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General: Phorum Nucleare
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De: sonja (Mensaje original) |
Enviado: 01/06/2011 18:53 |
Si vota. Io dico la mia, ma è solo un anticipo.
Però evitiamo le solite cose, mettiamoci la pancia.
Io vado a votare, voto SI.
Io non sono contraria all'energia nucleare. Voto sì lo stesso.
E non spammiamo dati, li conosciamo tutti. |
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Anch'io penso che sparerò sì, ma a tutto; anche a un eventuale invito a cena da parte di una scrutatrice - purché paghi lei, ovvio. |
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De: Tebro |
Enviado: 01/06/2011 21:21 |
anch'io voterò si! ma solo perché dei due pesci, non so quale prendere.
e così dicasi per l'acqua.
Mentre per il "libero impedimento", è tutt'altro discorso. voto si con cognizione.
Bè, forse, a pensarci bene, neanche sul "libero impedimento" ho le idee ben chiare.
ma, ugualmente, casserò quattro "si" | |
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De: Tebro |
Enviado: 01/06/2011 21:22 |
stasera il Pisapia non mi è piaciuto! ed è stato quando l'ho visto
stringere la mano alla moratti. |
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non ci vado
ma il quorum sarà certamente raggiunto e quindi Di Pietro e il
Comitato Promotore si beccheranno 1 euro per ogni firma raccolta
e se li beccheranno per ogni anno di durata della legislatura
faccio presente che occorrono almeno 500 mila firme per ciascuna
voce referendaria, e in questo caso sono 4 per cui sono occorse
complessivamente due milioni di firme, il che significa 2 milioni di
euro garantiti per gli anni 2008-2009-2010-2011, poi si vedrà, ma
già adesso siamo a 8 milioni di euro che passeranno dalle tasche
dei contribuenti a quelle del Comitato Promotore, alias Di Pietro&Co.
la legge risale al 1997 e il governo era di sx, ma a guadagnarci sono
stati i radicali di Pannella, l'abolitore dei finanziamenti ai partiti
In caso di richiesta di uno o piu' referendum, effettuata ai sensi dell'articolo 75 della Costituzione e dichiarata ammissibile dalla Corte costituzionale, e' attribuito ai comitati promotori un rimborso pari alla somma risultante dalla moltiplicazione di lire mille per ogni firma valida fino alla concorrenza della cifra minima necessaria per la validita' della richiesta e fino ad un limite massimo pari complessivamente a lire 5 miliardi annue, a condizione che la consultazione referendaria abbia raggiunto il quorum di validita' di partecipazione al voto. Analogo rimborso e' previsto, sempre nel limite di lire 5 miliardi di cui al presente comma, per le richieste di referendum effettuate ai sensi dell'articolo 138 della Costituzione.
La successiva legge 156/2002, "Disposizioni in materia di rimborsi elettorali", non tocca l'impianto se non aumentando i rimborsi per la legislatura (da 4000 lire per legislatura a 1 euro l'anno), quindi non ci interessa. : questa in effetti può essere una buona ragione per non votare ai referendum, per indicare non tanto che non si accettano le modifiche quanto che non si accetta il comitato promotore ;-)
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Questa non la sapevo... mmmm.... Dare soldi all'Italia dei Disvalori? |
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De: Tebro |
Enviado: 02/06/2011 05:30 |
non ci vado dice la claretta. e fino qui è un suo diritto.
ma un mezzo diritto nel voler sapere perché non ci va, ce l'ho pur'io,
visto che è lei che mi sollecita questa curiosità.
mi sono andato a documentare pure io, sul come funziona l'andazzo
per organizzare la riscossione delle firme, indi per poter indire...
e ne ho tratto, come conclusione, la certezza che in uno Stato democratico,
i referendum sono linfa vitale, e i rimborsi spese, ne sono la conseguenza logica.
Altrimenti, io cittadino, come potrei esprimere il mio dissenso
su temi che riguardano la mia vita, quella dei miei figli
e la vita di questa nostra terra?
Aboliamo la sovvenzione ai partiti, aboliamo i rimborsi per i referendum,
e ci ritroveremo in mano a gente che, sovvenzioni e rimborsi
li riscuoteranno da organizzazioni mafiose. |
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Ma questo che leggo, non mi sembra il Tebro che conoscevo...
i post qui sopra, sono stati scritti da un signor Tebro,
Tebro che espone le sue ragioni senza offendere...
E devo dargli ragione, quello che Tebro ha scritto sul referendum è molto sensato.
Pisapia, aveva stretto la mano alla Moratti
solo per seguire il cerimoniale,
non avrebbe potuto evitarlo senza passare da maleducato.
E' cosa farà da oggi in poi, che importa:
e non credo che andrà a prendere
il caffè o l'aperitivo con quella moratti lì...:))
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Si dice che andassero a cena indieme il croato Tudjman e il serbo Milosevic durante la guerra di Bosnia, figuriamoci se la Moratti e Pisapia non possono andare a bere l'aperitivo insieme. Tra l'altro mi sembra che entrambi appartengano all'alta borghesia di Milano, quindi chissà quante conoscenze comuni avranno, quante cose da raccontarsi, sia pure pettegolezzi... |
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L'unica cosa sicura è che, malgrado con un referendum già decenni fa si votò contro il finanziamento pubblico, questo è rimasto; l'unica cosa certa è che ci costano ogni anno un sacco di soldi, e non solo i partiti ma anche i quotidiani di partito, che percepiscono anche essi una cospicua cifra.
Sul finanziamento a partiti e promotori di referendum dovremmo prendere esempio da altri Paesi, dove lo Stato non dà loro una lira e dove le associazioni politiche devono tenere registri contabili come una qualsiasi attività commerciale - anche qua, del resto, mi sembra esista qualcosa del genere, non so in quali termini. Se c'è il rischio che percepiscano denari da associazioni mafiose si vada a colpire là, si reprima e si punisca qualora il caso dovesse verificarsi; ma questo ricatto 'o ci date i soldi voi cittadini o ce li facciamo dare da chi diciamo noi' sinceramente lo trovo intollerabile. Che cerchino fondi presso gli elettori, presso gruppi industriali e via dicendo, con regolare ricevuta che poi il donatore si porta in detrazione a fine anno. Semplice, no? |
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