...Che m'ha fatto fare una mangiata come poche volte, al suo ottimo marito seppure umbro ma bensì cuoco per l'occasione, e ai suoi figli che, buon per loro, credono nel Sommo Picaterra di Montezuma.
il Tebro poeta, il Tebro almanaccaro, il Tebro politologo, il Tebro scimmiettaro, il Tebro intrattenitore / cazzaro... e via elencando.
Ma il Tebro che manifesta tutta la sua irrimediabile IDIOZIA è il Tebro "critico letterario", quello che - dall'alto della sua presunzione o meglio dalle profondità abissali della sua ignoranza caprina - pretenderebbe di distruggere totalmente ogni espressione letteraria, quale ne sia il genere o la forma. Proprio quando si lascia andare ai suoi pertinentissimi e geniali commenti su un qualsivoglia testo dimostra senza ombra di dubbio di non capire mai un cazzo di quello che legge (sempre che legga, perchè la letteratura mondiale per lui è tutta merda, che non vale la pena di esser letta).
Tebro, facci un favore: limitati a postare le tue scimmiette.
peter, siccome er viscido me fa senso, posso non rispondergli? o sono obbligato? e se sono obbligato, mi suggerisci il nome di qualche medicina che, ingurgitata, evita di vommitare?
Guarda, se vogliamo essere polemici, o Cla, di De Andrè si può dire di tutto: c'è chi mormora che molti testi glieli avesse scritti un'anonima tizia napoletana; il suo rifarsi a Brassens è più che evidente; Carlo Martello, vero, l'hanno scritta lui e Villaggio (non solo quest'ultimo, a quanto mi risulta); 'Non al denaro' viene da Lee Masters. 'La Buona Novella' è una rivisitazione dei Vangeli, apocrifi compresi. Ma per esempio 'Storia di un impiegato', almeno a mio modesto avviso, è un capolavoro di poesia; 'Fiume Sand Creek' in due parole racconta il dramma dei Pellirosse d'America, e via dicendo. 'Marinella', se non sbaglio, è una versione romanzata di un fatto di cronaca dell'epoca: una prostituta uccisa, un fatto di cronaca che allora faceva... cronaca.
Non so se sia opportuno un paragone fra Tenco e De Andrè, se non altro perché Tenco ha avuto poco tempo materiale per farsi conoscere.
Come dice Peter, Tenco non ha avuto il tempo per esprimere tutte le sue potenzialità. Può anche essere vero che avesse un carattere più intransigente di Faber, ma mi sembra un pò andare a tagliare il capello. Se è vero che si suicidò per la bocciatura della sua canzone a Sanremo, non si può affermare che il successo e la sua ricerca proprio non gli appartenesse. Se proprio vogliamo andarne a cercare uno che se ne sbatteva veramente gli attributi di discografici e celebrità, questo risponde al nome di Piero Ciampi, morto non a caso a poco più di 40 anni in miseria, se non sbaglio di cirrosi epatica o qualcosa del genere. Questo non per dire che l'autodistruzione "debba" necessariamente far parte del DNA del cantautore, ma perchè veramente lui era fuori da ogni canone (oltre che di ogni grazia di Dio, come si suol dire). Grande autore, per altro. Grande anche nella sua immensa tristezza e solitudine che covava dentro già come una malattia. De Andrè è stato l'unico musicista che è artisticamente cresciuto invecchiando, sempre più. Da "Rimini" ad "Anime Salve" (secondo me l'opera summa, il suo vero testamento) è stato uno stupefacente crescendo rossiniano di creatività e di maturità artistica, sia a livello musicale che testuale (qui ovviamente chiedo conferma al nostro "maitre a penser", al nostro "personal vate(r)" ). Canzoni come Princesa, Disamistade, Anime salve e Khorakanè secondo me sono degli autentici capolavori che rimarranno per eterno nella storia della musica, lasciandoci il rimpianto per quello che avrebbe potuto ancora dare. Peccato sia morto così giovane, ma probabilmente era il suo Karma. Per non parlare della sua sempre più intensa ricerca musicale, cominciata con "Creauza de mà".. Ecco, io ho sempre pensato che il Faber sia l'unico musicista che sia andato avanti, scomparso purtroppo nel momento top della sua carriera. Ascolto sempre volentieri i vari Springsteen, Dylan, lo stesso De Gregori, gruppi come gli U2 e quel che resta dei Pink Floyd, lo stesso Franco Battiato. Ma mi resta sempre l'impressione che sia un deja ecoutè, e che comunque il meglio lo abbiano già dato.
No, non è sleale, o Cla: dopo decenni di mamme che carezzano i riccioli d'or o che non comprano balocchi per la loro piccolina, spendendo invece in profumi, era ora che nascesse qualcosa che divertendo facesse un po' pensare.