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General: siamo stati un popolo di emigrati
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De: Claretta (Mensaje original) |
Enviado: 09/04/2011 18:58 |
sì, vero
ma lo sono stati anche i tedeschi, i francesi, gli inglesi, gli spagnoli i russi, i polacchi, i portoghesi, e gli irlandesi
no, non sto parlando dei colonizzatori, sto parlando dei profughi e di quelli che espatriavano per fame
tutto un secolo di ermigrazioni europee il secolo scorso
e io non posso dimenticare le navi cariche di tedeschi che arrivavano a New York nel 1945
decine di migliaia di bambini tedeschi, orfani di guerra, sono stati adottati nei paesi scandinavi, Svezia in primis
nelle miniere di Marcinelle c'erano anche i francesi, e in sudamerica c'erano anche gli spagnoli e i portoghesi
ma se risaliamo ai primi anni del 900 abbiamo veri e propri esodi di russi, polacchi e irlandesi
gli emigranti inglesi erano avvantaggiati dalla lingua e potevano coprire ruoli che non erano di bassa manovalanza, ma partivano anche loro, la fame c'era anche nella Inghilterra postbellica
SONO STANCA DI SENTIRE SEMPRE LA STESSA MUSICA !!
se abbiamo obblighi morali noi ce li hanno anche gli altri paesi europei
ma poi se oggi il Magreb ha fame e se ce l'ha l'Africa nera, la nostra responsabilità è minima, rispetto a quella degli altri paesi imperialisti europei
e oltre tutto noi non abbiamo mai smesso di pagare i danni
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Tu non fai i conti con l'ignoranza di questi sbarcati e con l'ignoranza degli Italiani dell'epoca, secondo me. I primi mi sa che in buona parte il mare non lo hanno neanche mai visto, e i secondi... ma che cavolo ne potevano sapere? |
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De: Tebro |
Enviado: 10/04/2011 07:16 |
ehi, amico, guarda, che tra questa gente, un alta percentuale è composta di persone acculturate, e tanti, con tanto di laurea.
E se tanto me dà tanto.
Quindi ripeto, solo se credi a quello che ti racconta la tua religione, puoi montare e affidare la tua vita su quelle barche. E ripeto ancora, basterebbero dei semplici braccioli o giubbettino da pochi centesimi per aver salva la vita in caso di naufragio. Altro che non incontri un tsunami.
In quanto ai nostri, che sono andati a fasse sputà in faccia in terre lontane,
nel 99% dei casi, lo potrebbero raccontare i loro genitori se era il caso di andare o rimanere a curare i propri interessi.
Le ragazze di paese, pur non partendo, hanno avuto, in moltissimi casi, un ruolo determinante per certe sconsiderate scelte.
Ma soprattutto, sono stati tutti invogliati, con una capillare campagna di persuasione,
messa in atto da chi aveva tutto l'interesse a che se ne andassero. E se ne andassero i peggiori. Rimanendo, e svegliandosi, avrebbero prima o poi messo a rischio le loro ricchezze, le loro usurpazioni, i loro privilegi. |
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Mah... per un laureato che arriva qui ce ne sono cento che non sanno nemmeno parlare la propria lingua. Te lo potrebbe dire una mia amica che a Verona ha l'incarico proprio di insegnare l'italiano agli stranieri.
E non credo che la situazione fosse molto differente in Italia nei primi anni del Novecento: come punto di riferimento mi basta ricordare cos'erano i Veneti ancora negli anni '60. Che poi ci fosse qualcuno che aveva interesse a farli andar via è più che probabile - ma non è lo stesso, per esempio, per quanto riguarda gli scafisti di oggi e chi regge loro il gioco?
D'accordo sul giubbetto di salvataggio e quant'altro: ma è roba che costa, chi lo fa fare ai traghettatori di acquistarli?
I nostri sono andati a farsi sputare in faccia, è vero, ma è anche vero che nel giro di una sola generazione si sono fatti valere: hanno dato anche uomini politici, per esempio, all'America. Ma in diversi campi, poi: nella musica, nel cinema, nello sport. |
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De: Tebro |
Enviado: 10/04/2011 08:23 |
Che poi ci fosse qualcuno che aveva interesse a farli andar via è più che probabile - ma non è lo stesso, per esempio, per quanto riguarda gli scafisti di oggi e chi regge loro il gioco?
