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General: Una riflessione sul nucleare
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De: fabricito (Mensaje original) |
Enviado: 27/04/2011 14:28 |
Per chi avesse del tempo da perdere, segnalo questo link:
L'autore dell'articolo è Giulietto Chiesa, giornalista veterocomunista, quindi non laureato in fisica nucleare, e senza dubbio una testa di cazzo della quale non ci si può fidare minimamente |
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De: ORANGE1 |
Enviado: 27/04/2011 15:09 |
Magari si potrebbe anche sentire l'opinione di tale Margherita Huck, di sicuro non berlusconiana, come altri, del resto, e magari (forse) un po' più addendro nella materia.
A Giulietto Chiesa lasciamo le sue parole. |
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Orange dovresti linkarci qualche articolo sul nucleare della Magamagò Margherita Hack, troppo faticoso andarlo a cercare ognuno x conto suo |
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De: ORANGE1 |
Enviado: 27/04/2011 15:34 |
Magamagò Margherita Hack
Curioso: qualche tempo fa era il paladino di ogni scientifica verità, da parte di qualcuno;
Ora è magamagò, sempre per quei 'qualcuno'.
Tempi che cambiano? Bah.
Fabri, vai su gugòl, digiti 'margherita Huch nuclare', poi ti leggi quello che vuoi!
Dasvidanja, tavarich! |
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De: tosto41 |
Enviado: 27/04/2011 17:54 |
io sono contrario al nucleare e lo dirò finchè avrò fiato, non sopporto che nel mondo ci siano 157 centrali atomiche.......e non mi va a genio che tutte dico tutte hanno avuto dei problemi..... e che per ben 57 centrali è stato nascosto....insomma ci prendono per il culo!! |
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De: sonja |
Enviado: 27/04/2011 18:18 |
Non ho letto il pippone di chiesa, non tuttto almeno, e su certe cose non ha torto.
Il problema nucleare non può essere scisso dal problema energetico. Il carbone fa probabilmente più morti dell'uranio, e il bilancio tra l'energia necessaria per produrre pannelli fotovoltaici e l'energia resa nella vita utile dei pannelli è probabilmente in perdita, e in ogni casi dipende da dove sono installati.
A oggi non sono considerati, tra i costi dell'energia, quelli dei danni alla salute causati dalle varie fonti, anche perché incalcolabili, pure in senso letterale. Non sappiamo il danno globale delle polveri del carbone, facciamo fatica ad avvicinarci a quante malattie ai bronchi provoca il diesel euro zero. Sappiamo però che nessuna compagnia di assicurazioni si assume il rischio di responsabilità civile di una centrale nucleare.
Il nocciolo del problema è che viviamo in un mondo in cui non è più posta la centralità sull'uomo, bensì sulla società basata sull'economia, e l'economia occidentale, e presto, ma già ora, quella orientale, è basata sul benessere, a cui, per natura umana, non c'è limite.
Quindi non si paga una fonte energetica considerando anche i danni - e i relativi risarcimenti - che causa. Se così fosse il nucleare costerebbe cento volte tanto, e il carbone probabilmente di più.
Per il nucleare italiano non mi preoccupo più di tanto: quando i sardi si accorgeranno di essere l'unica regione a rischio pressochè nullo di terremoti e capiranno che gli metteranno un paio di centrali, il governo lo faranno cadere a testate.
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Io invece l'ho letto tutto. Bell'articolo e anche documentato, ma è evidente che è scritto per cavalcare l'onda emotiva suscitata da Fukushima, con richiami a Chernobyl.
Io vorrei visionare, forse da qualche parte ci sarà, un'arida tabella con: fattori di rischio, costi, resa, quantità di anni occorrenti per far funzionare una centrale nucleare e numero di anni di durata della stessa, smaltimento delle scorie a meno che le nuove centrali non smaltiscano anche quelle; e dall'altro lato di questa tabella resa, pericolo, costi e morti 'bianche' causate delle altre fonti attualmente disponibili. |
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devi cercare i dati nei siti ufficiali dove ci sono le tabelle, è un lavoro lungo, che richiede
pazienza e determinazione
al momento io sono più interessata alla geopolitica, è più attuale, tanto il nucleare è in
pausa di riflessione ovunque, non solo da noi |
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De: ORANGE1 |
Enviado: 28/04/2011 05:36 |
non sopporto che nel mondo ci siano 157 centrali atomiche
Sai una cosa, Tosto? Mi sembra che ce ne sia qualcuna di più, e nonostante i proclami del caso, pare che nessuno abbia seriamente intenzione di chiuderne una!
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De: tosto41 |
Enviado: 28/04/2011 08:35 |
orange .... posso solo piangere...... :(( |
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De: ORANGE1 |
Enviado: 28/04/2011 08:49 |
Piangeresti di certo e a caldissime lagrime se non ci fossero!!
