Da quello che ho
capito le dame bianche cercano proprio di dare voce ad una migliore liberta' di
espressione e di partecipazione ad una politica che sia meno assoluta e
assolutamente drogata dal regime.
C'e' una giornalista assai famosa che
scrive in internet sulla vera situazione del paese . Di nascosto e spesso
malmenata e ingiuriata.
Il grama giornale locale e' un giornale di
regime come pure la radio e le tv. Internet non e' libero e cosi' pure la
televisione satellite e' viatata .
Falso e' il fatto che hanno disperso
le dame bianche ma circondate da uomini e polizia di regime le hanno lasciate
alla merce' degli esagitati del regime.
Poi le autoambulanze le hanno
raccolto e cercato di assisterle.
In cuba ci sono un 10 % della
popolazione attiva che e' o nella polizia o e' collaborativa al regime in
segreto.
Non e' raro che gente viene prelevata e fatta sparire ...su
certi reati si puo' andare in galera sine processo.
Se ne esce o
assecondando il regime o restando invalidati dai trattamenti e quindi
considerati dei dementi senza possibile credibilita'.
Esiste comunque
una seconda cuba che ha creato del potere economico una nuova forza. Tutto puo'
essere comprato e avendo i mezzi si riesce ad essere l'esempio vivente di come
potrebbe essere cuba con una migliore liberta'.
Puo' sembrar strano ma
ci sono molti cubani denarosi che con gli stranieri e con qualche illecito hanno
fatto una fortuna nascosta nelle cifre ma evidente nei fatti.
Nelle
discoteche famose da 20 pesos di entrata (equivalente a 2 mesi di salario
comune) se ne trovano parecchi e con segni di ostentata ricchezza. Girano con
vecchie auto rimesse a nuovo che fanno 4 km con un litro di benzina ad un pesos
(uno stipendio cubano per fare 40 km in auto)
Molti hanno i soldi ma non
li possono spendere.....si fanno soldi vendendo di tutto , dalla gasolina , ai
sigari , alle medicine particolari e dai favori scambiati sempre mediante moneta
pesante.
Comprare un tv lcd pero' diventa pericoloso come un frigo o un
impianto stereo...come hai potuto se guadagni 15 pesos al mese?
Qualche
concessione e' stata data ma e' solo fumo ...la realta' di raul non e' diversa
da quella di fidel.
eppure quest'uomo non è di destra, vota per la Bonino e da 20 anni passa tutte le sue vacanze a Cuba, perchè la moglie ha dei parenti cubani che vivono là
ed è la prima volta che si esprime su Cuba in modo critico
ma sei grande e vaccinato e quindi sai benissimo che se l'Irak, e il suo popolo, non fosse stato messo in ginocchio da un vergognoso e criminale embargo, durato una vita, e poi non paga l'America l'ha attaccato mentendo sull'armamento di distruzione di massa, quello che è successo e sta succedendo, non sarebbe successo.
Su Cuba, idem, solo la storia, e non le chiacchiere interessate, ci diranno quanto ha deciso il vergognoso embargo, affinche quel piccolo popolo non fosse in grado di affrancasse da fame e povertà.
Iraq e Cuba sono situazioni diverse. E i missili sovietici a Cuba, mandati da Hrush'chiof, sono anche quelli un pezzo di storia.
Sulla falsità delle chiacchiere riguardanti l'armamento per la distruzione di massa detenuto da Saddam sono d'accordissimo fin da prima del conflitto. E infatti non è mai stato trovato nulla...