No, non è più che probabile! che i ricchi, i proprietari terrieri, i sanguisughe, avevano interesse a mandarli via, è certo! non probabile.
no, i scafisti sono lì in attesa di chi, pur essendo al corrente, (mezzi di comunicazione) decide ugualmente. semmai, sono le stesse categorie che hanno costretto i nostri a emigrare, a convincerli. e loro forti di quel che gli ha raccontato la religione si imbarcano.
Comunque, sprovveduti e ignoranti si, ma nessun italiano è montato su barche per 50, essendo in trecento.
D'accordo sul giubbetto di salvataggio e quant'altro: ma è roba che costa, chi lo fa fare ai traghettatori di acquistarli?
ma dei semplici braccioli o giubbottini costano pochi centesimi!
I nostri sono andati a farsi sputare in faccia, è vero, ma è anche vero che nel giro di una sola generazione si sono fatti valere: hanno dato anche uomini politici, per esempio, all'America. Ma in diversi campi, poi: nella musica, nel cinema, nello sport.
abbiamo visto vecchi padri e vecchie madri, strappate alle loro radici, per seguire i figli emigrati in terre lontane! Pagando prezzi crudeli, lacrime amare, sacrifici inumani. Il tutto per avere in cambio nulla di più, che una vita da miserabili per loro e per i loro figli. Altro che si sono fatti valere! Quella gente è morta, e muoiono, con la morte nel cuore!
Li romani ce li freghi cor caxxio!!!
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guardate che chi emigra clandestinamente si mette in una situazione disperata, sia che vada per mare, sia che scavalchi le montagne o che si infili sotto il cassone di un camion, tra l'altro il 95% dei clandestini non viaggia per mare e arriva in tutta Europa
e del resto arriva anche negli Usa, malgrado sia molto più rischioso attraversare quelle frontiere che attraversare il Canale di Sicilia
e i clandestini che scavalcano le montagne non pensano di attrezzarsi con picozze e ramponi, spesso non pensano nemmeno che sia necessario calzare scarpe pesanti
chi viene dal sud Sahara non ha mai visto il mare, non ha la più pallida idea di come galleggia una barca, ci sale come è salita sui camions che sia pure stracarichi continuano a viaggiare, e se si fermano si può continuare a piedi
chi invece viene dalle zone costiere sa benissimo che il Canale di Sicilia è pieno zeppo di imbarcazioni di ogni nazionalità, che è sorvolato da elicotteri, che è sotto osservazione dei radar, che basta una telefonata per ricevere soccorso, che più sono e più il soccorso diventa urgente e che Lampedusa è lì a poche ore di navigazione
sto parlando di esodi di massa, non di emigrazione come quella che hanno vissuto i paesi europei, dove era possibile scegliere e venire scelti, non sto nemmeno parlando delle espulsioni, che pur spostando centinaia di migliaia di persone erano gestite dai governi, c'erano navi e treni, c'erano convogli, c'erano i paesi di origine che se ne faevano carico, più o meno bene (i 350 mila italiani espulsi da Istria e Dalmazia vennero accolti molto peggio di come oggi accogliamo i tunisini)
sto parlando di una situazione del traffico di esseri umani fatto da criminali, mascherarlo con la affermazione che si tratta di normale emigrazione, proclamando che anche noi siamo stati emigranti, è renderci complici di criminali, nè più nè meno di coloro che erano complici dei negrieri
siamo un paese di emigranti, sappiamo che è una situazione dolorosa, e allora attiviamoci perchè si possa evitarla, creiamo le condizioni affinchè i popoli possano progredire nei loro territori
emergenza umanitaria globale richiede assistenza umanitaria globale, non slogan tipo "gli immigrati sono una risorsa per noi"
slogan vergognoso quanto gli slogan razzisti, possibile che non ce ne si renda conto?
in pratica stiamo espropriando i territori di risorse umane, oltre che delle risorse naturali, e questo dopo secoli di colonizzazione, in cui ci siamo appropriati anche dei territori
sto parlando della intera Europa, continente che è stato di emigranti e che oggi, dopo essere divenuto un continente di immigrati non riesce ancora a capire che i territori impoveriti causano esodi inarrestabili, che 2 miliardi e mezzo di persone affamate non possono essere accolte in un piccolo continente già sovraffollato, ma che non possono nemmeno essere fermate, se non si ferma la fame negli altri continenti
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De: Tebro |
Enviado: 10/04/2011 11:41 |
signora google, mi permetta, in amicizia, di dirle che, della la sua invenzione dell'acqua calda, di sicuro ne approfitterò!
