Non passa giorno senza dover deglutire e trangugiare pantagrueliche porzioni di ipocrisia scodellate dal monopolio mediatico asservito al potere multi-nazionale. E’ come una folata d’aria fresca quando qualche intrepido ha il coraggio di opporvisi.
Il vocabolario non contiene termine adeguato ad illustrare la colossale ipocrisia palese, associata, dimostrata e coinvolta nel caso di Mladic, ex-generale arrestato nel suo paese la Serbia.
Tempus fugit, la memoria storica è corta e i ricordi si affievoliscono. Storicamente è soltanto ieri quando la Nato, al servizio della “democrazia” (leggi apparato militare-industriale americano) e con la connivenza di un governo italiano di “sinistra”, utilizzò il territorio padano per bombardare la Serbia, massacrando in poco tempo almeno 1500 civili se non di piu’.
Il motivo principale, come si ricorderà, non era tanto la Bosnia quanto il Kosovo, del quale gli albanesi del KLA (Kosovo Liberation Movement), stipendiati dagli americani volevano l’ “indipendenza”. Che poi voleva dire fare pulizia etnica dei serbi che vi abitavano da secoli. Come del resto i croati espulsero i serbi dalla Kraina, con azioni e massacri equivalenti se non peggiori di quanto successe in Bosnia – il motivo corrente per l’arresto di Mladic.
La guerra civile in Yugoslavia fu promossa, spinta e finanziata da nefaste mire economico-imperialiste, ben nascoste sotto il meretricio velo della “democrazia”. E' dato per scontato che la voce “democrazia” appartiene ormai al vocabolario di George Orwell ed e’ continuamente utilizzata per ammazzare chi si oppone all’asservimento al potere militare-industriale-finanziario dei mega-monopoli di stampo yankee.
Per l’uomo qualunque, per chi lavora per vivere senza fare il parassita, per chi non vegeta in una protetta crisalide di privilegio, quali sono stati gli effetti della guerra civile in Yugoslavia?
Si dovrebbe pensare che con l’avvento della “democrazia” albanesi e kosovari sarebbero andati in brodo di giuggiole e sarebbero rimasti nel loro paese adesso “libero”, “democratico” e “indipendente”. Invece l’Italia ha sofferto un’ immigrazione di dimensioni bibliche (rispetto alla popolazione dell’Albania) verso i nostri lidi, con conseguenze su crimine e vivibilità ben note a tutti. Il Kosovo ci ha guadagnato un’altra enorme base americana (Camp Bond-steel) dalla quale la CIA impone cosa dire, cosa fare e come muoversi ai nuovi stati limitrofi “indipendenti” e “democratici” .
La stampa servile “interpreta” l’arresto di Mladic come simbolo delle intenzioni dei Serbi di “avvicinarsi” all’Europa. Bel simbolo, belle intenzioni, bell'avvicinamento, bella testimonianza del potere funesto e sovra-nazionale di chi vuole McDonaldizzare e Walmartizzare il mondo. Come sapete l’amministrazione americana si arroga ed esercita il “diritto” di intervenire dovunque e in qualunque paese con armi, assassinii, catture, torture e massacri per imporre i propri interessi. Non sono illazioni gratuite – e’ scritto nero-su-bianco nei programmi dell’amministrazione. E dico ‘amministrazione’ perchè c’è una grande fetta della popolazione americana che si oppone a questa politica nefasta e contro-producente.
Contro-producente? Solo chi non vuol vedere o sentire può negare una realtà palpabile ed oggettiva. Con pazzesco paradosso Washington e gli “alleati” europei cercano di estendere il controllo su tutto il mondo. Al contempo un’immigrazione di proporzioni bibliche trasforma radicalmente le loro culture e le composizioni etniche nelle loro patrie. Latini, asiatici, africani, mussulmani di varie etnie stanno diventando una sempre piu’ grande percentuale delle popolazioni del “Primo Mondo”. Il che contribuisce ad aumentare crimine e povertà. L’America spende metà del bilancio in guerre ed armi. La popolazione si impoverisce mentre aumenta l’ondata tsunamica di disperati e diseredati che scappano dai loro paesi diventati “democratici” grazie alla bombe USA.
Fino a quando il monopolio servile e mediatico riuscirà ad imporre la menzogna sulle menti delle masse non si sa. Ma fa bene al cuore, nonché al cervello quando qualcuno come l'On. Borghezio ha il coraggio di spezzare una lancia contro il monopolio delle palle.
“Borghezio shock” dice la stampa servile. Bravo Borghezio dice chi cerca di utilizzare il cervello per pensare e gli occhi per vedere (quello che sta succedendo).
Come del resto anche Virgilio ricorda a Dante, "...'l fatto e' d'altra forma che non stanzi." (Pur VI, v.54).
Jimmie Moglia
Nella foto, “Camp Bond-steel”, la base Americana nel Kosovo.