cuba è una realtà complessa, incomprensibile per ki non ci vada a stare un periodo
l'estensore dell'articolo è poco attendibile in quanto si contraddice da solo
prima scrive ke 20 pesos sono il salario mensile di un cubano (ma forse voleva dire dollari, ke i pesos, credetemi, sono molti di più), poi dice ke serve uno stipendio per fare 40 km a 4 km al litro (sono 10 litri, quindi 10 pesos, ovvero mezzo stipendio - ammesso ke non fossero dollari)
poi dice ke un cubano di pesos (o dolalri?) ne guadagna 15
insomma fa un casino della madonna, tale da rendere razionalmente incredibile ogni singola parola da lui scritta (la precisione rende credibili quando si riportano dei fatti o presunti tali)
io a cuba ci son stato per un mese, e badate bene, non a varadero o guardalavaca, ma proprio a cuba, nel senso ke con altri 8 amici ce la siamo girata in lungo ed in largo per un mese intero a bordo di 2 "fantastike" mitsubishi colt noleggiate alla folle cifra di 20 dollari al giorno (kissà quanti stipendi sono per un cubano)
cuba, dicevo, è una realtà difficile da afferrae, per me, lo ammetto, arrivato nella patria del socialsimo reale, fu una tremenda delusione, almeno per i primi giorni, poi iniziai a capire (in questo aiutato da infdigeni dotati di cultura media per noi italiani inimmaginabile)
la prima cosa ke mi lasciò interdetto fu il cambio-valute
un peso cubano praticamente non aveva valore di cambio...era carta straccia, ma si erano inventati una valuta (il peso convertibile) ke avevano arbitrariamente valutato alla pari col dollaro americano
in realtà la faccenda era un tantinello più oscura e truffaldina perkè i cubani avevano diritto al pagamento solo in pesos locali, al massimo accettavano i "convertibili" ma ti davano il resto in pesos cubani, parimenti il resto dei pagamenti in dollari era in pesos cubani mentre i convertibili li potevi avere solo come resto di grossi tagli di dollaro e dovevi necessariamente spenderli sull'isola dato ke fuori erano come i soldi del monopoli
la seconda cosa ke mi colpì moltissimo fu l'altissimo livello di istruzione dei cubani (analfabetismo 0.2%) e l'accessibilità diffusa a tutti a querl quasi niente ke avevano (non dimentikiamoci ke sono sotto embargo da 60 anni circa)
la benzina ha prezzi differenziati, se sei cubano la paghi un'inezia, se sei straniero costa un dollaro (o un peso, rigorosamente convertibile) al litro e così più o meno tutto. uno straniero può andare in alberghi cubani per indigeni ma dove loro pagano la pensione completa 3 dollari a notte, noi ne pagavamo (e giustamente) 15 (se vi mostrassi le foto degli alberghi ne avreste spesi 150 senza batter ciglio
i negozi erano semivuoti, ad eccezione delle tiendas (negozi riservati ai turisti o a ki abbia dollari da spendere) dove trovavi più o mneo quelo ke trovi in corso buenos aires
i locali pullulano di puttane, li si kiamano Jineteras, ma sono ragazze normalissime ke cercano dollari per comprarsi le Nike o la borsa finto prada, e questo mi ha rattristato oltremodo. nei grandi centri (avana, cienfuegos, Pilar, santiago) praticamente se sei europeo e maschio da solo non riesci a fare 4 passi (di numero) senza ke una di queste ragazzine ti si appicciki al braccio e ti giuri amore eterno. ti offrono di comprar casa a prezzi per noi da ridere (10mila euro per un trilocale sulla spiaggia a marea del portillo o a baracoa, aria condizionata inclusa) ma per legge uno straniero non può possedere immobili a cuba, qundi avresti dovuto intestarla a loro :-))
non esiste nemmeno il minimo accenno di criminalità, almeno di microcriminalità (anke se la prostituzione è considerata un crimine pesantissimo e viene saltuariamente perseguita violentemente), la polizia gira in coppie di individui in mimetica assolutamente disarmati (nemmeno uno sfollagente)
la corruzione è su livelli inimmaginabili perfino per noi, in pratica se puoi pagarlo puoi avere davvero quello ke vuoi
ma nel complesso è un paese di 12milioni di abitanti, isolato da oltre 60 anni in un contesto in cui (vedasi haiti, honduras, messico, colombia) ci sono guerre civili ininterrotte con sakke di miseria e disperazione ke a cuba, in tutta onestà, non esistono. esiste. è vero, una dignitosa povertà diffusa, ma non troverete una favela nemmeno a cercarla
certo, castro è un dittatore, non lo nego. ma se confrontate il paese ke ha costruit con i suoi vicini "democratizzati" sceglierete cuba mille ed una volta
ultima nota sui cubani, persone meravigliose ed ospitali. ricordo una notte arrivammo alle 11 in un paesino sperso sulla sierra di cui non abbiamo mai nemmen saputo nemmeno il nome. c'era una festa. fummo ospiti invitati a bere il loro rum fatto in casa prendendolo da una botte comune con un mestolo e versandolo in bikkieri di fortuna, dividemmo il maiale ed il pollo fritto, il riso bianco ed i fagioli. accettarono 10 dollari (in tutto, per 8 persone) solo per darci 2 stanze in una locanda. ah....era un paese di contadini, le ragazze c'erano, ma non si prostituivano
andateci, sono convinto ke ne valga la pena, ma evitate varadero, la isla de la reina e guardalavaca...vedreste solo camerieri cubani e turisti canadesi ed europei
Castro, si sa, ha alfabetizzato praticamente tutti, e questo senz'altro gli va a merito, senza se e senza ma.
Tu, o Skikko, dici che a Cuba non esiste guerra civile. Certo che non esiste: come potrebbe? Chi la muove?
L'ospitalità dei Cubani è nota, ma come la spieghiamo? Con l'acculturamento socialista, con una mentalità tipica di quella gente, con un misto delle due cose?
