Pagina principale  |  Contatto  

Indirizzo e-mail

Password

Registrati ora!

Hai dimenticato la password?

PHALLABEN
 
Novità
  Partecipa ora
  Bacheche di messaggi 
  Galleria di immagini 
 File e documenti 
 Sondaggi e test 
  Lista dei Partecipanti
 Bi-scussioni, tri-scussioni ecc. 
 BIBLIOGRAFIA 
 
 
  Strumenti
 
General: incredibile
Scegli un’altra bacheca
Argomento precedente  Argomento successivo
Rispondi  Messaggio 1 di 4 di questo argomento 
Da: Miti  (Messaggio originale) Inviato: 26/04/2011 10:02
Il 16 febbraio Chi l’ha visto aveva mostrato la cartolina che Matthias Shepp, papà delle gemelline scomparse, aveva inviato da Marsiglia alla ex moglie, Irina Lucidi.
Raffigurava un coniglietto e sul retro il testo recitava: “Senza di te non posso vivere. Mi manchi tanto… ma è ormai troppo tardi”.
 Le parole che campeggiavano nella cartolina e che sono state esibite dalla Sciarelli non erano ovviamente nella versione originale: sono state tradotte in italiano dalla redazione della trasmissione, visto che Schepp e l’ex moglie comunicavano in lingua tedesca, e successivamente sono state rielaborate digitalmente con un computer.
Papale papale, si trattava di una semplice ricostruzione finalizzata all’informazione, il che, ad un occhio attento, risultava abbastanza lapalissiano.

Il Tg5, che neppure due giorni dopo la trasmissione della Sciarelli ha costruito un inutile e infondato scoop per svelare, sulla base di quella ricostruzione digitale di Chi l’ha visto, la personalità di Matthias Schepp. 
E via, allora, alla fiera delle scempiaggini: secondo la grafologa Candida Livatino, il signor  Schepp appare calligraficamente come un individuo diviso a metà, afflitto da “un’aggressività latente” e dal vizio di “soffocare le emozioni”.
E’ provato chiaramente dall’“angolosità” e dall’“attaccata”.
Si può essere più scemi? 


Primo  Precedente  2 a 4 di 4  Successivo   Ultimo  
Rispondi  Messaggio 2 di 4 di questo argomento 
Da: Peterpan® Inviato: 26/04/2011 10:08
Fosse solo questo; ricordo quando filmarono di nascosto un giudice che aveva emesso una sentenza non gradita a Berluzzo mentre: si grattava un polpaccio, si accendeva una sigaretta, si sedeva su una panchina... insomma, mentre faceva le cose che fanno tutti. Quella cretina della commentatrice sottolineava invece ognuno di quei normalissimi gesti con una pretesa di ironia che soltanto a lei e a pochi spiriti eletti par suo era dato comprendere. Bei lunghi minuti di servizio, poi, mica pugnette... mah...

Rispondi  Messaggio 3 di 4 di questo argomento 
Da: Miti Inviato: 26/04/2011 10:17
Quello era un servizio ridicolo, ma fare una perizia grafologica ad un testo scritto ed elaborato da una macchina mi sembra moooolto peggio 

Rispondi  Messaggio 4 di 4 di questo argomento 
Da: Peterpan® Inviato: 26/04/2011 10:24
Sì, è proprio roba da peracottari, come si direbbe a Roma.


Primo  Precedente  2 a 4 de 4  Successivo   Ultimo  
Argomento precedente  Argomento successivo
 
©2025 - Gabitos - Tutti i diritti riservati