E ne approfitterò per cuocermi due ova sode!
ehi, ehi, peter, non mi guardare in cagnesco! Dài, non soffiare dalle froce del naso come un toro incazzato!
se hai letto, io, prima di parlare di acqua calda ho premesso.
e premettendo ho detto che ne approfitterò solo perché, tra me e la signora intercorre da sempre
e per ogni sempre, una palese e incrollabile aminimicizia.
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A Te', 'o sai chettedìco? |
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no, non ho scoperto l'acqua calda, mi sono limitata a far presente che esiste e che bisogna usarla
si vuole imporre il rispetto dei diritti dell'uomo, e si usano le bombe per imporlo, spendendo somme immani, somme che basterebbero a costruire infrastrutture, ospedali, scuole e soprattutto acquedotti
basterebbe imporre ai dittatori di rendere pubblici i bilanci dello stato e gli indirizzi di programmazione economica, usando come forma di pressione proprio l'arrivo di finanziamenti mirati alla reaizzazione dei progetti più consoni allo sviluppo del paese
che è poi il principio con cui vengono distribuiti i fondi per lo sviluppo in ambito europeo, e basterebbe attenersi rigidamente a questo principio anche a livello globale per ottenere qualche buon risultato
l'assistenzialismo a pioggia non fa che aumentare il livello di corruzione e di prevaricazione, oltre a ridurre o addirittura azzerare la volontà di riscatto della dignità di ciascun cittadino del paese "CARITEVOLMENTE" e "UMANITARIAMENTE" assistito
ed è proprio da questo azzeramento che nascono e si riproducono i regimi dittatoriali, quando la dignità del singolo uomo è azzerata non resta che identificarsi nella figura del leader e sottomettersi ad esso
se volete potete chiamarla sindrome di Stoccolma, ci può stare, ma il fatto è che non aiutiamo i paesi poveri facendo incetta di immigrati, li aiutiamo se rendiamo vivibili anche i paesi dove regna la povertà, pur abbondando di risorse naturali, li aiutiamo se li indirizziamo allo sviluppo economico, se non gli vendiamo le armi e gli regaliamo invece le strade, le ferrovie, i porti, gli acquedotti, le dighe, le macchine agricole, gli impianti di irrigazione, i dissalatori, e la competenza necessaria a mettere a frutto il tutto
piantiamola di dire "hanno fame" e di approfittare della loro fame
e piantiamola di fare i gay con il culo degli altri !!
SPACCIANDOCI OLTRE TUTTO PER "BUONISTI" !!
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Troppo quotabile, la dolce Cla. |
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De: Tebro |
Enviado: 10/04/2011 15:59 |
si vuole imporre il rispetto dei diritti dell'uomo, e si usano le bombe per imporlo, spendendo somme immani, somme che basterebbero a costruire infrastrutture, ospedali, scuole e soprattutto acquedotti
signora, mi limito al quanto sopra. Non ho capito di quale bombe sta parlando e di quale imposizioni.
Se si riferisce alle bombe "spese" sugli armamenti di un dittatore come Gheddafi, non credo di poter essere d'accordo. Inoltre, non sempre, e non tutti i popoli, accetterebbero di farsi imporre qualsivoglia scelta. Che sia una strada, o un acquedotto, un ospedale. Figuriamoci rendere pubblici i bilanci. E per chiudere, va detto, che la fiorente e ineluttabile e non rinunciabile industria bellica, ci rende tutti più sicuri oltre a far si,
che anche lei, evidentemente pacifista, ne tragga soddisfacenti benefici anche economici. Ovviamente senza lamentarsi o rifiutarli.