E poi c'è questa evidente contraddizione: da una parte la dignitosa povertà che citi, dall'altra la prostituzione per un paio di Nike. E una corruzione che, parole tue, supera ogni fantasia.
ti sembrerà assurdo ma la maggioranza dei cubani è contenta
la prostituzione e la corruzione sono comunque sakke minoritarie e solo nelle 2 o 3 grandi città
i cubani sono allegri ed ospidali a prescindere dal socialismo
la guerra civile potrebbe esistere, nessun regime è mai stato così tanto forte da non avere oppositori disposti alla morte....anzi, quanto più autocratico ed efferetao sia satto il regime tanto più violenta la rivolta (storia docet)
il fatto ke in oltre 60 anni di rivoluzione a cuba ci siano stati solo alcune migliaia di dissidenti dovrebbedirla lunga sul livello di soddisfazione, soprattutto nei primi anni
cuba all'inizio della dittatura castrista era come haiti, adesso in confronto è il paradiso terrestre, sono solo gli under 30 ke fanno finta di non saperlo o comunque ritengono di volere andare oltre (spesso oltre è miami, FL)
ma come ti dicevo la realtà è molto più complessa di come la si racconta, castro, piaccia o no, ha ancora un consenso molto forte
è lo sfogo di un iscritto ad altra com, uno che leggo da dieci anni e che ha sempre parlato dei suoi soggiorni cubani (che durano mesi e si ripetono almeno tre volte all'anno) in termini entusiastici, pur riconoscendo le magagne del regime, che lui attribuisce a cause di forza maggiore di origine esterna
in pratica...una eterna situazione provvisoria
solo che quando a Fidel è succeduto Raul qualche dubbio ha iniziato ad averlo
questo post veniva prima dell'altro, in rosso ha raccontato la esperienza che lo ha tanto colpito da farlo sentire in dovere di darne testimonianza
ed è davvero una cosa insolita per lui, sempre impegnato a difendere Cuba da tutte le nostre critiche e ad esaltare le conquiste della medicina e della ricerca cubane, insieme a tutte quelle caratteristiche che rendono i cubani un popolo mertaviglioso e unico
il regime....
è la prima volta che lo chiama così, parlava di Fidel come di un capo illuminato, amatissimo dal suo popolo, un amore ricambiato, diceva
adesso ho il dubbio che non fosse del tutto sincero, che il suo fosse un entusiasmo tuttaltro che cieco, visto che nel post di apertura qui dice :
Qualche
concessione e' stata data ma e' solo fumo ...la realta' di raul non e' diversa
da quella di fidel.
Così come si dice che la bellezza è negli occhi di chi guarda, altrettanto penso si possa dire della dittatura: se la vuoi vedere la vedi, sennò ti limiti alle bellezze paesaggistiche e al buon cuore della popolazione - oltre, beninteso, ai vantaggi che comunque la dinastia Castro ha assicurato ai Cubani: istruzione, un minimo di assistenza sanitaria, prezzi 'politici' e via dicendo.
Anni fa ebbi la ventura di farmi una lunga chiacchierata con un 'pentito' di estrema sinistra: dopo aver ucciso in compagnia di un altro il giornalista Tobagi costui, una volta libero (e molto presto, in quanto appunto 'pentito'), se ne andò proprio a Cuba. Forte di una rendita immobiliare proveniente dall'Italia, nell'isola campicchiava in maniera decente; provò a mettere su una società di taxi ma, in virtù del fatto che gli toccava intestare i mezzi ai residenti, costoro si papparono tutto. Inoltre, ironia anzi sarcasmo della sorte, lo hanno arrestato tre volte per immigrazione clandestina. Peraltro, ancora sorretto dall'Idea, anche lui non vedeva altro che le conquiste della Rivoluzione, glissando su tutti gli altri aspetti. Sorretto dall'Idea, poi... Mi sembra fin troppo facile quando in galera ci mandi gli altri, ma queste sono valutazioni che qui poco c'entrano, era solo una nota a margine.
Volendo cercare di essere obiettivo dico peraltro che in America Latina non è che ci sia poi questa grande tradizione di dialettica democratica e pluralista: quella parte del continente è passata da una dittatura militare all'altra, né mi risulta che nemmeno la parentesi Allende sia stata un fiorire rinascimentale. Del mito Guevara, osannato anche dalla destra radicale, si dice che fosse uno specialista nel riprodurre pezzetti di Siberia a Cuba (leggi: Gulag).
...Ma se cerchi ci sono diversi articoli in proposito.
E bada che con questo nulla voglio togliere alla figura del combattente totale, che, ripeto, è celebrato anche a destra.
C'è inoltre una biografia lievemente ironica scritta da un mio amico scrittore sloveno dal titolo 'Guerrillero'; l'ho tradotta ma temo che nessuno mai la vorrà pubblicare. Qualche volta l'ho messa qui in web, se ti va posso replicare.