Quando si leva, la Luna è sempre grandissima, ma lo spettacolo dura pochi minuti; salendo, appare più piccola. A me ricorda la mia opra preferita, RUSALKA di Antonin Dvorak - questa è l'aria dedicata alla Luna:
Rusalka è un’ondina del lago che, innamorata di un uomo, desidera diventare donna. Ciò è una trasgressione, nel suo mondo incantato; per ottenere la trasformazione Rusalka dovrà chiedere aiuto alla strega Ježibaba. Il finale sarà tragico, come nella Sirenetta di Andersen…
RUSALKA traduzione:
Cara luna, luna d’argento, alta nel cielo, tu che tante cose vedi nel tuo corso, tu che conosci il destino degli uomini, dimmi dov’è il mio amore! E digli che tu, luna d’argento, l’avvolgi per me tra le tue braccia argentate… Digli, o luna d’argento, che gli dono il mio cuore, e che almeno un istante si ricordi di me in sogno… Fagli luce ovunque egli vada e digli che qualcuno qui l’attende fedele. E se mi vedrà nei suoi sogni, fa’ che si risvegli al mattino con questo ricordo!
(la luna si nasconde)
Brilla, o luna! Non nasconderti… Com’è fredda l’onda!