augh
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bel campionario
ma io non mi sento affatto più sicura sapendo che esistono le armi
non ho la bandiera arcobaleno, ma è vero che sono pacifista, anzi addirittura aborro la violenza
ma soprattutto aborro chi si spaccia per protettore bombardando
la guerra aerea è la più schifosa delle guerre, ed è anche la più vile, il pilota ha mille modi per difendersi ed evitare di essere abbattuto, una sola delle sue bombe su una scuola completamente indifesa può uccidere centinaia di bambini, e sto parlando di bombe primordiali, non di quelle al napalm o addirittura di quelle nucleari
http://www.trentoincina.it/mostrapost.php?id=125
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ma ho accettato che nella Costituzione fosse ammessa la difesa quando si viene attaccati
e he quindi dobbiamo avere le armi e le Forze Armate per difenderci nel caso in cui venissimo attaccati
ma non ho mai accettato il patto con la Nato, neppure dopo la nascita del patto di Varsavia, anche se si trattava di entrare in guerra solo quando veniva attaccato un paese della coalizione era sempre una rinuncia alla neutralità, era armarsi per fare la guerra fuori dal nostro paese, non era questo che diceva la nostra Costituzione
ma nessuno ha chiesto il mio parere con un voto referendario, la Nato mi è stata imposta, alla faccia del popolo sovrano
e nella Nato ci sono paesi che non ripudiano la guerra, anzi che la promuovono come mezzo di soluzione dei conflitti interni di altri paesi
il che in realtà diviene molto spesso, per non dire quasi sempre, intervenire per ragioni di interesse geopolitico, economico e finanziario dei più influenti paesi della Nato, cioè di quelli che l'hanno voluta
nel Kosovo e in Iraq c'erano gli interessi americani, in Libia ci sono quelli dei francesi, che non avevano accordi commerciali con Gheddafi
li avevano invece con Ben Bellah, uomo messo al potere proprio da loro, ma Ben Bellah è fuggito senza chiedere il loro aiuto, ha fatto troppo in fretta ad andarsene e loro non sono riusciti a iemare le cose in modo da potere avere la conferma degli accordi da chi verrà dopo
però in Francia c'era un uomo della corte di Gheddafi, hanno usato quello per trattare con gli insorti, anche perchè appartiene alla tribù del re Idris, spodestato da Gheddafi, tribù quindi nemica di quella di Gheddafi, a questo punto gli hanno promesso ogni genere di sostegno e Sarkosy voleva bombardare anche prima della risoluzione Onu, che dopotutto è stata limitativa rispetto a quello che lui chiedeva di poter fare
quanto agli angloamericani (che sono un corpo solo, lo dico per chi non lo avesse ancora capito) hanno interessi solo in Egitto, che è da sempre il loro punto focale, ma la zona di Bengasi, cioè la Cirenaica, è regione in simbiosi con l'Egitto, col quale ha sempre interagito
e il petrolio è in Cirenaica
UMANITARIO QUELLO CHE STIAMO FACENDO AL FIANCO DEI VAMPIRI ??
nel 56 quando Francia e Inghilterra bombardarono l'Egitto non ebbero almeno la faccia tosta di chiamarlo INTERVENTO UMANITARIO
quella la chiamarono Crisi di Suez, non c'era ancora la moda di farsi belli quando si andava a bombardare un paese senza che ci fosse la dichiarazione di guerra
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Meglio di così non la si poteva descrivere, o Cla... |
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De: Tebro |
Enviado: 11/04/2011 07:25 |
ma non ho mai accettato il patto con la Nato, neppure dopo la nascita del patto di Varsavia, anche se si trattava di entrare in guerra solo quando veniva attaccato un paese della coalizione era sempre una rinuncia alla neutralità, era armarsi per fare la guerra fuori dal nostro paese, non era questo che diceva la nostra Costituzione.
ma si rende conto di quello che dice prima di cliccare su invia? ma è proprio quel patto, che ci permette di vivere in pace! cosa mai successa prima!
ma nessuno ha chiesto il mio parere con un voto referendario,
ma su mille problemi non è stato chiesto il suo parere, (per fortuna) neanche sulla pena di morte.
nel Kosovo e in Iraq c'erano gli interessi americani, in Libia ci sono quelli dei francesi, che non avevano accordi commerciali con Gheddafi
davvero fango e menzogne che gridano vendetta
Sarkosy voleva bombardare anche prima della risoluzione Onu, che dopotutto è stata limitativa rispetto a quello che lui chiedeva di poter fare
ma bisognava intervenire prima! un mese prima! E comunque, prima che Gheddafi mantenesse la sua parola: entrare casa per casa e consumare una carneficina, nei confronti del popolo di Bengasi!
lei, signora google, non dia retta a chi, mai gli direbbe: signora google, lei ha il difetto di appozzare notizie qua e là (altro che bric a brac) ne fa tutto un frecantò, e le manda in onda credendo che qui, come altrove, ci sono dei coglionazzi che si bevono tali... bric a brac.
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Non ti posso dare del deficiente perché i deficienti non meritano simili paragoni.
Scemo, Claretta, per tua informazione, scrive da prima che tu comprassi il PC, e ha sempre scritto a braccio, pur ispirandosi chiaramente alle notizie che si leggono sia sui giornali che in web o che si sentono in TV: be', e dove sta il problema? Tu invece le informazioni dove le vai a ricavare? Al baretto sotto casa?
La Nato fu una risposta al Patto di Varsavia; oggi come oggi serve a un cavolo, ossia serve, come l'ONU, ad appoggiare guerre volute dalle potenze economiche, o a ratificare situazioni di fatto. Svejeteeeeee! |
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