...Ma c'è una nota personale:
Trentatré anni fa, all’età di vent’anni, tre mesi e tredici giorni, con una rapida cerimonia al Campidoglio, presenti i soli testimoni, contraevo matrimonio.Non volli sposarmi con altra gente, fare festa: che motivo c’era, se non il fatto che sei mesi dopo sarebbe nata la mia primogenita?
Con lei non si andava molto d’accordo, e infatti ci separammo un paio di volte fino alla rottura definitiva, nell’ottobre 1987.
Soldi, pochi; impiego, per uno che aveva fatto il classico e che grazie all’attività politica aveva più carichi pendenti di Vallanzasca, neanche a parlarne. Per fortuna mio suocero ci aveva messo a disposizione una casetta.
Il partito? Stendo un velo pietoso, ma forse fu anche colpa mia perché non ero un fedelissimo di nessuno: parecchie cose non mi quadravano e non ne facevo mistero, insomma, non avevo alle spalle nessun 'potente'. Ricordo che chiesi di entrare al Secolo d’Italia, qualche 'pezzo' (gratis) lo avevo già mandato, ma non ci fu nulla da fare. Mi dicevano che il quotidiano era in crisi eccetera: infatti, poco dopo, fu assunta proprio Flavia Perina; del resto, lei aveva i genitori che stavano nel MSI da sempre, bisogna capire...