Pare che il 30% dell'energia mondiale dipenda da loro: energia costante e non dipendente dalle bizze atmosferiche; energia ad alto potenziale e non adatta solo a far funzionale al limite i lumini dei cimiteri; energia insostituibile che crea lavoro, benessere e pance piene.
Il resto, al momento, è solo fuffa che serve a riempire zucche vuote. |
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De: tosto41 |
Enviado: 28/04/2011 08:58 |
orange.....devi informarti meglio.....prendi la germania per esempio....il 30% dal nucleare il 30% dalle rinnovabili ( eolie pannelli ecc) e il restante da petrolio carbone importate ecc....
in italia le rinnovabili sono solo lo 0,9%
ecco adeguati, migliorati, riempi la testa vuota di rinnovabili e starai da Dio |
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le opinioni sono opinioni, e ce le facciamo in base a ciò che più ci piace
poi ci sono i fatti, i terremoti come a Fukushima, gli errori umani come a Chernobyl: è un fatto che il nucleare sicuro purtroppo non esiste
allora si tratta di decidere se per me - singolo cittadino, non costruttore di centrali nucleari nè produttore di energia atomica - il gioco valga la candela
si tratta di decidere consapevolmente se per me valga la pena accettare in ipotesi una riduzione del mio benessere materiale in cambio di una speranza di sopravvivenza dell'umanità, o della natura come l'abbiamo conosciuta finora
disprezzare il movimento antinucleare, caro Orange, è un tuo diritto legittimo: ma se disprezzi ignorando alla grande le ragioni di chi è a favore delle energie cosiddette "pulite" è un atteggiamento puramente ideologico, non scientifico, e lascia il tempo che trova, a seconda dei gusti
P.S. le industrie degli armamenti producono occupazione, pane, lavoro e quant'altro molto più della produzione di energia nucleare: e che significa? Che dovremmo darci a quello?
La produzione di energia "pulita" , se incoraggiata e non ostacolata come ora, quanta occupazione potrebbe generare? Lo sappiamo, almeno quello? |
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'Dellà', dalla mia amica e camerata Pfanni, credo il Take ha evidenziato come il nucleare, in questo caso certi suoi derivati, serva anche nel campo medico, e in maniera oggi come oggi insostituibile, aggiungendo che i Verdi, di questo, un cazzo sanno (e se lo sanno fanno finta di non saperlo, aggiungerei). http://sfarfallamenti.ning.com/forum/topics/sri2eu-1
La nostra Sonja, molto culona, si chiede quanti morti e invalidi non producano le centrali a combustibili fossili.
Le energie rinnovabili non bastano, lo sanno tutti, a meno di piazzare pale anche agli incroci o in mezzo alle rotonde e di coprire tutte le aree desertiche del Pianeta di pannelli. Ma anche questi hanno un costo di produzione, una durata limitata nel tempo, una resa... bo'. E comporterebbero dipendenza politica come il petrolio, come il metano.
Qualcuno mi diceva che Rubbia, cervello in fuga all'estero, avrebbe messo a punto un tipo di pannello di ben maggiore durata e di maggiore resa. Non so.
E sottolineo che, pur essendo lievissimamente a favore del nucleare, questo mi atterrisce. Ma non so altrimenti come ce la caveremo, almeno con le nozioni che possediamo adesso. |
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De: ORANGE1 |
Enviado: 28/04/2011 09:39 |
Parliamo di eolico.
Per produrre 3 kw di picco (che vuol dire 3kw prodotti in condizioni ottimali di luce, pulizia, impianto - circa il 5% nel tempo di un anno) ci vuole un impianto che costa (senza incentivi, che paghiamo sulla bolletta elettrica) 20.000 dollaruzzi.
Io pago, per avere a disposizione 3,5 kw 24 ore al giorno circa 50$ di bolletta al mese, 600 all'anno, 6000 per dieci anni, 18000 per 30 anni.
E' appurato che l'energia spesa per produrre l'impianto di cui sopra difficilmente verrà recuperata dall'impianto stesso, senza contare manutenzione ed altro.
Praticamente è come se andassi a lavorare per prendere mille $ spendendone 1200, pensando di guadagnarci col passar del tempo.
Questo terraterra.
Poi , per impianti di certe dimensioni, ci vogliono grandiporzioni di territorio magari disabitato, soleggiato (deserti) per il solare, ventoso per l'eolico.
A proposito di eolico, nessuno vuole i frullini (che non si possono mettere dove si vuole), perchè deturpano l'ambiente.
Pensate al territorio della Germania ed al nostro!
E pensate all'influenza dei verdi colà, che obbligano i vari governi, per ingraziarseli, a seguire le loro direttive!
E pensate al costo dell'energia 'pulita', e probabilmente quanto 'sporca' produrre la medesima!
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