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General: Aldo Fabrizi
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De: Claretta (Mensaje original) |
Enviado: 16/04/2011 01:49 |
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Temeraria! E se adesso Tebruccio si mette a contestarlo e ci racconta che a suo tempo ha discusso con lui su profonde questioni di romanità? E se cita il suo amico Umberto Ecoccodè? |
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De: Tebro |
Enviado: 16/04/2011 08:35 |
a che prò? bè, si, un prò c'è. C'è quando non si ha farina nel proprio sacco. E non avendola, si ricorre a questi piccoli espedienti.
(senza mettese in gioco, ovvero spendendo farina del proprio sacco) non si corre il rischio de dì strunz.
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Con sta storia della farina del proprio sacco.. come se saper metter insieme due parole fosse l'unico modo per dimostrar di esser grandi..
Chissà se il sommo sa coltivar il frumento e far la farina, o qualsiasi altro prodotto della terra.
Chissà se sa far il pane o se va al forno a comprar il pane.
Chissà se sa confezionarsi un vestito o va al negozio e lo compra già fatto.
Chissà se sa fare il dottore o se si fa curar dagli altri.
Chissà se sa far l'avvocato o se si serve di qualcuno che lo sa fare.
Ognuno di noi è maestro in qualche cosa.
Lui in che cosa è maestro?
O è maestro a far tutto?
Son quelle manie di grandezza che non capisco e mi fanno considerar chi le manifesta così dei poveri esseri che non hanno altro modo per rendersi interessanti.
I grandi della storia, quelli veramente grandi, in qualsisi arte, non hanno avuto e non hanno bisogno di sminuire gli altri ed ingrandir se stessi.
Parlano le loro opere per loro, e delle loro opere parlano gli altri senza che abbiano bisogno di metterle in evidenza. |
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Al limite avrebbe anche ragione: se uno pretende di scrivere, che scriva di suo. Peccato che cada proprio su questo aspetto: a lui converrebbe copiare anziché mettere la 'sua' farina... |
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De: Tebro |
Enviado: 16/04/2011 12:44 |
draghetta, draghetta, perché prima de parlà non te stai zitta? Perché prima d'interveni, quann'anche non chiamata, non leggi e rileggi bene quello che uno "dice"?
draghetta, draghetta, dov'è il tuo ultimo post, con dentro, almeno un pizzico della farina del sacco tuo?
Vuoi vedere che se ne spendi, almeno un pizzico, ma che sia del tuo sacco, ti faccio i complimenti più sperticati?
E se ti faccio i complimenti più sperticati?
allora? ehi, draghetta: allora? Allora, già lo so, ti rimangierai queste accuse inopportune e gratuite.
Però, dài, non rammaricarti, non fare questa faccia mortificata, in fondo non è successo niente! normale amministrazione!
Sappi, bella mia, che quand'anche li draghi me guastano il sonno, ti ho compreso e perdonato. Però, draghé, per la prossima, pondera prima.
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Resto del parere che l'aspetto più importante sia riuscir a far passare un messaggio, piuttosto che la forma del messaggio.
Ci sono poi poesie, racconti o frasi famose che danno sempre piacere nel leggerli e se trasmettono ciò che si vuol esprimere ben vengano.
Che poi.. son più brava io che so far delle tigelle squisite o un cantante?
E' più bravo il sarto che crea un capolavoro con la stoffa o lo scrittore che scrive un libro?
E' più bravo il medico che salva una vita o il poeta che scrive una poesia?
E se uno non ha un fisico perfetto, è meglio che lo metta in evidenza o che usi degli abiti adatti per aver un aspetto decoroso?
Insomma.. non vedo gran differenza nell'usare parole proprie o d'altri per dire ciò che si vuol dire.
Ne riconosco superiore chi sa mettere in fila due parole su chi usa frasi d'altri.
Di certo ha altre doti di cui io son sprovvista ma non gl'interessa metterle in mostra..
Ecco.. per questo lo ammirerei, nel caso lo ammirassi, ancor di più.
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Chi sei tu per pretendere? te l'ho chiesto io o qualcun altro di postar la tua roba?
NO.
Te l'ha chiesto Claretta?
Te l'ha chiesto Peter?
NO.
Quindi con che diritto tu chiedi agli altri di usare farina del loro sacco?
Nessuno ti ha chiesto di metterti in gioco quindi tu non puoi chiederlo a nessuno.
Tanto più che non vedo per quale motivo dovrei dimostrar a qualcuno, di cui quel poco che conosco non piace, di saper scrivere o meno.
Senza contar che tu e l'Italiano vi siete dichiarati guerra eoni fa e visto la grandezza del nemico lui ti ha lasciato la vittoria a tavolino. |
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Io ripeto che preferirei che 'sto mammalucco copiasse: un miglioramento, seppure di modesta entità, pur sempre si noterebbe. Modesto, perché chissà cosa cazzo andrebbe a copiare: testi di Claudio Villa o roba simile. Ma 'sto mammalucco è troppo convinto di saper scrivere per abbassarsi all'umile umiliante atto.
Quanto alle 'gerarchie', o Draga, non c'è nulla da fare: il migliore tra gli spazzini non sarà mai considerato alla stregua del più bravo dei medici, degli avvocati o dei poeti. Idem per il più esperto dei coltivatori, nonostante costoro svolgano quella che è la funzione primaria, insostituibile, senza la quale nessun'altra attività sarebbe possibile: fornire cibo.
Non sono parametri che ho inventato io, e non saprei neanche dire se siano giusti, visto che una buona parte dei professionisti è qualcosa non soltanto di improduttivo ma anche parassitario: è così e basta. |
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Ma guarda, o Peter, per quel che mi riguarda, l'eccellere in qualsiasi arte o lavoro si voglia non è paramentro di grandezza.
Per far grande una persone, a parer mio, ne servon tanti.
Come già ho avuto modo di scrivere, se anche ritenessi, e così non è, ma la bellezza è cosa soggettiva, se ritenessi i sonetti del sommo dei veri capolavori, il suo modo di porsi me li farebbe schifare ed evitare.
Non bastan delle belle parole per render una persona eccezionale.
Possono, nel contesto, renderla ancora più amabile.
Ma di certo, da sole, non ne fanno "una grande"
Vero è anche, che tra un poeta che scrivesse poesie meravigliose ed un medico che salvasse tante vite umane, dovendo scegliere chi buttar dalla torre.... |
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De: Tebro |
Enviado: 16/04/2011 15:17 |
amica draghetta, ti facevo più attenta, invece mi devo ricredere.
E' vero tu non mi hai chiesto niente, niente che riguardasse racconti o poesie.
draghé, ma perché io ti ho chiesto di leggere quello che scrivo io?
draghé, ammetti, confessa, insomma, fatte uscì er fiato affinché anche peteruccio sappia che, io ti potrei chiedere di tutto e di più! ma mai di leggere le mie poesie!
Ora siccome la signora google è sempre acida nei miei confronti, io, ogni tanto, mi prendo certe libertà. Tu, quand'anche come stanno le cose lo ignori hai messo ugualmente bocca offendendomi.
Non è così che funziona. Però, vabbè, dài, ti riperdono!
e
se mi ami
fuggiamo
fuggiamo sull'ali
leggere
d'un sogno
d'un magico sogno
soltanto noi due
e tu soltanto per me
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