Bloccare la pubertà con delle iniezioni.
Lo scopo?
Attendere che i bambini riescano a far luce sulla loro identità sessuale.
La notizia è di un paio di giorni fa e riguarda la Gran Bretagna: il National Research Ethics Service ha deciso per l’autorizzazione all’utilizzo di una terapia farmacologica per ritardare lo sviluppo e la crescita dei ragazzini/e di 12 anni “incerti” sulla propria identità di genere.
Il tutto presso l’unico centro specializzato in tali problematiche, in seno al Tavistock and Portman NHS Trust di London e con iniezioni mensili.
E' una pratica che negli Stati Uniti è già legale ed autorizzata da tempo.
Per un ragazzino che ha un’indole femminile, ad esempio il cambiamento della voce e l’inizio della peluria potrebbero creare confusione e viceversa con lo sviluppo del “bottone mammario” nelle piccole donne.
Tutto ciò dovrebbe evitare i molteplici disagi psicologici del caso
Ma siamo sicuri che bastano alcuni mesi per essere certi della propria identità?
La sessualità è una questione fisiologica che va vissuta con naturalità e libertà di scelta...
Al momento opportuno, ovvero quando si manifesta, senza che si creino aspettative.
Ma forse ho una visione del mondo troppo semplicistica e non spetta a me giudicare, solo riportare la notizia.
Basta una mentalità aperta, il dialogo con i figli?
La vostra opinione mi farebbe piacere!