Il 16 febbraio Chi l’ha visto aveva mostrato la cartolina che Matthias Shepp, papà delle gemelline scomparse, aveva inviato da Marsiglia alla ex moglie, Irina Lucidi.
Raffigurava un coniglietto e sul retro il testo recitava: “Senza di te non posso vivere. Mi manchi tanto… ma è ormai troppo tardi”.
Le parole che campeggiavano nella cartolina e che sono state esibite dalla Sciarelli non erano ovviamente nella versione originale: sono state tradotte in italiano dalla redazione della trasmissione, visto che Schepp e l’ex moglie comunicavano in lingua tedesca, e successivamente sono state rielaborate digitalmente con un computer.
Papale papale, si trattava di una semplice ricostruzione finalizzata all’informazione, il che, ad un occhio attento, risultava abbastanza lapalissiano.
Il Tg5, che neppure due giorni dopo la trasmissione della Sciarelli ha costruito un inutile e infondato scoop per svelare, sulla base di quella ricostruzione digitale di Chi l’ha visto, la personalità di Matthias Schepp.
E via, allora, alla fiera delle scempiaggini: secondo la grafologa Candida Livatino, il signor Schepp appare calligraficamente come un individuo diviso a metà, afflitto da “un’aggressività latente” e dal vizio di “soffocare le emozioni”.
E’ provato chiaramente dall’“angolosità” e dall’“attaccata”.
Si può essere più scemi?