: “È una vittoria di Pirro”. Gasparri: “No no, di Berlusconi”.
Rutelli: “La giornata di oggi sancisce la nascita del terzo polo”. Guarda, anche noi l’abbiamo interpretata così.
Dopo il voto Berlusconi va da Napolitano. A versare la caparra.