in piscina, al termine di una gara di pallanuoto, bambino stringe le mani al collo di un altro bambino e lo trattiene sott'acqua fino a farlo svenire. La vittima, prima di svenire, ha tentato in tutti i modi di divincolarsi ma non c'è riuscito! Un attimo ancora, e sarebbe morto affogato.
Lo hanno salvato altri componenti la squadra di pallanuoto, presenti in acqua. Tutto è bene quello che finisce bene. E di sicuro, da grande, brindando per l'ennesima volta allo scampato pericolo, gli chiederanno: tu che l'hai vista in faccia, la morte, è davvero femmina e soprattutto, è davvero brutta come la si disegna?
Comunque, a parte i scherzi, da ieri, abbiamo tra di noi un bambino che non è un bambino! anche se ha le sembianze di un bambino. Riflettendo ci dovremmo chiedere, anzi l'imperativo è: quanti di questi bambini non bambini ce ne sono in giro? Verrebbe voglia di bestemmiare dicendo: tanti, tantissimi! ma sono
allineati e coperti. Agiranno con la maggiore età.
E allora saranno cacchi amari per chi incrocerà la strada con loro.
Ma in questa, fortunatamente scampata tragedia, si cela una circostanza che lascia interdetti. La data di nascita del bambino, non bambino, coincide con la data di nascita di un altro bambino.
Un bambino, venuto al mondo contemporaneamente, generato con le stesse modalità,
ma, chissà, forse per pareggiare i conti, lui, è un bambino prodigio.
Dalle stelle alle stalle.