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General: crudele Febo
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De: Tebro (Mensaje original) |
Enviado: 17/04/2011 09:46 |
Crudele Febo, co quer muso giallo,
je fionna li su raggi arcigni e ingrati
tra li storini mezzi smozzicati,
e aspetta, come aspetta no sciacallo.
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proprio vero che è un retrogrado sto Vecchioni
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De: Tebro |
Enviado: 18/04/2011 06:33 |
ahahahihihih, che cazzio de modo che hai de risponne a quello che è il contendere!
ma possibile che scappi come un vecchio conijo ogni vorta che ti chiamo a giudicare le stronzate de sti scarabbocchiari? ehi, peteruccio, devi rimanere,
abbracciami insegnami malinconie brevissime e fuggitivo ridere: ragazza mia, grande donna mia, non farti mai portare via la gioia del tuo culo e del tuo cuore!
ehi, devi rimanere su questi versi! ehi, su questa strunzata! poi parliamo d'altro. Non ci vuoi rimanere? Bene, allora dì la tua sul quanto sotto.
MIO NONNO, classe 1858,
nativo di Sabbioneta, mi aveva insegnato a dire che a Roma ci stavno il re, il papa, il duce
e i maiali
e invece, né te, né la draghetta, né il viscido, né il triplo nik, né skikkio, né la Miti, né nessuno...
ci ha speso una virgola. come dici? ognuno si è fatto un'opinione su chi l'ha detto?
ah, caxxio! tu dici che ognuno si è fatta un opinione? Ma sei sicuro? beh, vabbè, allora se è così, che così sia.
Rimaniamo sul testo di vecchioni.
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Adesso ricordo, perchè non mi piaceva Vecchioni...
avevo rimosso dalla memoria questa canzoncina demente,
che ricorda tanto i testi del sommo poetastro trasteverino...
"Voglio una donna "donna" donna "donna" donna con la gonna gonna gonna
Prendila te quella col cervello, che s'innamori di te quella che fa carriera..."
Che schifo...
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De: Tebro |
Enviado: 18/04/2011 07:19 |
a strunza, nessun poetastro trasteverino scriverebbe quello che ha scritto er santone
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con certi epiteti rivolgiti ai tuoi famigliari
ed amiche tue (se ne hai) |
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De: Tebro |
Enviado: 18/04/2011 08:09 |
la prossima volta levo la u, e ce metto la o.
e se non te sta bene, tiette alla larga!
che io davvero non te cerco. |
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O Hani, Vecchioni non eccita particolarmente neanche me. Ma in quella canzone non vedo disprezzo per la donna, quanto piuttosto ammissione del fatto di essere impreparati, noi uomini, a confrontarci con una Donna con le palle: sotto sotto la leggo, credo possa essere letta, come un omaggio al Gentil Sesso.
Vecchioni ha una villa qui a Padenghe e tiene conferenze und lezioni a contratto al Liceo di Desenzano. Qualche giorno gli vado sotto e gli offro qualcosa da bere (che, notoriamente, non rifiuterebbe), e magari approfitto per fargli conioscere un giovane emergente (dalla monnezza, anche se a malapena) Poeta romano che merita ben altra gloria che queste pagine web. Non so se sottoporgli 'Totarello' o 'Er Crocione', vedrò al momento. |
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O Peter, la tua, è solo libera interpretazione del testo dal punto di vista del gentiluomo, quale tu sei. Io, dal mio punto di vista, la vedo diversamente, e non certo come un complimento alla donna. |
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Guarda, per quel poco che lo conosco (tramite i suoi testi, non di persona), sapendo che è di sinistra e quant'altro, mi sembrerebbe strano che scrivesse una canzone 'maschilista', se non altro per questioni di opportunismo davanti al suo pubblico.
Sarebbe un po' come voler vedere nel capolavoro di De Gregori Rimmel discriminazione e odio verso la puttanaccia che lo ha lasciato... buon amico.
Certo, sono mie impressioni; se un giorno mi capiterà di conoscerlo lo interrogherò in proposito.
To', Tebruccio, smerda anche questa:
E qualcosa rimane, fra le pagine chiare, fra le pagine scure, e cancello il tuo nome dalla mia facciata e confondo i miei alibi e le tue ragioni, i miei alibi e le tue ragioni. Chi mi ha fatto le carte mi ha chiamato vincente ma lo zingaro è un trucco. Ma un futuro invadente, fossi stato un pò più giovane, l'avrei distrutto con la fantasia, l'avrei stracciato con la fantasia.
Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo e la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro. I tuoi quattro assi, bada bene, di un colore solo, li puoi nascondere o giocare come vuoi o farli rimanere buoni amici come noi.
Santa voglia di vivere e dolce Venere di Rimmel. Come quando fuori pioveva e tu mi domandavi se per caso avevi ancora quella foto in cui tu sorridevi e non guardavi. Ed il vento passava sul tuo collo di pelliccia e sulla tua persona e quando io, senza capire, ho detto sì. Hai detto "E' tutto quel che hai di me". è tutto quel che ho di te.
Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo e la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro. I tuoi quattro assi, bada bene, di un colore solo, li puoi nascondere o giocare come vuoi o farli rimanere buoni amici come noi.
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Vecchioni non sopporta un certo tipo di donna, quella competitiva, quella che rinuncia a se stessa ed alle sue caratteristiche femminili per "combattere" da uomo la sua battaglia quotidiana per il successo e la carriera, quella - in sintesi - "stronza come un uomo". |
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Tebro versus De Gregori:
la battaglia a colpi di sonetto non avrebbe storia |
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Tebro versus De Gregori:
la battaglia a colpi di sonetto non avrebbe storia
Come c'hai raGGione, phrate'...*
*Si intende che vincerebbe il ns. amico Tebruccio, no? | |
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De: Miti |
Enviado: 18/04/2011 10:05 |
Seil '68 ci ha reso peggiore degli uomini o uguale a certi uomini...........ha ragione Vecchioni a volere una "DONNA,DONNA" |
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e certo che vince Tebrazzo |
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De: Tebro |
Enviado: 18/04/2011 10:24 |
è chiaro che se io so monnezza tu sei un emerito stronzo! co la o!
Se incontri er santone dije che in verticale ci si mettono solo le poesie! e le poesie hanno delle regole a cui non si può prescindere!
cojone! non dimenticare di dirglielo! e già che ci sei digli anche che Tebro non avrebbe mai scritto:
Prendila te quella col cervello, che s'innamori di te quella che fa carriera, quella col pisello e la bandiera nera la cantatrice calva e la barricadera che non c'e mai la sera.....
ma questo è un genio!
a parte li scherzi.
sono parole miseramente insulse e vergognose,
parole non degne di essere scritte e dato in pasto.
Ma neanche lasciate chiuse in un cassetto!
ehi, amico peteruccio, non dimenticare di dirgli quanto ti ho detto di dirgli. So che sei anziano e dimentichi facilmente, per questo insisto. |
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